Il seguente documento ha come finalità quella di delineare l'ambito di applicazione della Direttiva 93/13/CEE avente ad oggetto le clausole abusive nei contratti stipulati tra imprese ed i consumatori. La Direttiva comunitaria in esame si colloca in un contesto nazionale che già prevedeva norme prescrittive, solamente a livello formale, in materia contrattuali che introducono un favor per il contraente debole. La tutela predisposta però era apparsa insufficiente poiché non in grado di proteggere in modo sostanziale il contraente debole, bastava infatti una doppia firma per far approvare all'aderente qualsiasi cosa, si creavano sostanzialmente delle diseguaglianze che derivavano da asimmetrie dovute alla predisposizione unilaterale di clausole a vantaggio del contraente forte. La Direttiva comunitaria 93/13 è di fondamentale importanza proprio perché ha cercato di concretizzare effettivamente una protezione al contraente debole aderente ad un contratto da altri predisposto, soprattutto laddove l'aderente sia qualificato come consumatore. Importante sottolineare anche quella che è stata l'evoluzione della Giurisprudenza della Corte Europea in merito alla materia in oggetto ed infine il seguente percorso di costituzionalizzazione del diritto privato di diritto europeo, con particolare attenzione al diritto dei contratti, salvaguardando quelli che sono i principi fondamenti declinati dalla nostra Costituzione. Segue una valutazione sulla eventuale configurazione del CNR come contraente debole

La Direttiva 93/13/CEE nell'evoluzione della giurisprudenza ed i risvolti pratici/applicativi

I Sannicandro;
2022

Abstract

Il seguente documento ha come finalità quella di delineare l'ambito di applicazione della Direttiva 93/13/CEE avente ad oggetto le clausole abusive nei contratti stipulati tra imprese ed i consumatori. La Direttiva comunitaria in esame si colloca in un contesto nazionale che già prevedeva norme prescrittive, solamente a livello formale, in materia contrattuali che introducono un favor per il contraente debole. La tutela predisposta però era apparsa insufficiente poiché non in grado di proteggere in modo sostanziale il contraente debole, bastava infatti una doppia firma per far approvare all'aderente qualsiasi cosa, si creavano sostanzialmente delle diseguaglianze che derivavano da asimmetrie dovute alla predisposizione unilaterale di clausole a vantaggio del contraente forte. La Direttiva comunitaria 93/13 è di fondamentale importanza proprio perché ha cercato di concretizzare effettivamente una protezione al contraente debole aderente ad un contratto da altri predisposto, soprattutto laddove l'aderente sia qualificato come consumatore. Importante sottolineare anche quella che è stata l'evoluzione della Giurisprudenza della Corte Europea in merito alla materia in oggetto ed infine il seguente percorso di costituzionalizzazione del diritto privato di diritto europeo, con particolare attenzione al diritto dei contratti, salvaguardando quelli che sono i principi fondamenti declinati dalla nostra Costituzione. Segue una valutazione sulla eventuale configurazione del CNR come contraente debole
2022
Istituto di informatica e telematica - IIT
diritto del consumatore
squilibrio contrattuale
clausole vessatorie
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/462785
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