Il Rapporto, il quarto dell'Osservatorio Genere e Talenti del CNR (GETA), prende in esame vari aspetti che ci sono sembrati rilevanti e presenta i risultati di alcune ricerche condotte nell'area. La prima parte del volume presenta le strategie e le prospettive, la seconda è dedicata ai dati, alle ricerche, alle analisi nelle aree di interesse. Sveva Avveduto, Gianna Avellis e Giuliana Rubbia presentano attività e pro- poste dell'Engagement Group del G20 denominato Women20, che quest'anno è passato dalla presidenza indonesiana alla quella indiana, soffermandosi in particolare su due aree di sicuro interesse e di grande impatto di genere: il divario digitale e il cambiamento climatico. Nel contributo è inoltre riportata la parte delle conclusioni del G20, contenute nella Leaders Declaration, che riguarda direttamente le questioni di genere ed è stata ripresa in gran parte dal Communiquè del W20. Barbara Kenny e Barbara De Micheli fanno il punto su uno strumento diventato ormai familiare alle Università e agli Enti di ricerca: i Gender Equality Plan. Il saggio propone un'ampia ed esaustiva analisi prendendo in esame le finalità dei GEP, la loro predisposizione e applicazione discutendo anche dei loro limiti, delle potenzialità e criticità ricorrenti così come degli elementi necessari per la buona riuscita dei GEP. Dopo un esame della situazione della parità di genere in vari contesti lavora- tivi e sociali, in Italia e non solo, Serenella Molendini affronta con dovizia di particolari la questione della certificazione della parità di genere in ambito aziendale, uno strumento che potrebbe provare a ribaltare la situazione di forte disuguaglianza tra i generi dato che mira a promuovere una maggiore presenza delle donne nel mercato del lavoro, per migliorare la coesione sociale e territoriale e per la crescita economica del Paese. Francesca Brezzi presenta un saggio che analizza la situazione della prestigiosa Accademia Nazionale dei Lincei con un taglio di genere. Quante lincee? In che posizioni e in quali ambiti disciplinari? Quali prospettive? Nell'Olimpo dell'Accademia le 'dee' vanno introdotte e incentivate per ' costruire nuove competenze e fondare nuove attitudini promuovendo una ridistribuzione equitativa di conoscenze, responsabilità decisionali, modelli organizzativi, strumenti per operare' così l'autrice conclude il suo contributo. La sezione del volume dedicata alle analisi e ai dati, si apre con il saggio di Loredana Cerbara, Nicolò Marchesini e Sabina Pellizzoni che ci conducono nel tema parità di genere analizzando con dovizia di dati, la situazione nei due mag- giori enti di ricerca pubblica, il CNR e l'INFN. Sia l'uno che l'altro ente, in base all'analisi presentata, stanno registrando parziali positivi cambiamenti che vanno monitorati attentamente per capire se si tratta di fenomeni strutturali o contingenti. Sarà quindi necessario disporre di più tempo affinché gli indicatori comincino ad evidenziare e confermino un cambiamento stabile verso la parità. Partendo dalla presentazione di molti dati sulla distribuzione di genere del personale nell'ambito delle scienze della terra nel settore dell'alta formazione in Italia e all'estero, Giuliana Rubbia ci offre un'approfondita e completa analisi della situazione delle scienziate nel settore delle scienze della terra nell'INGV ma anche in altri enti pubblici, quali CNR, OGS, ISPRA studiandone i pattern per rilevare differenze e similitudini. Fabrizio Pecoraro, Daniela Luzi e Marco Cellini analizzano una serie di dati molto originali e raramente presi in considerazione, data anche la difficoltà nella raccolta: il contributo degli assegnisti di ricerca alla produzione scientifica, nel nostro caso in particolare del CNR, valutando se e in che misura vi siano delle differenze di genere. Essi effettuano anche un'analisi degli autori e delle pubblicazioni per genere, livello e dipartimento. Il contributo, ricchissimo di dettagliati valori, rileva come tendenzialmente la produzione di articoli tra assegniste e assegnisti sia piuttosto stabile negli anni e sostanzialmente paritaria. Sabina Pellizzoni presenta uno studio sul Gender Mentoring Programme dell'INFN, che si ripropone di essere trasformativo, cercando non solo di soste- nere i percorsi di carriera delle giovani ricercatrici e dei giovani ricercatori, ma soprattutto di avviare un processo di crescita e di consapevolezza sulla dimensione di genere che coinvolga l'intera istituzione. Il saggio riporta una dettagliata analisi dell'organizzazione e degli obiettivi del programma di mentoring offrendo schemi di azione e strumenti adottati. Nicolò Marchesini e Serena Tagliacozzo presentano un'analisi della percezione del rischio Covid-19 con un taglio di genere e rendono conto dei risultati preliminari di un'indagine sul personale CNR che ha per oggetto anche i com- portamenti preventivi messi in atto in quella istituzione di ricerca, muovendo il focus sull'aspetto relazionale della scienza e studiando, in una prospettiva di genere, come la partecipazione a momenti (informali) di scambio della conoscenza possa essere influenzata dalla percezione del rischio. Anche Lucio Pisacane e Costanza Piciollo si concentrano sugli effetti che la pandemia Covid-19 ha avuto sul mondo della ricerca, allargando però lo sguardo all'intera Europa e riportando temi e riflessioni derivati dal recente rapporto della Commissione Europea The Covid-19 Impact on Gender Equality in Research and Innovation pubblicato nel marzo 2023. Sono analizzate, con un taglio di genere, le varie implicazioni non solo nella sfera lavorativa ma anche in quella sociale.

Rapporto GETA. ALLA RICERCA DEL TEMPO PERDUTO dall'inclusione all'empowerment

Sveva Avveduto;Marco Cellini;Loredana Cerbara;Daniela Luzi;Fabrizio Pecoraro;Lucio Pisacane;Serena Tagliacozzo;Cristiana Crescimbene
2023

Abstract

Il Rapporto, il quarto dell'Osservatorio Genere e Talenti del CNR (GETA), prende in esame vari aspetti che ci sono sembrati rilevanti e presenta i risultati di alcune ricerche condotte nell'area. La prima parte del volume presenta le strategie e le prospettive, la seconda è dedicata ai dati, alle ricerche, alle analisi nelle aree di interesse. Sveva Avveduto, Gianna Avellis e Giuliana Rubbia presentano attività e pro- poste dell'Engagement Group del G20 denominato Women20, che quest'anno è passato dalla presidenza indonesiana alla quella indiana, soffermandosi in particolare su due aree di sicuro interesse e di grande impatto di genere: il divario digitale e il cambiamento climatico. Nel contributo è inoltre riportata la parte delle conclusioni del G20, contenute nella Leaders Declaration, che riguarda direttamente le questioni di genere ed è stata ripresa in gran parte dal Communiquè del W20. Barbara Kenny e Barbara De Micheli fanno il punto su uno strumento diventato ormai familiare alle Università e agli Enti di ricerca: i Gender Equality Plan. Il saggio propone un'ampia ed esaustiva analisi prendendo in esame le finalità dei GEP, la loro predisposizione e applicazione discutendo anche dei loro limiti, delle potenzialità e criticità ricorrenti così come degli elementi necessari per la buona riuscita dei GEP. Dopo un esame della situazione della parità di genere in vari contesti lavora- tivi e sociali, in Italia e non solo, Serenella Molendini affronta con dovizia di particolari la questione della certificazione della parità di genere in ambito aziendale, uno strumento che potrebbe provare a ribaltare la situazione di forte disuguaglianza tra i generi dato che mira a promuovere una maggiore presenza delle donne nel mercato del lavoro, per migliorare la coesione sociale e territoriale e per la crescita economica del Paese. Francesca Brezzi presenta un saggio che analizza la situazione della prestigiosa Accademia Nazionale dei Lincei con un taglio di genere. Quante lincee? In che posizioni e in quali ambiti disciplinari? Quali prospettive? Nell'Olimpo dell'Accademia le 'dee' vanno introdotte e incentivate per ' costruire nuove competenze e fondare nuove attitudini promuovendo una ridistribuzione equitativa di conoscenze, responsabilità decisionali, modelli organizzativi, strumenti per operare' così l'autrice conclude il suo contributo. La sezione del volume dedicata alle analisi e ai dati, si apre con il saggio di Loredana Cerbara, Nicolò Marchesini e Sabina Pellizzoni che ci conducono nel tema parità di genere analizzando con dovizia di dati, la situazione nei due mag- giori enti di ricerca pubblica, il CNR e l'INFN. Sia l'uno che l'altro ente, in base all'analisi presentata, stanno registrando parziali positivi cambiamenti che vanno monitorati attentamente per capire se si tratta di fenomeni strutturali o contingenti. Sarà quindi necessario disporre di più tempo affinché gli indicatori comincino ad evidenziare e confermino un cambiamento stabile verso la parità. Partendo dalla presentazione di molti dati sulla distribuzione di genere del personale nell'ambito delle scienze della terra nel settore dell'alta formazione in Italia e all'estero, Giuliana Rubbia ci offre un'approfondita e completa analisi della situazione delle scienziate nel settore delle scienze della terra nell'INGV ma anche in altri enti pubblici, quali CNR, OGS, ISPRA studiandone i pattern per rilevare differenze e similitudini. Fabrizio Pecoraro, Daniela Luzi e Marco Cellini analizzano una serie di dati molto originali e raramente presi in considerazione, data anche la difficoltà nella raccolta: il contributo degli assegnisti di ricerca alla produzione scientifica, nel nostro caso in particolare del CNR, valutando se e in che misura vi siano delle differenze di genere. Essi effettuano anche un'analisi degli autori e delle pubblicazioni per genere, livello e dipartimento. Il contributo, ricchissimo di dettagliati valori, rileva come tendenzialmente la produzione di articoli tra assegniste e assegnisti sia piuttosto stabile negli anni e sostanzialmente paritaria. Sabina Pellizzoni presenta uno studio sul Gender Mentoring Programme dell'INFN, che si ripropone di essere trasformativo, cercando non solo di soste- nere i percorsi di carriera delle giovani ricercatrici e dei giovani ricercatori, ma soprattutto di avviare un processo di crescita e di consapevolezza sulla dimensione di genere che coinvolga l'intera istituzione. Il saggio riporta una dettagliata analisi dell'organizzazione e degli obiettivi del programma di mentoring offrendo schemi di azione e strumenti adottati. Nicolò Marchesini e Serena Tagliacozzo presentano un'analisi della percezione del rischio Covid-19 con un taglio di genere e rendono conto dei risultati preliminari di un'indagine sul personale CNR che ha per oggetto anche i com- portamenti preventivi messi in atto in quella istituzione di ricerca, muovendo il focus sull'aspetto relazionale della scienza e studiando, in una prospettiva di genere, come la partecipazione a momenti (informali) di scambio della conoscenza possa essere influenzata dalla percezione del rischio. Anche Lucio Pisacane e Costanza Piciollo si concentrano sugli effetti che la pandemia Covid-19 ha avuto sul mondo della ricerca, allargando però lo sguardo all'intera Europa e riportando temi e riflessioni derivati dal recente rapporto della Commissione Europea The Covid-19 Impact on Gender Equality in Research and Innovation pubblicato nel marzo 2023. Sono analizzate, con un taglio di genere, le varie implicazioni non solo nella sfera lavorativa ma anche in quella sociale.
2023
Istituto di Ricerche sulla Popolazione e le Politiche Sociali - IRPPS
978-88-8080-584-7
Genere
disuguaglianza
talento
sensibilizzazione
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Descrizione: Rapporto GETA 2023
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/438345
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