Nota introduttiva e cura della silloge "traduzioni in un giorno di vento" del poeta e performer cheyenne Lance Henson, uomo, attivista e artista che racchiude in sé la memoria e il futuro dei nativi americani. La lirica di Henson potrebbe essere letta come l'ultimo lembo di un territorio dell'oralità sopravvissuto nell'era moderna, l'anello estremo di una catena di tradizioni orali che fanno di lui una nazione, legando la sua opera alla terra. Un poeta che nella leggerezza della sottrazione, nella parola breve e misurata per essere pronunciata, per diventare dialogo, ripercorre i passi perduti, le esistenze dimenticate e la narrazione stessa del mito, che nel discorso reiterato si rigenera a nuova fondazione. L'intero volume, compreso di una corposa Nota introduttiva (Isabella Maria Zoppi), un'intervista al poeta e una Nota sulle poesie (Carla Comellini), è in edizione bilingue.
traduzioni in un giorno di vento/translations in a windy day
Isabella Maria Zoppi
2001
Abstract
Nota introduttiva e cura della silloge "traduzioni in un giorno di vento" del poeta e performer cheyenne Lance Henson, uomo, attivista e artista che racchiude in sé la memoria e il futuro dei nativi americani. La lirica di Henson potrebbe essere letta come l'ultimo lembo di un territorio dell'oralità sopravvissuto nell'era moderna, l'anello estremo di una catena di tradizioni orali che fanno di lui una nazione, legando la sua opera alla terra. Un poeta che nella leggerezza della sottrazione, nella parola breve e misurata per essere pronunciata, per diventare dialogo, ripercorre i passi perduti, le esistenze dimenticate e la narrazione stessa del mito, che nel discorso reiterato si rigenera a nuova fondazione. L'intero volume, compreso di una corposa Nota introduttiva (Isabella Maria Zoppi), un'intervista al poeta e una Nota sulle poesie (Carla Comellini), è in edizione bilingue.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


