Molto lavoro è stato fatto per l'analisi dei bisogni e la definizione dei requisiti e per cui è stata analizzata la letteratura sui bisogni dell'anziano e sulle soluzioni ICT based che vogliono dare una risposta Nell'ambito del supporto alla performance fisica le applicazioni tecnologiche più diffuse possono essere classificate in 2 macro gruppi: Tracking, che si concentrano sul monitoraggio di vari aspetti dell'attività degli utenti; Training/Coaching, che prevedono un programma di allenamento, in alcuni casi con l 'uso di strategie di competizione, confronto e di persuasione alla cooperazione basate sul feedback. L'atro aspetto fondamentale è quello della performance cognitiva con particolare attenzione alle malattie neurodegenerative. Nel caso della malattia di Parkinson esistono interessanti esperienze, sia pure con evidenze limite legate all'uso di sensori indossabile o applicazioni sullo smartphone per il problema del freezing. Pochissimi studi esistono sull'uso di robot. Per quanto riguarda il supporto a soggetti con demenza, in particolare per rallentarne l'avanzamento negli stadi iniziali di Mild Cognitive Impairment (MCI), l'analisi della letteratura ha evidenziato numerosi approcci technology based che sono stati investigati e che, nonostante i limiti di molti degli studi presi in considerazione. hanno rivelato risultati promettenti. L'utilizzo dei robot in questo ambito è documentato in numerose esperienze ma la letteratura sui risultati è scarsa. L'efficacia di una tecnologia assistenziale è legata anche alla sua accettazione da parte degli utilizzatori. Analizzando i modelli per valutare il grado di accettazione della tecnologia da parte degli utenti è emersa la necessità di rivedere i modelli principalmente in uso per tener conto di aspetti (come ad esempio l'interazione e la somiglianza all'uomo) che non erano presi in considerazione nei modelli originali. La complessità di un robot è maggiore di quella di altre macchine per via del suo più alto grado di libertà e della sua molteplicità e quantità di comportamenti pertanto maggiori sono anche i dilemmi etici legati al loro utilizzo soprattutto in contesto assistenziale. Il robot come dispositivo in grado di compiere automaticamente delle funzioni utilizza funzianalità di artifical intelligence. Le aree coinvolte sono quelle del machine learning, la rappresentazione della conoscenza, il reasoning, la pianificazione e il supporto decisionale. A ciò si aggiungono le tecnologie di Emotion recognition e Affettive computing che sulla base delle caratteristiche del linguaggio e di parametri fisiologici ricavano informazioni sullo stato psicofisiologico ed emotivo, per migliorare la qualità dell'interazione uomo-macchina. L'AmI sulla cui definizione esistono ancora punti di vista diversi viene concettualizzato come «un ambiente digitale che supporta in modo proattivo e percettivo, le persone nella loro vita quotidiana». In particolare è stato investigata la relazione tra Ami e robot assistivi intelligenti che percependo il proprio ambiente e le persone con l'ausilio di sensori e algoritmi intelligenti, possono comunicare con le persone in modo multimodale, navigare autonomamente e prendere decisioni in modo indipendente, fornendo servizi assistivi del tutto innovativi. Costruendo sulla base delle conoscenze disponibili in letteratura ed investigando i clinical pathways dei siti sperimentali, sono pertanto stati definiti 10 possibili servizi classificati per setting assistenziale (Ospedale, casa, social housing) e per livello di bisogno assistenziale degli utenti a cui sono rivolti.
D1.1 Definizione dei bisogni
2020
Abstract
Molto lavoro è stato fatto per l'analisi dei bisogni e la definizione dei requisiti e per cui è stata analizzata la letteratura sui bisogni dell'anziano e sulle soluzioni ICT based che vogliono dare una risposta Nell'ambito del supporto alla performance fisica le applicazioni tecnologiche più diffuse possono essere classificate in 2 macro gruppi: Tracking, che si concentrano sul monitoraggio di vari aspetti dell'attività degli utenti; Training/Coaching, che prevedono un programma di allenamento, in alcuni casi con l 'uso di strategie di competizione, confronto e di persuasione alla cooperazione basate sul feedback. L'atro aspetto fondamentale è quello della performance cognitiva con particolare attenzione alle malattie neurodegenerative. Nel caso della malattia di Parkinson esistono interessanti esperienze, sia pure con evidenze limite legate all'uso di sensori indossabile o applicazioni sullo smartphone per il problema del freezing. Pochissimi studi esistono sull'uso di robot. Per quanto riguarda il supporto a soggetti con demenza, in particolare per rallentarne l'avanzamento negli stadi iniziali di Mild Cognitive Impairment (MCI), l'analisi della letteratura ha evidenziato numerosi approcci technology based che sono stati investigati e che, nonostante i limiti di molti degli studi presi in considerazione. hanno rivelato risultati promettenti. L'utilizzo dei robot in questo ambito è documentato in numerose esperienze ma la letteratura sui risultati è scarsa. L'efficacia di una tecnologia assistenziale è legata anche alla sua accettazione da parte degli utilizzatori. Analizzando i modelli per valutare il grado di accettazione della tecnologia da parte degli utenti è emersa la necessità di rivedere i modelli principalmente in uso per tener conto di aspetti (come ad esempio l'interazione e la somiglianza all'uomo) che non erano presi in considerazione nei modelli originali. La complessità di un robot è maggiore di quella di altre macchine per via del suo più alto grado di libertà e della sua molteplicità e quantità di comportamenti pertanto maggiori sono anche i dilemmi etici legati al loro utilizzo soprattutto in contesto assistenziale. Il robot come dispositivo in grado di compiere automaticamente delle funzioni utilizza funzianalità di artifical intelligence. Le aree coinvolte sono quelle del machine learning, la rappresentazione della conoscenza, il reasoning, la pianificazione e il supporto decisionale. A ciò si aggiungono le tecnologie di Emotion recognition e Affettive computing che sulla base delle caratteristiche del linguaggio e di parametri fisiologici ricavano informazioni sullo stato psicofisiologico ed emotivo, per migliorare la qualità dell'interazione uomo-macchina. L'AmI sulla cui definizione esistono ancora punti di vista diversi viene concettualizzato come «un ambiente digitale che supporta in modo proattivo e percettivo, le persone nella loro vita quotidiana». In particolare è stato investigata la relazione tra Ami e robot assistivi intelligenti che percependo il proprio ambiente e le persone con l'ausilio di sensori e algoritmi intelligenti, possono comunicare con le persone in modo multimodale, navigare autonomamente e prendere decisioni in modo indipendente, fornendo servizi assistivi del tutto innovativi. Costruendo sulla base delle conoscenze disponibili in letteratura ed investigando i clinical pathways dei siti sperimentali, sono pertanto stati definiti 10 possibili servizi classificati per setting assistenziale (Ospedale, casa, social housing) e per livello di bisogno assistenziale degli utenti a cui sono rivolti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.