Il rapporto presenta i risultati della ricerca qualitativa condotta negli anni 2019-2020 coinvolgendo centri antiviolenza (CAV), case rifugio (CR), e reti territoriali antiviolenza. A partire da quanto rilevato nel corso delle indagini quantitative e degli studi realizzati nel corso dell'intero Progetto ViVa, l'analisi dei 43 casi studio selezionati (38 CAV/CR, 5 reti territoriali) fornisce una conoscenza complessiva delle caratteristiche del sistema antiviolenza italiano nonché dell'operato e delle pratiche attivate. L'analisi conferma come il sistema antiviolenza rappresenti un multiverso complesso, diversificato ed eterogeneo, abitato da attori che a diverso titolo operano per prevenire e contrastare la violenza maschile, per supportare le donne in situazioni di violenza e le loro figlie e figli e, in alcuni contesti, per attivare interventi per la presa in carico degli uomini maltrattanti. Il sistema si contraddistingue anche per molteplici forme e modalità di connessioni e relazioni tra CAV/CR e servizi generali. Nel complesso appare caratterizzato per metodologie di intervento strutturate, specializzate sul tema della violenza maschile e specifiche per quanto riguarda la modalità di relazione con le donne in situazione di violenza: in particolare, CAV e CR rappresentano attori esperti e qualificati nell'attivare sia interventi a sostegno delle donne, sia azioni di prevenzione e sensibilizzazione rivolte alla rimozione delle radici socio-culturali della violenza. Questi attori si caratterizzano, spesso, per la capacità di adottare un approccio di genere nelle loro pratiche quotidiane, nonché una metodologia d'intervento competente basata sulla personalizzazione dei percorsi e il protagonismo delle donne, come auspicato a livello internazionale. Lo studio mette in luce molte esperienze virtuose ma anche qualche criticità, che riguardano, in particolare la collaborazione con i servizi generali, anche all'interno delle reti territoriali antiviolenza, e più in generale una difficoltà relativa alla continuità e alla sostenibilità dei progetti, anche in relazione alla pianificazione delle politiche a livello nazionale e regionale. I risultati di questo studio forniscono alcuni elementi utili a impostare politiche di prevenzione e contrasto alla violenza maschile orientate a sostenere adeguatamente le donne in situazioni di violenza. Si riconosce l'importanza di pianificare e attivare interventi multidisciplinari e multidimensionali, orientati da un approccio di genere, che vedano il coinvolgimento attivo di CAV e CR e che promuovano metodologie di intervento basate sulla personalizzazione dei percorsi. Si tratta di ripensare le politiche pubbliche, superando la loro tradizionale segmentazione e mantenendo la centralità della dimensione relazionale nei processi di standardizzazione e regolamentazione. In questo modo, queste politiche risulteranno trasformative nei confronti sia delle situazioni delle donne e delle/i loro figlie/i, sia della società tutta.

Pratiche e dimensioni simboliche nel lavoro dei centri antiviolenza e delle case rifugio

Angela M Toffanin;Marta Pietrobelli;
2021

Abstract

Il rapporto presenta i risultati della ricerca qualitativa condotta negli anni 2019-2020 coinvolgendo centri antiviolenza (CAV), case rifugio (CR), e reti territoriali antiviolenza. A partire da quanto rilevato nel corso delle indagini quantitative e degli studi realizzati nel corso dell'intero Progetto ViVa, l'analisi dei 43 casi studio selezionati (38 CAV/CR, 5 reti territoriali) fornisce una conoscenza complessiva delle caratteristiche del sistema antiviolenza italiano nonché dell'operato e delle pratiche attivate. L'analisi conferma come il sistema antiviolenza rappresenti un multiverso complesso, diversificato ed eterogeneo, abitato da attori che a diverso titolo operano per prevenire e contrastare la violenza maschile, per supportare le donne in situazioni di violenza e le loro figlie e figli e, in alcuni contesti, per attivare interventi per la presa in carico degli uomini maltrattanti. Il sistema si contraddistingue anche per molteplici forme e modalità di connessioni e relazioni tra CAV/CR e servizi generali. Nel complesso appare caratterizzato per metodologie di intervento strutturate, specializzate sul tema della violenza maschile e specifiche per quanto riguarda la modalità di relazione con le donne in situazione di violenza: in particolare, CAV e CR rappresentano attori esperti e qualificati nell'attivare sia interventi a sostegno delle donne, sia azioni di prevenzione e sensibilizzazione rivolte alla rimozione delle radici socio-culturali della violenza. Questi attori si caratterizzano, spesso, per la capacità di adottare un approccio di genere nelle loro pratiche quotidiane, nonché una metodologia d'intervento competente basata sulla personalizzazione dei percorsi e il protagonismo delle donne, come auspicato a livello internazionale. Lo studio mette in luce molte esperienze virtuose ma anche qualche criticità, che riguardano, in particolare la collaborazione con i servizi generali, anche all'interno delle reti territoriali antiviolenza, e più in generale una difficoltà relativa alla continuità e alla sostenibilità dei progetti, anche in relazione alla pianificazione delle politiche a livello nazionale e regionale. I risultati di questo studio forniscono alcuni elementi utili a impostare politiche di prevenzione e contrasto alla violenza maschile orientate a sostenere adeguatamente le donne in situazioni di violenza. Si riconosce l'importanza di pianificare e attivare interventi multidisciplinari e multidimensionali, orientati da un approccio di genere, che vedano il coinvolgimento attivo di CAV e CR e che promuovano metodologie di intervento basate sulla personalizzazione dei percorsi. Si tratta di ripensare le politiche pubbliche, superando la loro tradizionale segmentazione e mantenendo la centralità della dimensione relazionale nei processi di standardizzazione e regolamentazione. In questo modo, queste politiche risulteranno trasformative nei confronti sia delle situazioni delle donne e delle/i loro figlie/i, sia della società tutta.
2021
centri antiviolenza
case rifugio
donne in situazione di violenza
pratiche
rappresentazioni
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/446936
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