Questa sezione deve essere strutturata in modo da consentirne la pubblicazione da parte della Regione Toscana. Si prega di garantire che sia formattata in modo che possa essere stampata come un documento cartaceo a sé stante. Si prega di includere una descrizione sintetica degli obiettivi del progetto, una descrizione del lavoro svolto fin dall'inizio del progetto e una descrizione dei principali risultati ottenuti finora. Si prega di includere anche informazioni che illustrino il lavoro svolto in termini di promozione del progetto e diffusione dei risultati finora raggiunti. Attualmente la ricerca nel campo biologico e farmaceutico utilizza i test su animali come metodo standard, ma una larga parte dei risultati ottenuti sono difficilmente trasferibili sull'uomo; infatti i casi di fallimento di agenti attivi testati in questo modo e avviati alle successive fasi cliniche si aggirano intorno al 90%. Inoltre questi test sono costosi: al costo delle cavie va infatti aggiunto l'ammortamento dello stabulario, del necessario per mantenere la struttura funzionante, oltre che alle cure necessarie durante la crescita e maturazione della cavia fino a prepararla per il test. L'alternativa ai test animali è rappresentata dai modelli in-vitro, ovvero colture cellulari o espianti di tessuti fatti crescere in un ambiente artificiale e controllato, che consentono un primo screening semplice ed estensivo delle sostanze da testare. Sfortunatamente, i modelli in-vitro ad oggi comunemente accettati utilizzano tecnologie obsolete e consentono solo forti approssimazioni della realtà pato-fisiologica. Sono quindi ben lontani dalla complessità dei tessuti o organi in-vivo. La predittività dei dati ottenuti in questa fase è quindi scarsa. Pertanto è necessario raffinare i modelli in-vitro al fine di ridurre i costi ed incrementare la predittività dei dati ottenuti dalla prima fase di screening di un agente attivo. Per ottenere questo risultato, la tecnologia utilizzata per lo sviluppo dei modelli deve essere rivoluzionata. Il mercato offre una soluzione al problema, proponendo l'uso di bioreattori, sistemi ove è possibile simulare gli stimoli fisiologici tipici dell'ambiente biologico nativo. L'obiettivo di questo progetto è lo sviluppo di un modello in-vitro avanzato per incrementare l'efficacia dei test in-vitro di principi attivi nutraceutici per il trattamento della calcificazione vascolare da avviare poi alla fase clinica, riducendo così il tasso di fallimento. In particolare si attraverso il nuovo modello in-vitro si vuole testare l'efficacia di un nuovo integratore alimentare nutraceutico per il trattamento della calcificazione vascolare che colpisce più del 70% della popolazione over 70 e che è causa di complicazioni cardiovascolari. In particolare il progetto SOFIA si pone l'obiettivo di: (a) Sviluppare un modello in-vitro (bioreattore) in grado di simulare il circuito vascolare umano da utilizzare come piattaforma per il test di nuovi composti nutraceutici (b) Sviluppare nuove molecole nutraceutiche che si possano rilevare efficaci per il trattamento della calcificazione vascolare (c) Sviluppare un sistema imaging virtuale per verificare l'efficacia delle molecole

RELAZIONE TECNICA FINALE Progetto SOFIA

Vozzi Federico;
2022

Abstract

Questa sezione deve essere strutturata in modo da consentirne la pubblicazione da parte della Regione Toscana. Si prega di garantire che sia formattata in modo che possa essere stampata come un documento cartaceo a sé stante. Si prega di includere una descrizione sintetica degli obiettivi del progetto, una descrizione del lavoro svolto fin dall'inizio del progetto e una descrizione dei principali risultati ottenuti finora. Si prega di includere anche informazioni che illustrino il lavoro svolto in termini di promozione del progetto e diffusione dei risultati finora raggiunti. Attualmente la ricerca nel campo biologico e farmaceutico utilizza i test su animali come metodo standard, ma una larga parte dei risultati ottenuti sono difficilmente trasferibili sull'uomo; infatti i casi di fallimento di agenti attivi testati in questo modo e avviati alle successive fasi cliniche si aggirano intorno al 90%. Inoltre questi test sono costosi: al costo delle cavie va infatti aggiunto l'ammortamento dello stabulario, del necessario per mantenere la struttura funzionante, oltre che alle cure necessarie durante la crescita e maturazione della cavia fino a prepararla per il test. L'alternativa ai test animali è rappresentata dai modelli in-vitro, ovvero colture cellulari o espianti di tessuti fatti crescere in un ambiente artificiale e controllato, che consentono un primo screening semplice ed estensivo delle sostanze da testare. Sfortunatamente, i modelli in-vitro ad oggi comunemente accettati utilizzano tecnologie obsolete e consentono solo forti approssimazioni della realtà pato-fisiologica. Sono quindi ben lontani dalla complessità dei tessuti o organi in-vivo. La predittività dei dati ottenuti in questa fase è quindi scarsa. Pertanto è necessario raffinare i modelli in-vitro al fine di ridurre i costi ed incrementare la predittività dei dati ottenuti dalla prima fase di screening di un agente attivo. Per ottenere questo risultato, la tecnologia utilizzata per lo sviluppo dei modelli deve essere rivoluzionata. Il mercato offre una soluzione al problema, proponendo l'uso di bioreattori, sistemi ove è possibile simulare gli stimoli fisiologici tipici dell'ambiente biologico nativo. L'obiettivo di questo progetto è lo sviluppo di un modello in-vitro avanzato per incrementare l'efficacia dei test in-vitro di principi attivi nutraceutici per il trattamento della calcificazione vascolare da avviare poi alla fase clinica, riducendo così il tasso di fallimento. In particolare si attraverso il nuovo modello in-vitro si vuole testare l'efficacia di un nuovo integratore alimentare nutraceutico per il trattamento della calcificazione vascolare che colpisce più del 70% della popolazione over 70 e che è causa di complicazioni cardiovascolari. In particolare il progetto SOFIA si pone l'obiettivo di: (a) Sviluppare un modello in-vitro (bioreattore) in grado di simulare il circuito vascolare umano da utilizzare come piattaforma per il test di nuovi composti nutraceutici (b) Sviluppare nuove molecole nutraceutiche che si possano rilevare efficaci per il trattamento della calcificazione vascolare (c) Sviluppare un sistema imaging virtuale per verificare l'efficacia delle molecole
2022
Rapporto finale di progetto
Bioreattore
nutraceutico
realtà virtuale
HCASMC
HCAEC
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/459919
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact