Il primo apparecchio acustico digitale commerciale fu creato nel 1987 dalla Nicolet Corporation. Esso conteneva un processore che si indossava, che aveva una connessione cablata con un trasduttore auricolare. Nonostante il fallimento dell'azienda, essa però ebbe il merito di avviare una competizione tra aziende per creare apparecchi acustici digitalizzati sempre più efficaci. Gli apparecchi acustici di ultima generazione oggi in commercio utilizzano una tecnologia digitale per rispondere meglio a tutti le esigenze richieste dall'ipoacusia. Gli apparecchi acustici, in quanto dispositivi elettronici, usufruiscono della tecnologia Bluetooth per offrire molti vantaggi sia al paziente ipoacusico che al professionista sanitario. Il Bluetooth esiste da molti anni e viene utilizzato per numerosi dispositivi elettronici, quali altoparlanti, computer, telefoni e cuffie. Inoltre ha un consumo energetico davvero moderato e consente di comunicare con altri dispositivi in modalità wireless, senza scaricare troppo la batteria. Gli apparecchi acustici grazie a questa tecnologia hanno la possibilità di entrare in connessione con altri dispositivi di supporto quali tv, cellulari per le chiamate e computer per regolarne le impostazioni o semplicemente per ascoltare la musica. Inoltre sfruttano il collegamento Bluetooth per l'intercomunicazione e i continui aggiornamenti tra apparecchio acustico di destra e apparecchio acustico di sinistra. Il Bluetooth garantisce sicuramente una comodità da un punto di vista pratico per l'ascolto di musica o la voce di un parente al cellulare, oppure il paziente può ascoltare la televisione direttamente dagli apparecchi acustici. Insomma, la comunicazione wireless in questo ambito sembra essersi rivelata un vero e proprio accessorio indispensabile in grado di fornire il maggior comfort al paziente portatore. In questo modo il suono che si ascolterà sarà meno soggetto a subire distorsioni: sarà più facile sentire e il suono diventerà più personalizzato(14). Questa novità viene valutata in maniera molto positiva da audioprotesisti e pazienti per i fattori precedentemente elencati però come tutte le connessioni wireless possono incombere i rischi informatici. In questo elaborato sono analizzati tali rischi che non devono assolutamente intimorire né l'audioprotesista né il portatore in quanto non sono stati ancora registrati casi noti di hackeraggio con conseguenze dannose sul portatore. L'elaborato vuole fornire quindi una visione attenta alla possibilità, presente seppur molto rara, che la connettività possa essere sfruttata da malintenzionati o hacker per ascoltare o semplicemente disturbare l'ascolto e la conversazione del portatore di apparecchio acustico. Il primo capitolo fornisce un'introduzione globale della storia, degli elementi e delle caratteristiche dell'apparecchio acustico moderno, analizzandone le diverse tipologie e i principali componenti interni, fino a giungere al modello interconnesso che caratterizza i sistemi moderni. Il secondo capitolo si concentra sull'illustrazione dei sistemi di connessione maggiormente utilizzati in ambito audioprotesico: radiofrequenza, infrarossi e Bluetooth. Il terzo capitolo presenta un mondo in continua evoluzione di cui fa parte anche l'apparecchio acustico, cioè Internet of Things (IoT) o l'Internet delle cose, quindi dispositivi con capacità elaborativa dotati di connessione ad internet. Il quarto capitolo affronta la sicurezza informatica in generale, spiegandone a grandi linee il significato, la tipologia di rischio ed alcune figure quali l'hacker, che di fatto è l'artefice della violazione della sicurezza stessa. L'ultimo capitolo, attraverso un questionario, analizza le conoscenze ed il punto di vista degli audioprotesisti sulla sicurezza informatica dell'apparecchio acustico. Interessante è la fotografia globale che ne deriva, anche se ad oggi non vi sono al momento rischi informatici dell'apparecchio acustico degni di particolare preoccupazione.

Apparecchio acustico e Internet of Things: nuovi scenari di vulnerabilità / Carmelo Gammacurta candidatoMarco Paterni relatore,. - (24/11/2020).

Apparecchio acustico e Internet of Things: nuovi scenari di vulnerabilità

24/11/2020

Abstract

Il primo apparecchio acustico digitale commerciale fu creato nel 1987 dalla Nicolet Corporation. Esso conteneva un processore che si indossava, che aveva una connessione cablata con un trasduttore auricolare. Nonostante il fallimento dell'azienda, essa però ebbe il merito di avviare una competizione tra aziende per creare apparecchi acustici digitalizzati sempre più efficaci. Gli apparecchi acustici di ultima generazione oggi in commercio utilizzano una tecnologia digitale per rispondere meglio a tutti le esigenze richieste dall'ipoacusia. Gli apparecchi acustici, in quanto dispositivi elettronici, usufruiscono della tecnologia Bluetooth per offrire molti vantaggi sia al paziente ipoacusico che al professionista sanitario. Il Bluetooth esiste da molti anni e viene utilizzato per numerosi dispositivi elettronici, quali altoparlanti, computer, telefoni e cuffie. Inoltre ha un consumo energetico davvero moderato e consente di comunicare con altri dispositivi in modalità wireless, senza scaricare troppo la batteria. Gli apparecchi acustici grazie a questa tecnologia hanno la possibilità di entrare in connessione con altri dispositivi di supporto quali tv, cellulari per le chiamate e computer per regolarne le impostazioni o semplicemente per ascoltare la musica. Inoltre sfruttano il collegamento Bluetooth per l'intercomunicazione e i continui aggiornamenti tra apparecchio acustico di destra e apparecchio acustico di sinistra. Il Bluetooth garantisce sicuramente una comodità da un punto di vista pratico per l'ascolto di musica o la voce di un parente al cellulare, oppure il paziente può ascoltare la televisione direttamente dagli apparecchi acustici. Insomma, la comunicazione wireless in questo ambito sembra essersi rivelata un vero e proprio accessorio indispensabile in grado di fornire il maggior comfort al paziente portatore. In questo modo il suono che si ascolterà sarà meno soggetto a subire distorsioni: sarà più facile sentire e il suono diventerà più personalizzato(14). Questa novità viene valutata in maniera molto positiva da audioprotesisti e pazienti per i fattori precedentemente elencati però come tutte le connessioni wireless possono incombere i rischi informatici. In questo elaborato sono analizzati tali rischi che non devono assolutamente intimorire né l'audioprotesista né il portatore in quanto non sono stati ancora registrati casi noti di hackeraggio con conseguenze dannose sul portatore. L'elaborato vuole fornire quindi una visione attenta alla possibilità, presente seppur molto rara, che la connettività possa essere sfruttata da malintenzionati o hacker per ascoltare o semplicemente disturbare l'ascolto e la conversazione del portatore di apparecchio acustico. Il primo capitolo fornisce un'introduzione globale della storia, degli elementi e delle caratteristiche dell'apparecchio acustico moderno, analizzandone le diverse tipologie e i principali componenti interni, fino a giungere al modello interconnesso che caratterizza i sistemi moderni. Il secondo capitolo si concentra sull'illustrazione dei sistemi di connessione maggiormente utilizzati in ambito audioprotesico: radiofrequenza, infrarossi e Bluetooth. Il terzo capitolo presenta un mondo in continua evoluzione di cui fa parte anche l'apparecchio acustico, cioè Internet of Things (IoT) o l'Internet delle cose, quindi dispositivi con capacità elaborativa dotati di connessione ad internet. Il quarto capitolo affronta la sicurezza informatica in generale, spiegandone a grandi linee il significato, la tipologia di rischio ed alcune figure quali l'hacker, che di fatto è l'artefice della violazione della sicurezza stessa. L'ultimo capitolo, attraverso un questionario, analizza le conoscenze ed il punto di vista degli audioprotesisti sulla sicurezza informatica dell'apparecchio acustico. Interessante è la fotografia globale che ne deriva, anche se ad oggi non vi sono al momento rischi informatici dell'apparecchio acustico degni di particolare preoccupazione.
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Internet of Things
sicurezza
vulnerabilità
apparecchio acustico
audioprotesi
audiologia
hacker
Marco Paterni
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/461644
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