Lo sviluppo e la diffusione delle tecnologie dell'informazione e comunicazione (Information and Communication Technologies - ICT) sta producendo cambiamenti profondi negli strumenti e nelle modalità di conservazione, fruizione e valorizzazione del patrimonio culturale e, dunque, nelle politiche e normative in materia, adottate ai vari livelli di governo (globale, europeo e nazionale) e nei diversi ambiti settoriali di regolamentazione (UNESCO, HRC, ICESCR, UE, CoE, WIPO, ...). Gli strumenti internazionali adottati in tutti questi contesti evidenziano il ruolo fondamentale della digitalizzazione e della messa in rete dei materiali culturali. La portata di tale fenomeno è stata efficacemente descritta dalla Special Rapporteur sui diritti culturali del Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite, la quale, nel suo Rapporto annuale del 2012, ha affermato che "le nuove tecnologie dell'informazione e comunicazione non solo hanno un'influenza sulla cultura ma stanno diventando parte integrante della cultura come pratica quotidiana" (A/HRC/20/26). L'accessibilità in rete permette ai cittadini di fruire dei materiali culturali a fini di svago, studio e lavoro, e consente alle istituzioni culturali di continuare a svolgere la loro missione, ossia l'accesso e la conservazione del patrimonio culturale, in un ambiente digitale. I materiali digitalizzati, inoltre, possono essere riutilizzati a fini commerciali, per usi quali lo sviluppo di contenuti educativi e istruttivi, documentari, applicazioni turistiche, giochi, etc.; infine, essi possono favorire il rafforzamento della dimensione sociale del patrimonio culturale e l'attuazione di un modello di governance partecipata. Le intense dinamiche evolutive che interessano il settore delle ICT e quello culturale, tuttavia, pongono nuove sfide che mettono alla prova la capacità dei sistemi di regolamentazione esistenti di garantire la tutela di tutti gli interessi in gioco. L'uso di strumenti e processi di gestione innovativi solleva complesse questioni giuridiche che attengono a diversi profili. Il volume approfondisce alcune di queste questioni, legate al godimento dei diritti culturali, alla tutela dei diritti d'autore e al riutilizzo dell'informazione del settore pubblico (open data), analizzando le soluzioni innovative in corso di elaborazione e attuazione in diversi fora internazionali, nell'ottica di verificare se e in che misure esse siano finalizzate e siano idonee a realizzare un equo bilanciamento tra accessibilità e fruibilità (e godimento dei diritti culturali), da un lato, e tutela dei diritti d'autore eventualmente esistenti sui materiali, dall'altro.

DIGITALIZZAZIONE E ACCESSIBILITÀ IN RETE DEI MATERIALI CULTURALI: OPPORTUNITÀ E SFIDE. PERCORSI EVOLUTIVI IN ATTO NELL'ORDINAMENTO GIURIDICO INTERNAZIONALE

Valentina ROSSI
2022

Abstract

Lo sviluppo e la diffusione delle tecnologie dell'informazione e comunicazione (Information and Communication Technologies - ICT) sta producendo cambiamenti profondi negli strumenti e nelle modalità di conservazione, fruizione e valorizzazione del patrimonio culturale e, dunque, nelle politiche e normative in materia, adottate ai vari livelli di governo (globale, europeo e nazionale) e nei diversi ambiti settoriali di regolamentazione (UNESCO, HRC, ICESCR, UE, CoE, WIPO, ...). Gli strumenti internazionali adottati in tutti questi contesti evidenziano il ruolo fondamentale della digitalizzazione e della messa in rete dei materiali culturali. La portata di tale fenomeno è stata efficacemente descritta dalla Special Rapporteur sui diritti culturali del Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite, la quale, nel suo Rapporto annuale del 2012, ha affermato che "le nuove tecnologie dell'informazione e comunicazione non solo hanno un'influenza sulla cultura ma stanno diventando parte integrante della cultura come pratica quotidiana" (A/HRC/20/26). L'accessibilità in rete permette ai cittadini di fruire dei materiali culturali a fini di svago, studio e lavoro, e consente alle istituzioni culturali di continuare a svolgere la loro missione, ossia l'accesso e la conservazione del patrimonio culturale, in un ambiente digitale. I materiali digitalizzati, inoltre, possono essere riutilizzati a fini commerciali, per usi quali lo sviluppo di contenuti educativi e istruttivi, documentari, applicazioni turistiche, giochi, etc.; infine, essi possono favorire il rafforzamento della dimensione sociale del patrimonio culturale e l'attuazione di un modello di governance partecipata. Le intense dinamiche evolutive che interessano il settore delle ICT e quello culturale, tuttavia, pongono nuove sfide che mettono alla prova la capacità dei sistemi di regolamentazione esistenti di garantire la tutela di tutti gli interessi in gioco. L'uso di strumenti e processi di gestione innovativi solleva complesse questioni giuridiche che attengono a diversi profili. Il volume approfondisce alcune di queste questioni, legate al godimento dei diritti culturali, alla tutela dei diritti d'autore e al riutilizzo dell'informazione del settore pubblico (open data), analizzando le soluzioni innovative in corso di elaborazione e attuazione in diversi fora internazionali, nell'ottica di verificare se e in che misure esse siano finalizzate e siano idonee a realizzare un equo bilanciamento tra accessibilità e fruibilità (e godimento dei diritti culturali), da un lato, e tutela dei diritti d'autore eventualmente esistenti sui materiali, dall'altro.
2022
Istituto di Ricerca su Innovazione e Servizi per lo Sviluppo - IRISS
978-88-8080-529-8
Diritti culturali
Diritti d'autore
Tecnologie dell'Informazione e Comunicazione
Unione Europea
WIPO
open data
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