L'acufene o "tinnitus" è definito come una sensazione uditiva avvertita in assenza di stimoli sonori esterni. Può interessare un solo orecchio, entrambi o, più genericamente, può essere localizzato al centro della testa. Il suono percepito viene comunemente descritto come un fastidioso fischio, un fruscio o un ronzio che interferisce con la quiete dei soggetti che ne soffrono. Benché l'acufene non sia classificato come una vera e propria malattia, la sua incidenza sulla popolazione e le conseguenze che comporta lo rendono un sintomo estremamente rilevante. Si stima che colpisca il 10-15% della popolazione mondiale e che sia in grado di alterare lo stato psicofisico del paziente al punto da determinare disturbi sociali, mentali e fisici. A causa del difficile inquadramento eziologico dell'acufene e della sua caratteristica individualità, nessuna tra le terapie disponibili può essere considerata universale o garantire un esito positivo. È stato però dimostrato da molti studi, che intraprendendo percorsi terapeutici si può raggiungere un miglioramento della qualità generale della vita. Nel presente elaborato, dopo un'introduzione generale sulle problematiche dell'acufene, sono analizzate le terapie disponibili, con particolare interesse sull'approccio protesico. Nella parte finale ho condotto uno studio in cui ho voluto valutare il beneficio dei generatori di suono combinati alle protesi acustiche nei pazienti affetti da ipoacusia associata ad acufene. In particolare sono analizzati i risultati ottenuti dopo un periodo di adattamento con questi dispositivi, identificando i limiti e i possibili fattori prognostici favorevoli al successo di tale trattamento. Dopo aver selezionato il campione in esame secondo specifici criteri di inclusione è stato somministrato ad ogni soggetto un questionario di autovalutazione pre e post applicazione protesica. Attraverso i risultati ottenuti da esso, è stato possibile analizzare come le protesi acustiche combinate forniscano un beneficio più o meno significativo in tutti i pazienti che hanno seguito il trattamento fino al termine dello studio. Sono stati altresì analizzati altri aspetti quali le modalità e le difficoltà per il raggiungimento del fitting ottimale, le cause di insuccesso e quanto può emergere da tali questionari.

ACUFENI E GENERATORI DI SUONO NEGLI SCENARI APPLICATIVI / Wilma del Rosso candidataMarco Paterni relatore. - (12/04/2022).

ACUFENI E GENERATORI DI SUONO NEGLI SCENARI APPLICATIVI

2022

Abstract

L'acufene o "tinnitus" è definito come una sensazione uditiva avvertita in assenza di stimoli sonori esterni. Può interessare un solo orecchio, entrambi o, più genericamente, può essere localizzato al centro della testa. Il suono percepito viene comunemente descritto come un fastidioso fischio, un fruscio o un ronzio che interferisce con la quiete dei soggetti che ne soffrono. Benché l'acufene non sia classificato come una vera e propria malattia, la sua incidenza sulla popolazione e le conseguenze che comporta lo rendono un sintomo estremamente rilevante. Si stima che colpisca il 10-15% della popolazione mondiale e che sia in grado di alterare lo stato psicofisico del paziente al punto da determinare disturbi sociali, mentali e fisici. A causa del difficile inquadramento eziologico dell'acufene e della sua caratteristica individualità, nessuna tra le terapie disponibili può essere considerata universale o garantire un esito positivo. È stato però dimostrato da molti studi, che intraprendendo percorsi terapeutici si può raggiungere un miglioramento della qualità generale della vita. Nel presente elaborato, dopo un'introduzione generale sulle problematiche dell'acufene, sono analizzate le terapie disponibili, con particolare interesse sull'approccio protesico. Nella parte finale ho condotto uno studio in cui ho voluto valutare il beneficio dei generatori di suono combinati alle protesi acustiche nei pazienti affetti da ipoacusia associata ad acufene. In particolare sono analizzati i risultati ottenuti dopo un periodo di adattamento con questi dispositivi, identificando i limiti e i possibili fattori prognostici favorevoli al successo di tale trattamento. Dopo aver selezionato il campione in esame secondo specifici criteri di inclusione è stato somministrato ad ogni soggetto un questionario di autovalutazione pre e post applicazione protesica. Attraverso i risultati ottenuti da esso, è stato possibile analizzare come le protesi acustiche combinate forniscano un beneficio più o meno significativo in tutti i pazienti che hanno seguito il trattamento fino al termine dello studio. Sono stati altresì analizzati altri aspetti quali le modalità e le difficoltà per il raggiungimento del fitting ottimale, le cause di insuccesso e quanto può emergere da tali questionari.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/461630
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