The Kigali Amendment to the Montreal Protocol was adopted in Rwanda by 197 nations in October 2016. Building on 30 years of the successful elimination of ozone-depleting substances, the amended Montreal Protocol now aims for a worldwide phase down of the potent greenhouse gases, HFCs, thereby preventing the direst consequences of climate change. African countries are among those already hit hardest by the growing consumption of high Global Warming Potential (GWP) substances, which impact human health, security and economic growth. However, African countries also face a unique opportunity to directly switch to solutions that do not harm the environment, and to help move towards a sustainable economic transition and positive societal change. This report summarizes current needs, concerns and challenges faced by African nations in making the Kigali Amendment a success. It also provides general guidance on the Amendment's major obligations, deadlines and opportunities. Finally, the report suggests possible sets of activities to be adopted for a smooth and effective KA ratification, implementation and enforcement.

Il rapporto riguarda le possibili attività per un'agevole ed efficace ratifica e attuazione dell'emendamento di Kigali al Protocollo di Montreal, adottato in Ruanda nell'ottobre 2016 da 197 nazioni. Basandosi su 30 anni di successo nell'eliminazione delle sostanze che riducono lo strato di ozono, il Protocollo mira a una riduzione graduale dei potenti gas a effetto serra, gli idrofluorocarburi (HFC). Tali gas, infatti, rappresentano un grave pericolo per il loro impatto negativo sui cambiamenti climatici, visto il loro elevatissimo potenziale di riscaldamento globale (GWP). Possibili azioni potrebbero essere adottate, in particolare, dai Paesi africani che vedono un crescente consumo di sostanze con elevato GWP e che, invece, potrebbero avere l'opportunità, con il supporto internazionale, di passare direttamente a soluzioni sostenibili da un punto di vista ambientale.

Africa and the Kigali Amendment

Marco Strincone
2017

Abstract

The Kigali Amendment to the Montreal Protocol was adopted in Rwanda by 197 nations in October 2016. Building on 30 years of the successful elimination of ozone-depleting substances, the amended Montreal Protocol now aims for a worldwide phase down of the potent greenhouse gases, HFCs, thereby preventing the direst consequences of climate change. African countries are among those already hit hardest by the growing consumption of high Global Warming Potential (GWP) substances, which impact human health, security and economic growth. However, African countries also face a unique opportunity to directly switch to solutions that do not harm the environment, and to help move towards a sustainable economic transition and positive societal change. This report summarizes current needs, concerns and challenges faced by African nations in making the Kigali Amendment a success. It also provides general guidance on the Amendment's major obligations, deadlines and opportunities. Finally, the report suggests possible sets of activities to be adopted for a smooth and effective KA ratification, implementation and enforcement.
2017
Istituto sull'Inquinamento Atmosferico - IIA
Il rapporto riguarda le possibili attività per un'agevole ed efficace ratifica e attuazione dell'emendamento di Kigali al Protocollo di Montreal, adottato in Ruanda nell'ottobre 2016 da 197 nazioni. Basandosi su 30 anni di successo nell'eliminazione delle sostanze che riducono lo strato di ozono, il Protocollo mira a una riduzione graduale dei potenti gas a effetto serra, gli idrofluorocarburi (HFC). Tali gas, infatti, rappresentano un grave pericolo per il loro impatto negativo sui cambiamenti climatici, visto il loro elevatissimo potenziale di riscaldamento globale (GWP). Possibili azioni potrebbero essere adottate, in particolare, dai Paesi africani che vedono un crescente consumo di sostanze con elevato GWP e che, invece, potrebbero avere l'opportunità, con il supporto internazionale, di passare direttamente a soluzioni sostenibili da un punto di vista ambientale.
Short-lived climate pollutants
Hydrofluorocarbons
HFCs
Africa
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/439030
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