Dopo il terremoto aquilano del 2009, attraverso l'articolo 11 della legge n. 77 del 24 giugno 2009 per la ricostruzione in Abruzzo, lo Stato ha deciso di investire nella prevenzione del rischio sismico finanziando interventi su tutto il territorio nazionale, con l'istituzione di un apposito fondo nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze. L'utilizzo di tali fondi, 965 milioni di euro ripartiti su 7 annualità, è regolamentato da ordinanze del Presidente del Consiglio dei Ministri e, a partire dall'annualità 2012, dopo l'approvazione della legge 100/2012 di riforma della protezione civile, da ordinanze del Capo del Dipartimento della Protezione Civile. Gli elementi di novità introdotti dal piano nazionale di prevenzione del rischio sismico messo a punto per l'utilizzazione del suddetto fondo riguardano, in particolare, gli strumenti di prevenzione individuati. Tra questi, la microzonazione sismica (MS), che ha visto un significativo sviluppo negli ultimi trent'anni, assume un ruolo fondamentale nelle azioni di pianificazione a livello comunale e intercomunale. Dopo l'emanazione della prima ordinanza (OPCM 3907/2010), tutte le Regioni hanno legiferato per recepire nella pianificazione urbanistica le indagini di microzonazione sismica, vincolando l'approvazione dei piani alla preventiva realizzazione e valutazione degli studi di MS. Inoltre, tutte le Regioni hanno adottato gli standard per le indagini di MS (il riferimento sono gli "Indirizzi e criteri per la microzonazione sismica", predisposti nel 2008 dal Dipartimento della Protezione Civile con la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome) e gli standard di archiviazione informatica definiti da una Commissione tecnica interistituzionale appositamente predisposta, garantendo l'omogeneità e la confrontabilità dei risultati sul territorio nazionale. Con il presente rapporto vengono presentati alcuni risultati sullo stato di attuazione e sui dati raccolti sino al 27/04/2022.

Report_R3.3.1_A - Accordo PCM DPC-CNR IGAG per la realizzazione delle attività di cui all'ordinanza 780/2021 riguardanti gli interventi di prevenzione del rischio sismico, previsti dall'articolo 11 del decreto legge 28 aprile 2009 n. 39, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 giugno 2009, n. 77

Monia Coltella;Marco Francescone;Cora Fontana;Margherita Giuffre';Patrizio Pacitti;Pietro Sirianni;Francesco Stigliano
2022

Abstract

Dopo il terremoto aquilano del 2009, attraverso l'articolo 11 della legge n. 77 del 24 giugno 2009 per la ricostruzione in Abruzzo, lo Stato ha deciso di investire nella prevenzione del rischio sismico finanziando interventi su tutto il territorio nazionale, con l'istituzione di un apposito fondo nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze. L'utilizzo di tali fondi, 965 milioni di euro ripartiti su 7 annualità, è regolamentato da ordinanze del Presidente del Consiglio dei Ministri e, a partire dall'annualità 2012, dopo l'approvazione della legge 100/2012 di riforma della protezione civile, da ordinanze del Capo del Dipartimento della Protezione Civile. Gli elementi di novità introdotti dal piano nazionale di prevenzione del rischio sismico messo a punto per l'utilizzazione del suddetto fondo riguardano, in particolare, gli strumenti di prevenzione individuati. Tra questi, la microzonazione sismica (MS), che ha visto un significativo sviluppo negli ultimi trent'anni, assume un ruolo fondamentale nelle azioni di pianificazione a livello comunale e intercomunale. Dopo l'emanazione della prima ordinanza (OPCM 3907/2010), tutte le Regioni hanno legiferato per recepire nella pianificazione urbanistica le indagini di microzonazione sismica, vincolando l'approvazione dei piani alla preventiva realizzazione e valutazione degli studi di MS. Inoltre, tutte le Regioni hanno adottato gli standard per le indagini di MS (il riferimento sono gli "Indirizzi e criteri per la microzonazione sismica", predisposti nel 2008 dal Dipartimento della Protezione Civile con la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome) e gli standard di archiviazione informatica definiti da una Commissione tecnica interistituzionale appositamente predisposta, garantendo l'omogeneità e la confrontabilità dei risultati sul territorio nazionale. Con il presente rapporto vengono presentati alcuni risultati sullo stato di attuazione e sui dati raccolti sino al 27/04/2022.
2022
Istituto di Geologia Ambientale e Geoingegneria - IGAG
statistiche microzonazione sismica
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/451774
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