Questo secondo volume affronta la pandemia nella prospettiva delle giovani generazioni. Sedici i contributi suddivisi nelle sezioni “La denatalità”, “La socialità giovanile al tempo della pandemia”, “Quale futuro per le giovani generazioni” e “Spunti e prospettive per la ricerca, la medicina e la salute pubblica”. Scrive Giuliano Amato nell’Introduzione: «Un contributo della nostra Consulta a temi di tanta fondamentale importanza per tutti noi non potrebbe concludersi senza un forte e pressante richiamo agli investimenti che non toccano alle istituzioni pubbliche e che non sono investimenti in danaro. Intervenire sulla denatalità e sul benessere attuale e futuro delle giovani generazioni, significa investire convintamente sulla solidarietà intergenerazionale e quindi su un condiviso obbligo etico che deve assumere un carattere sia sincronico sia diacronico, sia locale sia sovralocale. In un’ideale prospettiva nella quale non solo i cosiddetti “giovani” siano chiamati a comportamenti responsabili verso i cosiddetti “anziani”, ma ogni individuo, appartenente alle più diverse fasce d’età, sia chiamato a fare qualcosa in più per sé stesso e, al tempo stesso, verso ogni altro».
Pandemia e generatività. Bambini e adolescenti ai tempi del Covid
Caporale C.;Collicelli C.
2022
Abstract
Questo secondo volume affronta la pandemia nella prospettiva delle giovani generazioni. Sedici i contributi suddivisi nelle sezioni “La denatalità”, “La socialità giovanile al tempo della pandemia”, “Quale futuro per le giovani generazioni” e “Spunti e prospettive per la ricerca, la medicina e la salute pubblica”. Scrive Giuliano Amato nell’Introduzione: «Un contributo della nostra Consulta a temi di tanta fondamentale importanza per tutti noi non potrebbe concludersi senza un forte e pressante richiamo agli investimenti che non toccano alle istituzioni pubbliche e che non sono investimenti in danaro. Intervenire sulla denatalità e sul benessere attuale e futuro delle giovani generazioni, significa investire convintamente sulla solidarietà intergenerazionale e quindi su un condiviso obbligo etico che deve assumere un carattere sia sincronico sia diacronico, sia locale sia sovralocale. In un’ideale prospettiva nella quale non solo i cosiddetti “giovani” siano chiamati a comportamenti responsabili verso i cosiddetti “anziani”, ma ogni individuo, appartenente alle più diverse fasce d’età, sia chiamato a fare qualcosa in più per sé stesso e, al tempo stesso, verso ogni altro».I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.