Nel 1602, l'erudito fiammingo Justus Lipsius affidava al torchio la prima edizione del De bibliothecis syntagma, un libretto di poche pagine dedicato alla storia delle biblioteche classiche. Il trattatello, al di là della volontà del suo stesso autore, era destinato a cambiare per sempre gli studi bibliotecari, decretandone l'inizio in quanto discipline scientifiche. In questo volume è proposta l'edizione moderna del testo lipsiano, corredata di traduzione e commento, e accompagnata da un saggio introduttivo teso a ricostruire il contesto storico e letterario in cui comparve l'operetta.
«De Bibliothecis Syntagma» di Justus Lipsius. L'apice di una tradizione, l'inizio di una disciplina CNR-ISMA, Roma (Italia), 2023
Baldi D
2023
Abstract
Nel 1602, l'erudito fiammingo Justus Lipsius affidava al torchio la prima edizione del De bibliothecis syntagma, un libretto di poche pagine dedicato alla storia delle biblioteche classiche. Il trattatello, al di là della volontà del suo stesso autore, era destinato a cambiare per sempre gli studi bibliotecari, decretandone l'inizio in quanto discipline scientifiche. In questo volume è proposta l'edizione moderna del testo lipsiano, corredata di traduzione e commento, e accompagnata da un saggio introduttivo teso a ricostruire il contesto storico e letterario in cui comparve l'operetta.File in questo prodotto:
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