Le indagini sono state effettuate tramite l'impiego di apparecchiature in dotazione al Laboratorio di Geofisica Applicata ai Beni Archeologici e Monumentali dell'IBAM-CNR e condotte con metodologie non distruttive. La natura e le condizioni del terreno, la presenza di un agrumeto esteso a gran parte dell'area oggetto d'indagine, insieme alla peculiare finalità delle indagini rivolte alla determinazione, individuazione e geolocalizzazione, non solo di eventuali strutture sepolte, ma anche della presenza e dell'andamento di tunnel e condotti sotterranei realizzati in anni recenti durante attività di scavo clandestino, hanno richiesto: o l'elaborazione di metodologie d'indagine specifiche, basate sulla selezione e utilizzo integrato di strumentazioni georadar e geoelettriche; o la messa appunto di algoritmi di analisi capaci di contenere le distorsioni e gli elementi di disturbo derivati dalla presenza delle buche, dell'apparato radicale delle piante presenti in situ e di molti elementi metallici (quali tubazioni e/o tratti di tubazioni) posti in superficie; Una specifica strategia per la restituzione e l'esportazione dei risultati raggiunti, che tenesse conto delle specifiche finalità dell'indagine effettuata; o L'integrazione, in ambiente GIS, dei risultati con i dati derivati da una campagna di rilievo topografico dell'area oggetto d'indagine;

Indagini non invasive condotte in via Civita Giuliana, Pompei (F.2, part.lla 73 e aree limitrofe) 01-02 Agosto 2017

De Giorgi L;Leucci G
2017

Abstract

Le indagini sono state effettuate tramite l'impiego di apparecchiature in dotazione al Laboratorio di Geofisica Applicata ai Beni Archeologici e Monumentali dell'IBAM-CNR e condotte con metodologie non distruttive. La natura e le condizioni del terreno, la presenza di un agrumeto esteso a gran parte dell'area oggetto d'indagine, insieme alla peculiare finalità delle indagini rivolte alla determinazione, individuazione e geolocalizzazione, non solo di eventuali strutture sepolte, ma anche della presenza e dell'andamento di tunnel e condotti sotterranei realizzati in anni recenti durante attività di scavo clandestino, hanno richiesto: o l'elaborazione di metodologie d'indagine specifiche, basate sulla selezione e utilizzo integrato di strumentazioni georadar e geoelettriche; o la messa appunto di algoritmi di analisi capaci di contenere le distorsioni e gli elementi di disturbo derivati dalla presenza delle buche, dell'apparato radicale delle piante presenti in situ e di molti elementi metallici (quali tubazioni e/o tratti di tubazioni) posti in superficie; Una specifica strategia per la restituzione e l'esportazione dei risultati raggiunti, che tenesse conto delle specifiche finalità dell'indagine effettuata; o L'integrazione, in ambiente GIS, dei risultati con i dati derivati da una campagna di rilievo topografico dell'area oggetto d'indagine;
2017
Pompei
Geofisica
Scavi clandestini
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/462862
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