Si intende studiare un modello agronomico a basso impatto ambientale su Barbera e Arneis che utilizzi elicitori di resistenza/tolleranza ai fitoplasmi e la guarigione naturale (recovery) dagli stessi patogeni. Gli elicitori biotici rizosferici, hanno un ruolo nell’induzione di tolleranza alle fitoplasmosi e riducono le necessità di nutrienti apportati con le concimazioni. Lo sfruttamento del “recovery” eviterebbe il ricorso all’estirpo/reimpianto, dispendioso economicamente ed energeticamente. Quali elicitori biotici di resistenza si utilizzeranno funghi micorrizici arbuscolari e batteri rizosferici, opportunamente selezionati. Tra gli induttori di resistenza verrà utilizzato il benzotiodiazolo che ha prodotto risultati interessanti su Chardonnay, induce resistenza ad altri i patogeni della vite ed è registrato su vite. Tutte le più importanti cv sono suscettibili ai giallumi fitoplasmatici. In seguito ai freddi invernali ed alle potature di produzione, le viti infette possono manifestare una spontanea remissione dei sintomi e restare asintomatiche fino ad un’eventuale re-infezione. La produttività delle piante risanate è molto migliore di quella delle piante malate.

Elicitori di resistenza/tolleranza a fitoplasmi per un modello agronomico a basso impatto ambientale per il miglioramento della qualità e della sicurezza ambientale delle principali cultivar da vino piemontesi

2010

Abstract

Si intende studiare un modello agronomico a basso impatto ambientale su Barbera e Arneis che utilizzi elicitori di resistenza/tolleranza ai fitoplasmi e la guarigione naturale (recovery) dagli stessi patogeni. Gli elicitori biotici rizosferici, hanno un ruolo nell’induzione di tolleranza alle fitoplasmosi e riducono le necessità di nutrienti apportati con le concimazioni. Lo sfruttamento del “recovery” eviterebbe il ricorso all’estirpo/reimpianto, dispendioso economicamente ed energeticamente. Quali elicitori biotici di resistenza si utilizzeranno funghi micorrizici arbuscolari e batteri rizosferici, opportunamente selezionati. Tra gli induttori di resistenza verrà utilizzato il benzotiodiazolo che ha prodotto risultati interessanti su Chardonnay, induce resistenza ad altri i patogeni della vite ed è registrato su vite. Tutte le più importanti cv sono suscettibili ai giallumi fitoplasmatici. In seguito ai freddi invernali ed alle potature di produzione, le viti infette possono manifestare una spontanea remissione dei sintomi e restare asintomatiche fino ad un’eventuale re-infezione. La produttività delle piante risanate è molto migliore di quella delle piante malate.
2010
VIROLOGIA VEGETALE
Flavescenza dorata
elicitori
elicitori abiotici
vite
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/464718
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