Nell'ambito delle attività di ricerca del progetto "TESIRA", in cui partecipano il Dipartimento di Scienze della Terra dell'Ambiente e delle Risorse (DISTAR) dell'Università degli Studi di Napoli "Federico II" (Responsabile scientifico: Prof. Pier Paolo Bruno), l'Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale del Consiglio Nazionale delle Ricerche CNR - ISPC e l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia sede di Roma (INGV), il gruppo di geofisica di Napoli dell'ISPC, coordinato dal dott. Vincenzo Di Fiore, ha condotto nell'area test del comune di San Gregorio Magno (SA) un'indagine di tomografia geoelettrica 3D, per l'individuazione e la ricostruzione tridimensionale delle strutture presenti nel sottosuolo connesse con la faglia di SGM. In particolare, nell'area è presente una faglia attiva (Irpinia, 1980) con una lunghezza di circa 4 km e con uno spessore dello strato sismogenetico di 8-10 km (INGV, 1999). Ricordiamo che il terremoto dell'Irpinia del 1980 aveva magnitudo Ricther di 6.9 e provocò 3000 vittime.
Tomografia Geoelettrica 3D ad alta risoluzione nell'area di San Gregorio Magno (SA)
Tarallo D;Cavuoto G;Contiero M;Iavarone M;Pelosi N;Punzo M;Di Fiore V
2023
Abstract
Nell'ambito delle attività di ricerca del progetto "TESIRA", in cui partecipano il Dipartimento di Scienze della Terra dell'Ambiente e delle Risorse (DISTAR) dell'Università degli Studi di Napoli "Federico II" (Responsabile scientifico: Prof. Pier Paolo Bruno), l'Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale del Consiglio Nazionale delle Ricerche CNR - ISPC e l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia sede di Roma (INGV), il gruppo di geofisica di Napoli dell'ISPC, coordinato dal dott. Vincenzo Di Fiore, ha condotto nell'area test del comune di San Gregorio Magno (SA) un'indagine di tomografia geoelettrica 3D, per l'individuazione e la ricostruzione tridimensionale delle strutture presenti nel sottosuolo connesse con la faglia di SGM. In particolare, nell'area è presente una faglia attiva (Irpinia, 1980) con una lunghezza di circa 4 km e con uno spessore dello strato sismogenetico di 8-10 km (INGV, 1999). Ricordiamo che il terremoto dell'Irpinia del 1980 aveva magnitudo Ricther di 6.9 e provocò 3000 vittime.File | Dimensione | Formato | |
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