Laura Ambrosini, Dirigente di Ricerca del CNR-ISPC di Roma, insieme alla collega Professor Emerita Ingrid Edlund-Berry The University of Texas at Austin ha pubblicato il volume "The Arvid Andrén Collection at the Museum of Cultural History in Oslo" come n. 12 del 2024 della rivista CLARA. Classical Art and Archaeology della University of Oslo. Lo studio consiste di una breve introduzione (pp. 1-6, a firma di Ingrid Edlud-Berry) sulla figura di Arvid Andrén (1902-1999), eminente archeologo svedese i cui interessi si concentravano principalmente sull'architettura etrusca. Il suo studio innovativo sulle terracotte architettoniche è stato pubblicato nella sua tesi di laurea, completata all'Università di Lund nel 1940. Andrén fu associato all'Istituto Svedese di Studi Classici di Roma, prima come borsista (1931, 1934-1935, 1939-1942) e poi come direttore (1948-1952, 1964-1966). La seconda parte del volume (pp. 7-159 a firma di Laura Ambrosini) è costituita dallo studio condotto sui reperti archeologici della collezione di Arvid Andrén, donata dal figlio Per Axel Andrén nel 2001 al Museum of Cultural History dell'Università di Oslo. La collezione è composta da 84 reperti archeologici, frutto di acquisti (alcuni anche di doni) da parte di antiquari romani, in particolare Vita, Fallani e Calvesi. Gli anni degli acquisti sembrano concentrarsi nel 1931, 1934, 1949-1952, quindi nell'anno dell’ arrivo di Arvid Andrén a Roma e negli anni del suo primo soggiorno in città come direttore dell'Istituto Svedese di Studi Classici. L'unico acquisto documentato effettuato da A. Andrén al di fuori di Roma è quello di una testa di statuetta votiva siceliota, acquistata a Palermo nel 1931. Gli oggetti della collezione sono stati prodotti in Etruria settentrionale, interna e meridionale, Ager Faliscus, Picenum, Roma, Tibur o Suburbium di Roma, Latium Vetus (Ariccia, Lavinium, Ardea), Campania, Magna Grecia (Taranto e forse Metaponto), Sicilia e Grecia (Sparta). Nella Collezione sono presenti anche oggetti romani che vanno dal periodo augusteo a tutta l’età imperiale, un oggetto visigoto e oggetti di dubbia autenticità o moderni. Lo studio è giù stato presentato in anteprima da Laura Ambrosini il 18 ottobre 2024 ad Oslo in occasione del “The Museum of Cultural History’s Annual Symposium of Classical Archaeology 2024” ed il 14 novembre 2024 a Roma presso Istituto Svedese di Studi Classici di Roma

The Arvid Andrén Collection at the Museum of Cultural History in Oslo

Laura Ambrosini
Writing – Original Draft Preparation
2025

Abstract

Laura Ambrosini, Dirigente di Ricerca del CNR-ISPC di Roma, insieme alla collega Professor Emerita Ingrid Edlund-Berry The University of Texas at Austin ha pubblicato il volume "The Arvid Andrén Collection at the Museum of Cultural History in Oslo" come n. 12 del 2024 della rivista CLARA. Classical Art and Archaeology della University of Oslo. Lo studio consiste di una breve introduzione (pp. 1-6, a firma di Ingrid Edlud-Berry) sulla figura di Arvid Andrén (1902-1999), eminente archeologo svedese i cui interessi si concentravano principalmente sull'architettura etrusca. Il suo studio innovativo sulle terracotte architettoniche è stato pubblicato nella sua tesi di laurea, completata all'Università di Lund nel 1940. Andrén fu associato all'Istituto Svedese di Studi Classici di Roma, prima come borsista (1931, 1934-1935, 1939-1942) e poi come direttore (1948-1952, 1964-1966). La seconda parte del volume (pp. 7-159 a firma di Laura Ambrosini) è costituita dallo studio condotto sui reperti archeologici della collezione di Arvid Andrén, donata dal figlio Per Axel Andrén nel 2001 al Museum of Cultural History dell'Università di Oslo. La collezione è composta da 84 reperti archeologici, frutto di acquisti (alcuni anche di doni) da parte di antiquari romani, in particolare Vita, Fallani e Calvesi. Gli anni degli acquisti sembrano concentrarsi nel 1931, 1934, 1949-1952, quindi nell'anno dell’ arrivo di Arvid Andrén a Roma e negli anni del suo primo soggiorno in città come direttore dell'Istituto Svedese di Studi Classici. L'unico acquisto documentato effettuato da A. Andrén al di fuori di Roma è quello di una testa di statuetta votiva siceliota, acquistata a Palermo nel 1931. Gli oggetti della collezione sono stati prodotti in Etruria settentrionale, interna e meridionale, Ager Faliscus, Picenum, Roma, Tibur o Suburbium di Roma, Latium Vetus (Ariccia, Lavinium, Ardea), Campania, Magna Grecia (Taranto e forse Metaponto), Sicilia e Grecia (Sparta). Nella Collezione sono presenti anche oggetti romani che vanno dal periodo augusteo a tutta l’età imperiale, un oggetto visigoto e oggetti di dubbia autenticità o moderni. Lo studio è giù stato presentato in anteprima da Laura Ambrosini il 18 ottobre 2024 ad Oslo in occasione del “The Museum of Cultural History’s Annual Symposium of Classical Archaeology 2024” ed il 14 novembre 2024 a Roma presso Istituto Svedese di Studi Classici di Roma
2025
Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale - ISPC - Sede Secondaria Roma
Collection
Archaeology
University of Oslo
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/540126
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