La Palestina, la religione e l'archeologia. Parole evocative di luoghi, storie, immagini, popoli, libri sacri, divinità, personaggi e monumenti. Ma esse sono in questo testo anche qualcosa di diverso. La Palestina antica, una regione dai confini geografici, politici e culturali difficili da definire, è qui intesa come una vasta area che comprende l'intero Levante meridionale, dalla Cisgiordania alla costa filistea, dal deserto del Negev alle zone meridionali di Fenicia e Siria. Non si parla quindi solo dei regni di Israele e Giuda ma anche di Filistei, Moabiti, Ammoniti, Edomiti, Aramei e Fenici. La religione è considerata non come una "categoria dello spirito" ma come una particolare dimensione della cultura umana e quindi interrelata alla vita sociale, politica ed economica, prospettiva, questa, che rende possibile rileggere non solo i testi, ma anche le testimonianze "mute" di architetture, oggetti e immagini. L'archeologia, infine, è intesa come la disciplina storica che consente l'interpretazione dei resti materiali delle antiche pratiche di culto in modo autonomo rispetto ai testi, in particolare alla Bibbia, il "Libro" che per lungo tempo ha rappresentato l'unica fonte per la ricostruzione della storia e della cultura di queste terre. Il volume rappresenta un'ampia sintesi su queste tematiche che, grazie all'utilizzo di un approccio rigoroso, fornisce un quadro nuovo e originale della "religione" dell'area palestinese tra la fine del II millennio e l'età persiana.
Dal terreno al divino. L'archeologia del culto nella Palestina del I millennio
OGGIANO I
2005
Abstract
La Palestina, la religione e l'archeologia. Parole evocative di luoghi, storie, immagini, popoli, libri sacri, divinità, personaggi e monumenti. Ma esse sono in questo testo anche qualcosa di diverso. La Palestina antica, una regione dai confini geografici, politici e culturali difficili da definire, è qui intesa come una vasta area che comprende l'intero Levante meridionale, dalla Cisgiordania alla costa filistea, dal deserto del Negev alle zone meridionali di Fenicia e Siria. Non si parla quindi solo dei regni di Israele e Giuda ma anche di Filistei, Moabiti, Ammoniti, Edomiti, Aramei e Fenici. La religione è considerata non come una "categoria dello spirito" ma come una particolare dimensione della cultura umana e quindi interrelata alla vita sociale, politica ed economica, prospettiva, questa, che rende possibile rileggere non solo i testi, ma anche le testimonianze "mute" di architetture, oggetti e immagini. L'archeologia, infine, è intesa come la disciplina storica che consente l'interpretazione dei resti materiali delle antiche pratiche di culto in modo autonomo rispetto ai testi, in particolare alla Bibbia, il "Libro" che per lungo tempo ha rappresentato l'unica fonte per la ricostruzione della storia e della cultura di queste terre. Il volume rappresenta un'ampia sintesi su queste tematiche che, grazie all'utilizzo di un approccio rigoroso, fornisce un quadro nuovo e originale della "religione" dell'area palestinese tra la fine del II millennio e l'età persiana.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.