L'agricoltore del neolitico conosceva l'essenziale della catena alimentare terrestre: gli animali si nutrono delle piante. Per conoscere quella marina ci sono voluti migliaia di anni, il microscopio e la scoperta del plancton (dal gr. planctòn, errabondo, Hensen 1887, come i pianeti, plan-, ma le orbite e le migrazioni diurne hanno sconfessato l'etimo). Potremmo dire che la planctologia sia nata quando van Leeuwenhoek (che aveva intagliato 419 lenti: di vetro, cristallo e diamante, fino a 270 x) scrisse alla Royal Society (1673) d'aver scoperto in una goccia d'acqua degli "animaletti" 10.000 volte più piccoli di una pulce d'acqua, poi detti infusori (1763) e vide anche i batteri. Questa nascita sarebbe avvenuta più di un secolo prima di quando Lamarck (1802), riunendo in un unico corpo lo studio di tutti i viventi, piante, funghi, animali, vertebrati, molluschi, ragni, insetti, vermi, meduse, infusori e microbi, l'abbia chiamato biologia, rivendicandone l'autonomia teorica e metodologica dalla fisica e dalla chimica e dotandola (1809), unica tra le scienze, di una teoria generale interpretativa dell'origine delle specie per variazione ereditabile nella discendenza: l'evoluzionismo, che Darwin porterà al trionfo (1859).
Metodologie di studio del plancton marino
Socal G;
2010
Abstract
L'agricoltore del neolitico conosceva l'essenziale della catena alimentare terrestre: gli animali si nutrono delle piante. Per conoscere quella marina ci sono voluti migliaia di anni, il microscopio e la scoperta del plancton (dal gr. planctòn, errabondo, Hensen 1887, come i pianeti, plan-, ma le orbite e le migrazioni diurne hanno sconfessato l'etimo). Potremmo dire che la planctologia sia nata quando van Leeuwenhoek (che aveva intagliato 419 lenti: di vetro, cristallo e diamante, fino a 270 x) scrisse alla Royal Society (1673) d'aver scoperto in una goccia d'acqua degli "animaletti" 10.000 volte più piccoli di una pulce d'acqua, poi detti infusori (1763) e vide anche i batteri. Questa nascita sarebbe avvenuta più di un secolo prima di quando Lamarck (1802), riunendo in un unico corpo lo studio di tutti i viventi, piante, funghi, animali, vertebrati, molluschi, ragni, insetti, vermi, meduse, infusori e microbi, l'abbia chiamato biologia, rivendicandone l'autonomia teorica e metodologica dalla fisica e dalla chimica e dotandola (1809), unica tra le scienze, di una teoria generale interpretativa dell'origine delle specie per variazione ereditabile nella discendenza: l'evoluzionismo, che Darwin porterà al trionfo (1859).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.