L'assemblaggio virtuale dell'unità consiste nella generazione di un prototipo digitale, completo e tridimensionale, dello stack oggetto di contratto. Il prototipo digitale è ottenuto tramite tecniche di "Computer Aided Design" e "Computer Aided Engineering" (CAD/CAE). Il CAD consente di generare un modello numerico tridimensionale delle parti costituenti lo stack. Il CAE consente di valutare stati di sforzo, fluidodinamica, distribuzione del calore e altri problemi fisici di interesse ingegneristico. Le due metodologie sono implementate tramite software dedicato. L'assemblaggio virtuale è stato eseguito allo scopo di verificare l'assenza di indesiderate interferenze tra i singoli componenti dello stack, la corretta formazione dei circuiti idraulici interni per la distribuzione dei reagenti e del liquido di raffreddamento, inoltre, è stato possibile valutare gli ingombri, il peso e il volume dell'unità, in vista anche del suo posizionamento sulla stazione di prova. Inoltre, generare un prototipo virtuale permette di individuare eventuali errori di progettazione senza ricorrere alla manifattura, con un notevole risparmio in termini di tempi e costi. In concreto, sono stati seguiti i criteri generali previsti dal software CAD/CAE impiegato. Il software prevede due tipologie di oggetti: singoli componenti, le parti, e gli assemblati, formati da parti connesse secondo opportune relazioni di vincolo (complanarità, coassialità ecc.). Gli assemblati possono, a loro volta, essere composti da sub - assemblati. Validato il progetto, anche attraverso la procedura d'assemblaggio virtuale, si è proceduto alla manifattura delle parti e a un primo assemblaggio reale dell'unità, come mostrano le slide allegate. In questa fase, si è privilegiata la valutazione della correttezza di quanto realizzato, in termini di dimensioni tolleranze ecc. Come si osserva dalle immagini, la testata d'alimentazione è stata utilizzata come "base", alcuni tiranti come guide per l'allineamento verticale delle parti in grafite. Impilati i piatti nella corretta successione si è ottenuto il primo assemblaggio reale. Non sono state riscontrate criticità.

RE n. 61/20 - Deliverable n. D 1.12 intermedio Progetto TecBIA - Prototipo di stack PEM di taglia 2-5 kW alimentato ad idrogeno ed ossigeno puro (stato di avanzamento intermedio)

O Barbera;G Giacoppo;N Briguglio;A Di Blasi;V Antonucci;L Andaloro
2020

Abstract

L'assemblaggio virtuale dell'unità consiste nella generazione di un prototipo digitale, completo e tridimensionale, dello stack oggetto di contratto. Il prototipo digitale è ottenuto tramite tecniche di "Computer Aided Design" e "Computer Aided Engineering" (CAD/CAE). Il CAD consente di generare un modello numerico tridimensionale delle parti costituenti lo stack. Il CAE consente di valutare stati di sforzo, fluidodinamica, distribuzione del calore e altri problemi fisici di interesse ingegneristico. Le due metodologie sono implementate tramite software dedicato. L'assemblaggio virtuale è stato eseguito allo scopo di verificare l'assenza di indesiderate interferenze tra i singoli componenti dello stack, la corretta formazione dei circuiti idraulici interni per la distribuzione dei reagenti e del liquido di raffreddamento, inoltre, è stato possibile valutare gli ingombri, il peso e il volume dell'unità, in vista anche del suo posizionamento sulla stazione di prova. Inoltre, generare un prototipo virtuale permette di individuare eventuali errori di progettazione senza ricorrere alla manifattura, con un notevole risparmio in termini di tempi e costi. In concreto, sono stati seguiti i criteri generali previsti dal software CAD/CAE impiegato. Il software prevede due tipologie di oggetti: singoli componenti, le parti, e gli assemblati, formati da parti connesse secondo opportune relazioni di vincolo (complanarità, coassialità ecc.). Gli assemblati possono, a loro volta, essere composti da sub - assemblati. Validato il progetto, anche attraverso la procedura d'assemblaggio virtuale, si è proceduto alla manifattura delle parti e a un primo assemblaggio reale dell'unità, come mostrano le slide allegate. In questa fase, si è privilegiata la valutazione della correttezza di quanto realizzato, in termini di dimensioni tolleranze ecc. Come si osserva dalle immagini, la testata d'alimentazione è stata utilizzata come "base", alcuni tiranti come guide per l'allineamento verticale delle parti in grafite. Impilati i piatti nella corretta successione si è ottenuto il primo assemblaggio reale. Non sono state riscontrate criticità.
2020
Istituto di Tecnologie Avanzate per l'Energia - ITAE
Rapporto intermedio di progetto
Prototipo PEFC a idrogeno/ossigeno
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/428265
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