La ricerca e l’innovazione nazionali sono alimentate dalle conoscenze, abilità e competenze presenti nella popolazione. Come e quanto queste siano promosse, acquisite, utilizzate e valorizzate ha notevoli influenze sia sul sistema ricerca che sul sistema paese in generale. La cultura, e in particolare la cultura scientifica, la capacità di metterle a frutto, nonché le opportunità di apprendimento non-formale e informale nel corso della vita, contribuiscono in modo determinante a definire le modalità in cui la società della conoscenza prende concretamente forma e partecipa a sostanziare e a supportare il sistema della ricerca e dell’innovazione, nell’ambito del triangolo formazione-ricerca-innovazione. Per questi motivi, a partire dal 2016, il gruppo Studi Sociali sulla Scienza, Educazione, Comunicazione dell’Istituto di Ricerche sulla Popolazione e le Politiche Sociali del CNR, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, ha dato vita alle “Officine Educazione Futuri”, appuntamenti annuali di dibattito e partecipazione su metodologie e pratiche educative volte a immaginare i futuri dell’educazione desiderati e desiderabili. Considerando l’educazione e l’istruzione fattori chiave per i futuri individuali e collettivi, le Officine si sviluppano intorno alla centralità della partecipazione quale fattore chiave per un’innovazione sostenibile e condivisa, in grado di allineare i processi di ricerca e i suoi prodotti a bisogni, valori ed aspettative della società, in linea con il framework concettuale della Ricerca e Innovazione Responsabili, gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Agenda, 2030) e i principi promossi dalla recente Conferenza sul Futuro dell’Europa promossa dal Parlamento europeo, dal Consiglio e dalla Commissione europea. Esse rappresentano uno spazio di collaborazione e co-creazione di conoscenza per la comunità scientifica, educante, per gli attori sociali e i policy maker, un ambiente di innovazione aperta nel quale collaborare allo sviluppo di proposte e idee innovative. Nel corso degli anni sono state affrontate diverse questioni rilevanti per il sistema educativo e per la società tutta. Come ripensare il rapporto fra mondo della scuola, società e mondo del lavoro? Quali competenze sono centrali per la società e per l’inclusione sociale? Quali vie percorrere per promuovere la partecipazione attiva di tutti gli attori ai processi di innovazione educativa, sociale, scientifica in contesti nazionali ed europei? Come evidenziato dagli studiosi Funtowicz e Ravetz (1994), ricercare soluzioni condivise in contesti caratterizzati da un elevato livello di incertezza e molteplici interessi in gioco richiede spazi e tempi in cui i diversi portatoridi interesse possano confrontarsi tra loro e con la complessità del mondo reale in modo continuo e attivo. Le edizioni 2020 e 2021 delle Officine, organizzate in collaborazione con l’iniziativa Futures of education dell’UNESCO e i progetti europei INCLUDE, OLA e GSO4SCHOOL, hanno proposto una riflessione ampliata sui futuri dell’educazione includendo temi via via emersi come prioritari nel corso dell’emergenza pandemica, sia a livello nazionale che europeo (ad esempio i temi della didattica a distanza e della digitalizzazione del processo educativo, della necessità di ripensare le metodologie didattiche, dell’’inclusione ed esclusione sociale, degli spazi e dei tempi di apprendimento, la necessità di ripensare i ruoli degli attori coinvolti nel processo educativo). I tavoli di lavoro, organizzati in modalità virtuale per via delle regole imposte dal Covid-19, hanno stimolato una riflessione sul ruolo dell’educazione al tempo dell’incertezza (OECD, 2021; UNESCO, 2020), per immaginare, nel breve e nel lungo periodo, un’educazione più inclusiva attraverso un confronto su finalità, metodi e rinnovamento dei materiali educativi in un contesto europeo. Le tematiche discusse sono state individuate a partire dai framework concettuali promossi dall’UNESCO, dalla Comunità Europea e dall’OECD, vis a vis del dibattito in corso all’interno della comunità educante. In particolare: quale concetto di cittadinanza (locale, europea e globale) e di europeità, per favorire sostenibilità ambientale, sociale ed economica; quali opportunità dall’integrazione tra arte e scienza nella costruzione di futuri scenari di cittadinanza scientifica o da innovazioni didattiche quali il Content and Language Integrated Learning (CLIL) e le Open Educational Resources (OER); quale relazione possibile e auspicabile, in una didattica per competenze, tra conoscenze, competenze disciplinari e competenze trasversali; come promuovere una consapevolezza dii stereotipi e concezioni implicite veicolati dai libri di testo e da altri materiali didattici, per evitare discriminazioni, disuguaglianze e disinformazione. I risultati dei tavoli (che sono stati recepiti dal Comitato Internazionale dell’UNESCO), le registrazioni video e la documentazione che ha alimentato il processo di co-creazione di conoscenza sono consultabili sul sito Officine.
L' Educazione al tempo dell'incertezza. Immaginare e progettare i futuri dell'educazione in un contesto europeo e globale. Ediz. multilingue
Claudia PennacchiottiPrimo
;Adriana ValenteUltimo
;Valentina TudiscaSecondo
2022
Abstract
La ricerca e l’innovazione nazionali sono alimentate dalle conoscenze, abilità e competenze presenti nella popolazione. Come e quanto queste siano promosse, acquisite, utilizzate e valorizzate ha notevoli influenze sia sul sistema ricerca che sul sistema paese in generale. La cultura, e in particolare la cultura scientifica, la capacità di metterle a frutto, nonché le opportunità di apprendimento non-formale e informale nel corso della vita, contribuiscono in modo determinante a definire le modalità in cui la società della conoscenza prende concretamente forma e partecipa a sostanziare e a supportare il sistema della ricerca e dell’innovazione, nell’ambito del triangolo formazione-ricerca-innovazione. Per questi motivi, a partire dal 2016, il gruppo Studi Sociali sulla Scienza, Educazione, Comunicazione dell’Istituto di Ricerche sulla Popolazione e le Politiche Sociali del CNR, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, ha dato vita alle “Officine Educazione Futuri”, appuntamenti annuali di dibattito e partecipazione su metodologie e pratiche educative volte a immaginare i futuri dell’educazione desiderati e desiderabili. Considerando l’educazione e l’istruzione fattori chiave per i futuri individuali e collettivi, le Officine si sviluppano intorno alla centralità della partecipazione quale fattore chiave per un’innovazione sostenibile e condivisa, in grado di allineare i processi di ricerca e i suoi prodotti a bisogni, valori ed aspettative della società, in linea con il framework concettuale della Ricerca e Innovazione Responsabili, gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Agenda, 2030) e i principi promossi dalla recente Conferenza sul Futuro dell’Europa promossa dal Parlamento europeo, dal Consiglio e dalla Commissione europea. Esse rappresentano uno spazio di collaborazione e co-creazione di conoscenza per la comunità scientifica, educante, per gli attori sociali e i policy maker, un ambiente di innovazione aperta nel quale collaborare allo sviluppo di proposte e idee innovative. Nel corso degli anni sono state affrontate diverse questioni rilevanti per il sistema educativo e per la società tutta. Come ripensare il rapporto fra mondo della scuola, società e mondo del lavoro? Quali competenze sono centrali per la società e per l’inclusione sociale? Quali vie percorrere per promuovere la partecipazione attiva di tutti gli attori ai processi di innovazione educativa, sociale, scientifica in contesti nazionali ed europei? Come evidenziato dagli studiosi Funtowicz e Ravetz (1994), ricercare soluzioni condivise in contesti caratterizzati da un elevato livello di incertezza e molteplici interessi in gioco richiede spazi e tempi in cui i diversi portatoridi interesse possano confrontarsi tra loro e con la complessità del mondo reale in modo continuo e attivo. Le edizioni 2020 e 2021 delle Officine, organizzate in collaborazione con l’iniziativa Futures of education dell’UNESCO e i progetti europei INCLUDE, OLA e GSO4SCHOOL, hanno proposto una riflessione ampliata sui futuri dell’educazione includendo temi via via emersi come prioritari nel corso dell’emergenza pandemica, sia a livello nazionale che europeo (ad esempio i temi della didattica a distanza e della digitalizzazione del processo educativo, della necessità di ripensare le metodologie didattiche, dell’’inclusione ed esclusione sociale, degli spazi e dei tempi di apprendimento, la necessità di ripensare i ruoli degli attori coinvolti nel processo educativo). I tavoli di lavoro, organizzati in modalità virtuale per via delle regole imposte dal Covid-19, hanno stimolato una riflessione sul ruolo dell’educazione al tempo dell’incertezza (OECD, 2021; UNESCO, 2020), per immaginare, nel breve e nel lungo periodo, un’educazione più inclusiva attraverso un confronto su finalità, metodi e rinnovamento dei materiali educativi in un contesto europeo. Le tematiche discusse sono state individuate a partire dai framework concettuali promossi dall’UNESCO, dalla Comunità Europea e dall’OECD, vis a vis del dibattito in corso all’interno della comunità educante. In particolare: quale concetto di cittadinanza (locale, europea e globale) e di europeità, per favorire sostenibilità ambientale, sociale ed economica; quali opportunità dall’integrazione tra arte e scienza nella costruzione di futuri scenari di cittadinanza scientifica o da innovazioni didattiche quali il Content and Language Integrated Learning (CLIL) e le Open Educational Resources (OER); quale relazione possibile e auspicabile, in una didattica per competenze, tra conoscenze, competenze disciplinari e competenze trasversali; come promuovere una consapevolezza dii stereotipi e concezioni implicite veicolati dai libri di testo e da altri materiali didattici, per evitare discriminazioni, disuguaglianze e disinformazione. I risultati dei tavoli (che sono stati recepiti dal Comitato Internazionale dell’UNESCO), le registrazioni video e la documentazione che ha alimentato il processo di co-creazione di conoscenza sono consultabili sul sito Officine.File | Dimensione | Formato | |
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