I paesi del Mediterraneo, seppure in alcuni casi geograficamente distanti, sono legati tra loro da una serie di relazioni, scambi, "innesti" oltre che da affinità climatiche, ambientali e più strettamente culturali. In particolare, la ricchezza del patrimonio culturale che li caratterizza è il risultato di un lungo processo di stratificazioni che permette di definire l'insieme dei beni materiali e immateriali presenti come il frutto di molteplici "transizioni e di innesti" di rilevanza architettonica/urbanistica, ambientale/paesaggistica o più strettamente culturale da un popolo all'altro del contesto euro- mediterraneo. Partendo da tali considerazioni, il contributo per l'edizione 2021 di Futuro Remoto offerto dai ricercatori ISMED-ICB, nell'ambito della rete Mosef del CNR, è centrato sull'elaborazione di un semplice gioco interattivo digitale nel quale sono riportate alcune immagini esemplificative di beni culturali materiali e immateriali, simbolo di tali transizioni; in dettaglio, sulla base della selezione di un'immagine specifica da parte di uno o più utenti, questi ultimi dovranno rispondere ad una domanda relativa ad una distinta tipologia di transizione legata a quanto raffigurato nell'immagine, scegliendo nell'ambito delle tre risposte attinenti indicate quella ritenuta esatta. Ciò permetterà agli utenti finali non solo di approfondire la conoscenza del patrimonio culturale mediterraneo, a partire da quello più noto esistente sul territorio campano, ma anche di fare in prima persona, attraverso le transizioni considerate, una sorta di "mappatura" nel corso dei secoli delle migrazioni transculturali mediterranee, definendone la storia e l'evoluzione.

Transizioni architettonico-urbanistiche e culturali sulle sponde del Mediterraneo. Culture in transito o transito delle culture?

Antonio Bertini;Immacolata Caruso;Pietro Amodeo
2021

Abstract

I paesi del Mediterraneo, seppure in alcuni casi geograficamente distanti, sono legati tra loro da una serie di relazioni, scambi, "innesti" oltre che da affinità climatiche, ambientali e più strettamente culturali. In particolare, la ricchezza del patrimonio culturale che li caratterizza è il risultato di un lungo processo di stratificazioni che permette di definire l'insieme dei beni materiali e immateriali presenti come il frutto di molteplici "transizioni e di innesti" di rilevanza architettonica/urbanistica, ambientale/paesaggistica o più strettamente culturale da un popolo all'altro del contesto euro- mediterraneo. Partendo da tali considerazioni, il contributo per l'edizione 2021 di Futuro Remoto offerto dai ricercatori ISMED-ICB, nell'ambito della rete Mosef del CNR, è centrato sull'elaborazione di un semplice gioco interattivo digitale nel quale sono riportate alcune immagini esemplificative di beni culturali materiali e immateriali, simbolo di tali transizioni; in dettaglio, sulla base della selezione di un'immagine specifica da parte di uno o più utenti, questi ultimi dovranno rispondere ad una domanda relativa ad una distinta tipologia di transizione legata a quanto raffigurato nell'immagine, scegliendo nell'ambito delle tre risposte attinenti indicate quella ritenuta esatta. Ciò permetterà agli utenti finali non solo di approfondire la conoscenza del patrimonio culturale mediterraneo, a partire da quello più noto esistente sul territorio campano, ma anche di fare in prima persona, attraverso le transizioni considerate, una sorta di "mappatura" nel corso dei secoli delle migrazioni transculturali mediterranee, definendone la storia e l'evoluzione.
2021
Istituto di Chimica Biomolecolare - ICB - Sede Pozzuoli
Istituto di Studi sul Mediterraneo - ISMed
transizioni architettoniche-urbanistiche e culturali
Mediterraneo
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/447092
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