Gli spostamenti di massi rocciosi con dimensioni superiori al metro (i cosiddetti «megaclasti», che nella mitologia greca Polifemo scagliava in mare) sono evidenze geologiche di inondazione costiere dovute a tsunami o tempeste. Il loro studio permette di valutare l'energia delle onde che si infrangono sulle coste. Lo studio degli spostamenti di megaclasti avvenuti tra il 2017 e il 2021 lungo le coste del Salento, compiuto attraverso il confronto di immagini Google Earth e successivi sopralluoghi in sito, ha individuato la tempesta Detlef (12-13 novembre 2019) quale causa dello spostamento di 118 megaclasti. Si tratta del maggiore episodio tra quelli accaduti e documentati in tutto il Mar Mediterraneo. Le altre tempeste del periodo considerato hanno causato al massimo spostamenti di 1 o 2 megaclasti. Una analisi basata su modelli fisico-matematici dell’azione delle onde sui megaclasti e dello sviluppo delle onde per azione del campo di vento (dal modello BOLAM dell’ISAC) conferma lo spostamento dei massi a causa della tempesta Detlef, dovuta alla combinazione (s)fortunata di intensità e durata del vento e del percorso delle onde sul mare sotto l’azione del vento (fetch), che permette alle onde di continuare a crescere fino ad una altezza di equilibrio col campo di vento. L’effetto sulla dinamica delle coste rocciose dipende quindi non solo dalla intensità della tempesta ma anche dalla posizione e costanza del campo di vento sul fetch che in questo caso ha origine in prossimità delle coste libiche, estendendosi per quasi 1000 km di lunghezza fino alla penisola salentina.

Megaclasti e tempeste meteomarine sulle coste del Salento

Delle Rose M.;Martano P.
2024

Abstract

Gli spostamenti di massi rocciosi con dimensioni superiori al metro (i cosiddetti «megaclasti», che nella mitologia greca Polifemo scagliava in mare) sono evidenze geologiche di inondazione costiere dovute a tsunami o tempeste. Il loro studio permette di valutare l'energia delle onde che si infrangono sulle coste. Lo studio degli spostamenti di megaclasti avvenuti tra il 2017 e il 2021 lungo le coste del Salento, compiuto attraverso il confronto di immagini Google Earth e successivi sopralluoghi in sito, ha individuato la tempesta Detlef (12-13 novembre 2019) quale causa dello spostamento di 118 megaclasti. Si tratta del maggiore episodio tra quelli accaduti e documentati in tutto il Mar Mediterraneo. Le altre tempeste del periodo considerato hanno causato al massimo spostamenti di 1 o 2 megaclasti. Una analisi basata su modelli fisico-matematici dell’azione delle onde sui megaclasti e dello sviluppo delle onde per azione del campo di vento (dal modello BOLAM dell’ISAC) conferma lo spostamento dei massi a causa della tempesta Detlef, dovuta alla combinazione (s)fortunata di intensità e durata del vento e del percorso delle onde sul mare sotto l’azione del vento (fetch), che permette alle onde di continuare a crescere fino ad una altezza di equilibrio col campo di vento. L’effetto sulla dinamica delle coste rocciose dipende quindi non solo dalla intensità della tempesta ma anche dalla posizione e costanza del campo di vento sul fetch che in questo caso ha origine in prossimità delle coste libiche, estendendosi per quasi 1000 km di lunghezza fino alla penisola salentina.
2024
Istituto di Scienze dell'Atmosfera e del Clima - ISAC - Sede Secondaria Lecce
Megaclasti, tempeste meteo-marine, modello Bolam
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