Nello studio svolto in questa tesi si è evidenziato come l'utilizzo di un induttore che opera in zona non lineare per ridurre il costo e il volume del convertitore non porti in tutti i casi ai vantaggi desiderati in termini di riduzione di prezzo e dimensioni. Nel caso si voglia rispettare il limite più stringente della norma CISPR25, infatti, l'utilizzo di un induttore in saturazione costringe a riprogettare il filtro di modo differenziale con componenti tali da rendere vano il vantaggio in termini di costo e volume ottenuti utilizzando questo induttore.Mentre in tutti gli altri casi, considerando i vari limiti meno stringenti, nonostante l'utilizzo di un induttore in saturazione costringa sempre a riprogettare il filtro, il costo e il volume complessivo risultano essere inferiori rispetto alla controparte che implementa un induttore che lavora in zona lineare.Infine, si è voluto studiare se l'utilizzo di induttori SMD possa portare a soluzioni più compatte e meno costose. Questo, a patto di scegliere i componenti appropriati, si è verificato nei casi dei limiti meno stringenti, mentre nel caso del limite CISPR5 non ha portato alcun vantaggio.In futuro, vista la tendenza che sta portando sempre di più ad utilizzare frequenze di switching più elevate, grazie all'utilizzo di nuove tecnologie che sfruttano componenti al Carburo di Silicio o al Nitruro di Gallio, potrebbero essere disponibili nuove soluzioni integrate per gli induttori e nuove tecniche che permetteranno la progettazione di filtri sempre più efficienti.
Ottimizzazione della Power Density e dei Filtri EMI in Convertitori con Induttore in Saturazione / Fabio Carciola candidato, ; Lullo, Giuseppe; Gianpaolo Vitale relatori,. - (2021 Oct 04).
Ottimizzazione della Power Density e dei Filtri EMI in Convertitori con Induttore in Saturazione
2021
Abstract
Nello studio svolto in questa tesi si è evidenziato come l'utilizzo di un induttore che opera in zona non lineare per ridurre il costo e il volume del convertitore non porti in tutti i casi ai vantaggi desiderati in termini di riduzione di prezzo e dimensioni. Nel caso si voglia rispettare il limite più stringente della norma CISPR25, infatti, l'utilizzo di un induttore in saturazione costringe a riprogettare il filtro di modo differenziale con componenti tali da rendere vano il vantaggio in termini di costo e volume ottenuti utilizzando questo induttore.Mentre in tutti gli altri casi, considerando i vari limiti meno stringenti, nonostante l'utilizzo di un induttore in saturazione costringa sempre a riprogettare il filtro, il costo e il volume complessivo risultano essere inferiori rispetto alla controparte che implementa un induttore che lavora in zona lineare.Infine, si è voluto studiare se l'utilizzo di induttori SMD possa portare a soluzioni più compatte e meno costose. Questo, a patto di scegliere i componenti appropriati, si è verificato nei casi dei limiti meno stringenti, mentre nel caso del limite CISPR5 non ha portato alcun vantaggio.In futuro, vista la tendenza che sta portando sempre di più ad utilizzare frequenze di switching più elevate, grazie all'utilizzo di nuove tecnologie che sfruttano componenti al Carburo di Silicio o al Nitruro di Gallio, potrebbero essere disponibili nuove soluzioni integrate per gli induttori e nuove tecniche che permetteranno la progettazione di filtri sempre più efficienti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.