L'incremento delle conoscenze scientifiche e tecnologiche ha considerevolmente influenzato il rapporto tra uomo e natura; infatti, esso, ha permesso di ottimizzare il depauperamento delle zone agricole e, conseguentemente, di soddisfare maggiormente i fabbisogni alimentari degli animali ad interesse zootecnico. L'attività agricola ha fortemente condizionato il paesaggio, consolidando piccoli pezzi di terreno, regolamentando i corsi d'acqua, pulendo i terreni non coltivati, installando sistemi di drenaggio, cose che hanno contribuito alla diminuzione delle varietà di nicchie ecologiche. L'attività zootecnica, altresì, ha influenzato in maniera significativa gli equilibri ambientali, sia a livello locale che globale, che comprendono, principalmente, la qualità di aria, clima, acqua, suolo e paesaggio, nonché la biodiversità. Fin dagli anni '50, alcune produzioni animali, si sono orientate verso sistemi di allevamento senza terra. La selezione genetica ha portato all'introduzione di razze altamente specializzate ai diversi scopi produttivi; l'alta efficienza produttiva è stata ottenuta allevando gli animali in un ambiente completamente controllato: gestione nella somministrazione del cibo, razione più bilanciata grazie alle sempre più approfondite conoscenze del valore nutrizionale degli alimenti, associati ad un allevamento di tipo intensivo. Altri interventi hanno riguardato l'inseminazione artificiale, le terapie preventive di routine, l'uso di probiotici e antibiotici. Oggi questo tipo di allevamento è stato messo sotto accusa, in vari trattati nazionali ed internazionali, quali ad esempio il protocollo di Kyoto sulla salvaguardia ambientale, dove spesso si cita il concetto di "sostenibilità ambientale" come fondamento del futuro sistema agro-zootecnico, nuovi metodi di produzione ed allevamento cd alternativi, che passano sotto il nome di "buona pratica agricola" o "biologici", risultano più rispettosi degli equilibri naturali e dell'ambiente con i quali ci si prefigge di ottenere alimenti più salubri, e stanno acquisendo un'importanza sempre maggiore. A tale scopo obiettivi primari stanno diventando: 1.Conservare la fertilità della terra; 2.Aumentare la qualità degli alimenti prodotti; 3.Ridurre i trattamenti farmacologici di routine puntando su trattamenti omeopatici e/o fitoterapici che rispettino maggiormente l'animale e, conseguentemente, l'uomo e l'ambiente.

The trial was conducted on thirty buffalo cows subdivided in two farms. In the immediate pre-calving, 2.5 ml of Echinacea purpurea was orally administered to the group (B) and, postpartum, Nux vomica, Chelidonium and Lycopodium were administered at 7-day intervals. Before the calving, in conventional farm twenty buffalo cows (group C) were vaccinated. The administration of phytotherapeutic improved the quantity of milk produced (P<0.05) in farm B, while the protein content was higher in farm C than in farm B (P<0.05). The characteristics of the milk, taken into consideration, highlight some differences between the two farms, both in terms of quality and quantity, in particular the fat content is higher in company B (8.16%) than in farm C (8.02%). However, these differences do not reach statistical significance. The treated buffaloes have lower cholesterol levels, and a lower value of total proteins, albumins, and globulins in the animals of farm B compared to farm C is also evident. This trend appears evident even if we observe the values relating to glucose, cholesterol, urea, NEFA, ?OH-butyrate and triglycerides. These differences reach statistical significance (P<0.05 and P<0.01). In the experimental conditions adopted, the administration of phytotherapeutic with an immunostimulant and detoxifying action in the pre and postpartum period, resulted in a greater production of milk, while maintaining the nutritional characteristics of the milk itself and the cheese-making yield unaltered. It also appears evident that animals treated with phytotherapeutic showed better liver functional efficiency in the pre and postpartum period. We therefore conclude that the use of phytotherapeutic treatment is an opportunity to improve the welfare of animals and their production characteristics

Valutazione dell'effetto di trattamenti fitoterapici nella prima fase di lattazione nella Bufala Mediterranea Italiana / Eleonora Pelosi, Maria; Tudisco, Raffaella; Infascelli, Federico; Sarubbi, Fiorella. - (27/02/2023).

Valutazione dell'effetto di trattamenti fitoterapici nella prima fase di lattazione nella Bufala Mediterranea Italiana

Fiorella Sarubbi
27/02/2023

Abstract

The trial was conducted on thirty buffalo cows subdivided in two farms. In the immediate pre-calving, 2.5 ml of Echinacea purpurea was orally administered to the group (B) and, postpartum, Nux vomica, Chelidonium and Lycopodium were administered at 7-day intervals. Before the calving, in conventional farm twenty buffalo cows (group C) were vaccinated. The administration of phytotherapeutic improved the quantity of milk produced (P<0.05) in farm B, while the protein content was higher in farm C than in farm B (P<0.05). The characteristics of the milk, taken into consideration, highlight some differences between the two farms, both in terms of quality and quantity, in particular the fat content is higher in company B (8.16%) than in farm C (8.02%). However, these differences do not reach statistical significance. The treated buffaloes have lower cholesterol levels, and a lower value of total proteins, albumins, and globulins in the animals of farm B compared to farm C is also evident. This trend appears evident even if we observe the values relating to glucose, cholesterol, urea, NEFA, ?OH-butyrate and triglycerides. These differences reach statistical significance (P<0.05 and P<0.01). In the experimental conditions adopted, the administration of phytotherapeutic with an immunostimulant and detoxifying action in the pre and postpartum period, resulted in a greater production of milk, while maintaining the nutritional characteristics of the milk itself and the cheese-making yield unaltered. It also appears evident that animals treated with phytotherapeutic showed better liver functional efficiency in the pre and postpartum period. We therefore conclude that the use of phytotherapeutic treatment is an opportunity to improve the welfare of animals and their production characteristics
27
Istituto per il Sistema Produzione Animale in Ambiente Mediterraneo - ISPAAM
Master
L'incremento delle conoscenze scientifiche e tecnologiche ha considerevolmente influenzato il rapporto tra uomo e natura; infatti, esso, ha permesso di ottimizzare il depauperamento delle zone agricole e, conseguentemente, di soddisfare maggiormente i fabbisogni alimentari degli animali ad interesse zootecnico. L'attività agricola ha fortemente condizionato il paesaggio, consolidando piccoli pezzi di terreno, regolamentando i corsi d'acqua, pulendo i terreni non coltivati, installando sistemi di drenaggio, cose che hanno contribuito alla diminuzione delle varietà di nicchie ecologiche. L'attività zootecnica, altresì, ha influenzato in maniera significativa gli equilibri ambientali, sia a livello locale che globale, che comprendono, principalmente, la qualità di aria, clima, acqua, suolo e paesaggio, nonché la biodiversità. Fin dagli anni '50, alcune produzioni animali, si sono orientate verso sistemi di allevamento senza terra. La selezione genetica ha portato all'introduzione di razze altamente specializzate ai diversi scopi produttivi; l'alta efficienza produttiva è stata ottenuta allevando gli animali in un ambiente completamente controllato: gestione nella somministrazione del cibo, razione più bilanciata grazie alle sempre più approfondite conoscenze del valore nutrizionale degli alimenti, associati ad un allevamento di tipo intensivo. Altri interventi hanno riguardato l'inseminazione artificiale, le terapie preventive di routine, l'uso di probiotici e antibiotici. Oggi questo tipo di allevamento è stato messo sotto accusa, in vari trattati nazionali ed internazionali, quali ad esempio il protocollo di Kyoto sulla salvaguardia ambientale, dove spesso si cita il concetto di "sostenibilità ambientale" come fondamento del futuro sistema agro-zootecnico, nuovi metodi di produzione ed allevamento cd alternativi, che passano sotto il nome di "buona pratica agricola" o "biologici", risultano più rispettosi degli equilibri naturali e dell'ambiente con i quali ci si prefigge di ottenere alimenti più salubri, e stanno acquisendo un'importanza sempre maggiore. A tale scopo obiettivi primari stanno diventando: 1.Conservare la fertilità della terra; 2.Aumentare la qualità degli alimenti prodotti; 3.Ridurre i trattamenti farmacologici di routine puntando su trattamenti omeopatici e/o fitoterapici che rispettino maggiormente l'animale e, conseguentemente, l'uomo e l'ambiente.
Fitoterapia
Bufalo
integrazione alimentare
One Health
R. Tudisco; F. Infascelli; F. Sarubbi
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/461597
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