Il volume, esito del lavoro di tesi di laurea in Etruscologia e Antichità Italiche, affronta l’analisi di una serie di tombe e materiali senza contesto rinvenuti all’inizio del secolo scorso da U. Antonielli nel sito di Riserva del Truglio, presso Marino (RM) e conservati presso il Museo Nazionale Preistorico Etnograico “L. Pigorini” di Roma, dopo la prima edizione parziale dello scopritore e quella di P.G. Gierow inserita nel monumentale lavoro sul Latium Vetus. I materiali costituiscono ancora, dopo più di un secolo, una delle più consistenti evidenze archeologiche laziali per il periodo orientalizzante, qui riediti con un nuovo apparato graico e alcune notizie inedite d’archivio. Alla catalogazione del materiale e al commento dei singoli contesti tombali seguono l’analisi tipologica che cerca di delineare l’ambito di diffusione sia geograico sia cronologico dei materiali completata da una tabella tipo-cronologica redatta tramite il programma Seriate di Winbasp, lo studio degli aspetti relativi alle strutture tombali e allo sviluppo planimetrico del sepolcreto, alla posizione e combinazione dei corredi per delineare, in sintesi, gli aspetti dell’ideologia funeraria peculiari, le dinamiche di genere e le strutture socio-economiche alla base della comunità di riferimento. L’approccio interpretativo, infatti, considera il contesto funerario, secondo le attuali esigenze metodologiche, come punto di contatto tra mondo dei vivi e dei defunti e campo privilegiato per l’analisi di quegli aspetti delle società antiche che solo in modo più incompleto vengono illuminati dagli altri tipi di evidenze, analisi sempre comunque da inserirsi in uno speciico contesto e in ampie raccolte di dati che si avvalgano anche degli strumenti delle scienze esatte, afinché la disciplina archeologica si affermi davvero coma scienza storico-sociale e umana.
Le tombe di Riserva del Truglio al Museo Pigorini di Roma
Maria TaloniPrimo
Writing – Review & Editing
2013
Abstract
Il volume, esito del lavoro di tesi di laurea in Etruscologia e Antichità Italiche, affronta l’analisi di una serie di tombe e materiali senza contesto rinvenuti all’inizio del secolo scorso da U. Antonielli nel sito di Riserva del Truglio, presso Marino (RM) e conservati presso il Museo Nazionale Preistorico Etnograico “L. Pigorini” di Roma, dopo la prima edizione parziale dello scopritore e quella di P.G. Gierow inserita nel monumentale lavoro sul Latium Vetus. I materiali costituiscono ancora, dopo più di un secolo, una delle più consistenti evidenze archeologiche laziali per il periodo orientalizzante, qui riediti con un nuovo apparato graico e alcune notizie inedite d’archivio. Alla catalogazione del materiale e al commento dei singoli contesti tombali seguono l’analisi tipologica che cerca di delineare l’ambito di diffusione sia geograico sia cronologico dei materiali completata da una tabella tipo-cronologica redatta tramite il programma Seriate di Winbasp, lo studio degli aspetti relativi alle strutture tombali e allo sviluppo planimetrico del sepolcreto, alla posizione e combinazione dei corredi per delineare, in sintesi, gli aspetti dell’ideologia funeraria peculiari, le dinamiche di genere e le strutture socio-economiche alla base della comunità di riferimento. L’approccio interpretativo, infatti, considera il contesto funerario, secondo le attuali esigenze metodologiche, come punto di contatto tra mondo dei vivi e dei defunti e campo privilegiato per l’analisi di quegli aspetti delle società antiche che solo in modo più incompleto vengono illuminati dagli altri tipi di evidenze, analisi sempre comunque da inserirsi in uno speciico contesto e in ampie raccolte di dati che si avvalgano anche degli strumenti delle scienze esatte, afinché la disciplina archeologica si affermi davvero coma scienza storico-sociale e umana.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


