Dopo il terremoto aquilano del 2009, attraverso l'articolo 11 della legge n. 77 del 24 giugno 2009 per la ricostruzione in Abruzzo, lo Stato ha deciso di investire nella prevenzione del rischio sismico finanziando interventi su tutto il territorio nazionale, grazie ad un fondo istituito nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze. L'utilizzo di tali fondi è regolamentato da ordinanze del Presidente del Consiglio dei Ministri e, a partire dall'annualità 2012, dopo l'approvazione della legge 100/2012 di riforma della protezione civile, da ordinanze del Capo del Dipartimento della Protezione Civile. Tra gli interventi finanziati dal Piano Nazionale di Prevenzione del Rischio Sismico abbiamo la microzonazione sismica (MS), che ha visto significativi sviluppi e diffusione negli ultimi trent'anni, e dal 2012 l'analisi della Condizione Limite per l'Emergenza (CLE), che ha l'obiettivo di verificare l'esistenza e la funzionalità del sistema di gestione dell'emergenza. L'analisi della CLE è uno strumento finalizzato all'integrazione degli interventi sul territorio per la mitigazione del rischio sismico a scala comunale e riguarda l'attività di verifica dei sistemi di gestione dell'emergenza, intesi come insiemi di elementi fisici (edifici strategici, aree di emergenza, infrastrutture di connessione e accessibilità). Indica la condizione per cui un insediamento urbano, dopo un terremoto, nonostante i danni subiti interrompano la quasi totalità delle funzioni urbane presenti, compresa la residenza, conserva comunque l'operatività della maggior parte delle funzioni strategiche per l'emergenza, la loro accessibilità e connessione con il contesto territoriale. L'analisi della CLE viene realizzata congiuntamente o a seguito degli studi di MS e, come per questi ultimi, devono essere seguite modalità di rilevamento e archiviazione secondo specifici Standard (Commissione tecnica per la microzonazione sismica, Standard di rappresentazione e archiviazione informatica, analisi della Condizione Limite per l'Emergenza, versione 3.1, Roma, novembre 2018). Tutte le Regioni finanziate hanno adottato tali standard, garantendo l'omogeneità e la confrontabilità dei risultati sul territorio nazionale. L'OPCM 4007, ordinanza che introduce l'analisi della CLE, prevede che le Regioni recepiscano nella pianificazione quanto ottenuto attraverso l'analisi della CLE, così come sono stati recepiti gli studi di MS in attuazione di quanto previsto nella precedente OPCM 3907. Con il presente report vengono presentati alcuni risultati sulla stato di attuazione e sui dati fino ad oggi raccolti attraverso il Data Base a supporto del "Portale informativo e cartografico della Microzonazione Sismica e della Condizione Limite per l'Emergenza"1. Le informazioni riportate possono manifestare delle incongruenze con quelle riportate sul sito del portale informativo o con quelle presentate ufficialmente dalla Segreteria Tecnica, a causa di: - variazioni territoriali e amministrative - modifica delle circoscrizioni territoriali, istituzione di nuove unità territoriali, cambi di denominazione - che si verificano sul territorio nazionale e che vengono acquisite da ISTAT; - articolazione degli studi nelle varie circoscrizioni previste per i Comuni a grande dimensione demografica; consegna di aggiornamenti delle analisi della CLE, effettuate ad esempio nella Regione Emilia Romagna, Toscana, ecc. Si procederà nella prossima annualità a risolvere tali problematiche.

REPORT 3.3.1_B Supporto e consulenza tecnico scientifica - Statistiche relative alle analisi della CLE

Monia Coltella;Marco Francescone;Cora Fontana;Carolina Fortunato;Margherita Giuffre';Paola Imprescia;Patrizio Pacitti;Francesco Stigliano
2022

Abstract

Dopo il terremoto aquilano del 2009, attraverso l'articolo 11 della legge n. 77 del 24 giugno 2009 per la ricostruzione in Abruzzo, lo Stato ha deciso di investire nella prevenzione del rischio sismico finanziando interventi su tutto il territorio nazionale, grazie ad un fondo istituito nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze. L'utilizzo di tali fondi è regolamentato da ordinanze del Presidente del Consiglio dei Ministri e, a partire dall'annualità 2012, dopo l'approvazione della legge 100/2012 di riforma della protezione civile, da ordinanze del Capo del Dipartimento della Protezione Civile. Tra gli interventi finanziati dal Piano Nazionale di Prevenzione del Rischio Sismico abbiamo la microzonazione sismica (MS), che ha visto significativi sviluppi e diffusione negli ultimi trent'anni, e dal 2012 l'analisi della Condizione Limite per l'Emergenza (CLE), che ha l'obiettivo di verificare l'esistenza e la funzionalità del sistema di gestione dell'emergenza. L'analisi della CLE è uno strumento finalizzato all'integrazione degli interventi sul territorio per la mitigazione del rischio sismico a scala comunale e riguarda l'attività di verifica dei sistemi di gestione dell'emergenza, intesi come insiemi di elementi fisici (edifici strategici, aree di emergenza, infrastrutture di connessione e accessibilità). Indica la condizione per cui un insediamento urbano, dopo un terremoto, nonostante i danni subiti interrompano la quasi totalità delle funzioni urbane presenti, compresa la residenza, conserva comunque l'operatività della maggior parte delle funzioni strategiche per l'emergenza, la loro accessibilità e connessione con il contesto territoriale. L'analisi della CLE viene realizzata congiuntamente o a seguito degli studi di MS e, come per questi ultimi, devono essere seguite modalità di rilevamento e archiviazione secondo specifici Standard (Commissione tecnica per la microzonazione sismica, Standard di rappresentazione e archiviazione informatica, analisi della Condizione Limite per l'Emergenza, versione 3.1, Roma, novembre 2018). Tutte le Regioni finanziate hanno adottato tali standard, garantendo l'omogeneità e la confrontabilità dei risultati sul territorio nazionale. L'OPCM 4007, ordinanza che introduce l'analisi della CLE, prevede che le Regioni recepiscano nella pianificazione quanto ottenuto attraverso l'analisi della CLE, così come sono stati recepiti gli studi di MS in attuazione di quanto previsto nella precedente OPCM 3907. Con il presente report vengono presentati alcuni risultati sulla stato di attuazione e sui dati fino ad oggi raccolti attraverso il Data Base a supporto del "Portale informativo e cartografico della Microzonazione Sismica e della Condizione Limite per l'Emergenza"1. Le informazioni riportate possono manifestare delle incongruenze con quelle riportate sul sito del portale informativo o con quelle presentate ufficialmente dalla Segreteria Tecnica, a causa di: - variazioni territoriali e amministrative - modifica delle circoscrizioni territoriali, istituzione di nuove unità territoriali, cambi di denominazione - che si verificano sul territorio nazionale e che vengono acquisite da ISTAT; - articolazione degli studi nelle varie circoscrizioni previste per i Comuni a grande dimensione demografica; consegna di aggiornamenti delle analisi della CLE, effettuate ad esempio nella Regione Emilia Romagna, Toscana, ecc. Si procederà nella prossima annualità a risolvere tali problematiche.
2022
Istituto di Geologia Ambientale e Geoingegneria - IGAG
CONDIZIONE LIMITE EMERGENZA
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/451779
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