Il progetto SMART ART si propone di sviluppare materiali e metodi avanzati di restauro, telecontrollo e diagnostica integrata per la conservazione del patrimonio artistico architettonico. A tale scopo gli interventi di restauro e di monitoraggio innovativi saranno infine testati in un dimostratore prototipale (Chiesa della Madonna del Carmine, sita in via Ruggero Settimo - Noto (SR)) per la validazione a livello industriale delle soluzioni proposte. L'idea progettuale parte dall'esigenza e volontà di avviare un processo di recupero, conservazione e valorizzazione dei beni culturali (beni storici, artistici e architettonici), secondo le nuove linee guida definite dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e condiviso dalle Soprintendenze territoriali.: In tale contesto risulta prioritario operare a diversi livelli per garantire una corretta prevenzione nonché lo sviluppo di tecnologie in grado di porre rimedio all’inevitabile deterioramento di tali beni. In questo contesto, sistemi di consolidamento innovativi mediante materiali e sistemi di nuova concezione volti al miglioramento sismico delle strutture sensibili, nonché lo sviluppo ed applicazione di metodi di diagnosi e monitoraggio non invasivo per beni architettonici rappresenta una sfida fondamentale per la loro conservazione e per una loro efficace e durevole fruizione. Aspetto fondamentale del presente progetto è consentire durante le fasi di sperimentazione e di realizzazione l’integrazione e la compartecipazione delle diverse unità (ed attività) lavorative al fine di ottimizzare le procedure di intervento con il fine primario di valorizzare la fruibilità del bene. A tal fine il progetto di ricerca prevede incontri tra i soggetti coinvolti, con continua condivisione dei risultati in itinere, assicurati anche attraverso l’impiego di tecnologie informatiche.
Progetto SMART ART - Relazione Finale - RE-86/24
Andrea Frazzica;Vincenza Brancato;Valeria Palomba;Fabio Costa;Davide La Rosa;Giuseppe Dino;Girolama Airò Farulla
2023
Abstract
Il progetto SMART ART si propone di sviluppare materiali e metodi avanzati di restauro, telecontrollo e diagnostica integrata per la conservazione del patrimonio artistico architettonico. A tale scopo gli interventi di restauro e di monitoraggio innovativi saranno infine testati in un dimostratore prototipale (Chiesa della Madonna del Carmine, sita in via Ruggero Settimo - Noto (SR)) per la validazione a livello industriale delle soluzioni proposte. L'idea progettuale parte dall'esigenza e volontà di avviare un processo di recupero, conservazione e valorizzazione dei beni culturali (beni storici, artistici e architettonici), secondo le nuove linee guida definite dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e condiviso dalle Soprintendenze territoriali.: In tale contesto risulta prioritario operare a diversi livelli per garantire una corretta prevenzione nonché lo sviluppo di tecnologie in grado di porre rimedio all’inevitabile deterioramento di tali beni. In questo contesto, sistemi di consolidamento innovativi mediante materiali e sistemi di nuova concezione volti al miglioramento sismico delle strutture sensibili, nonché lo sviluppo ed applicazione di metodi di diagnosi e monitoraggio non invasivo per beni architettonici rappresenta una sfida fondamentale per la loro conservazione e per una loro efficace e durevole fruizione. Aspetto fondamentale del presente progetto è consentire durante le fasi di sperimentazione e di realizzazione l’integrazione e la compartecipazione delle diverse unità (ed attività) lavorative al fine di ottimizzare le procedure di intervento con il fine primario di valorizzare la fruibilità del bene. A tal fine il progetto di ricerca prevede incontri tra i soggetti coinvolti, con continua condivisione dei risultati in itinere, assicurati anche attraverso l’impiego di tecnologie informatiche.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.