La ricerca punta alla costruzione di una metodologia di classificazione del settore delle biotecnologie in Italia. L'esigenza nasce dall'assenza di un corpus omogeneo di informazioni di fonte ufficiale e, quindi, dei necessari parametri statistici per la catalogazione delle attività. Il lavoro pone in evidenza dapprima i motivi di tale carenza informativa che, sinteticamente, possono riferirsi alla difficoltà nel definire e delimitare i confini dell'impresa biotech stessa che, in quanto entità dominata dall'innovazione sembra assumere profili diversi in relazione, in primis, al peso che in essa assume l'attività in biotecnologia e, quindi, alle scelte competitive conseguenti che essa esprime in funzione delle sollecitazioni esterne. Paradossalmente, una delle conseguenze di tale carenza è rappresentata dalla proliferazione di raccolte di dati promosse più che altro da privati nel ruolo di associazioni di categoria od anche di società di consulenza per il mercato finanziario. Presentati in forma di listati più o meno ricchi di informazioni, tali raccolte esprimono il fenomeno in diverse modalità e con criteri di catalogazione delle attività alquanto eterogenei. Al nostro scopo, si è scelto un approccio di natura empirica che, quindi, pone tra le principali istanze la costruzione di una Banca Dati delle attività biotecnologiche italiane (in seguito indicata con RP biotech data base) da allestire con l'ausilio di un inventario delle fonti esistenti con l'obiettivo di disporre di una base informativa di partenza più completa. Solo dopo l'allestimento del DBase, le informazioni verranno organizzate secondo i criteri classificatori utili alla costruzione di indicatori di policy. Lo strumento di analisi fondamentale, in questa fase, è rappresentato dal Framework for Biotechnology Statistics dell'OECD che fornisce una metodologia di classificazione utile per le analisi di politica economica e che rappresenta il principale riferimento statistico al quale dovranno uniformarsi i singoli sistemi di rilevazione nazionali. Le principali risultanze che emergono da questo lavoro, focalizzato sulla costruzione del DBase, sono di ordine metodologico e riguardano la verifica della applicabilità delle categorie OECD sui nostri dati nonché l'individuazione degli elementi di specializzazione territoriale sui quali approfondire il prosieguo dello studio.
Le Biotecnologie in Italia. Ricerca per la costruzione di un data base generico per le analisi di settore e di un repertorio per le policy
Vittoria MP
2006
Abstract
La ricerca punta alla costruzione di una metodologia di classificazione del settore delle biotecnologie in Italia. L'esigenza nasce dall'assenza di un corpus omogeneo di informazioni di fonte ufficiale e, quindi, dei necessari parametri statistici per la catalogazione delle attività. Il lavoro pone in evidenza dapprima i motivi di tale carenza informativa che, sinteticamente, possono riferirsi alla difficoltà nel definire e delimitare i confini dell'impresa biotech stessa che, in quanto entità dominata dall'innovazione sembra assumere profili diversi in relazione, in primis, al peso che in essa assume l'attività in biotecnologia e, quindi, alle scelte competitive conseguenti che essa esprime in funzione delle sollecitazioni esterne. Paradossalmente, una delle conseguenze di tale carenza è rappresentata dalla proliferazione di raccolte di dati promosse più che altro da privati nel ruolo di associazioni di categoria od anche di società di consulenza per il mercato finanziario. Presentati in forma di listati più o meno ricchi di informazioni, tali raccolte esprimono il fenomeno in diverse modalità e con criteri di catalogazione delle attività alquanto eterogenei. Al nostro scopo, si è scelto un approccio di natura empirica che, quindi, pone tra le principali istanze la costruzione di una Banca Dati delle attività biotecnologiche italiane (in seguito indicata con RP biotech data base) da allestire con l'ausilio di un inventario delle fonti esistenti con l'obiettivo di disporre di una base informativa di partenza più completa. Solo dopo l'allestimento del DBase, le informazioni verranno organizzate secondo i criteri classificatori utili alla costruzione di indicatori di policy. Lo strumento di analisi fondamentale, in questa fase, è rappresentato dal Framework for Biotechnology Statistics dell'OECD che fornisce una metodologia di classificazione utile per le analisi di politica economica e che rappresenta il principale riferimento statistico al quale dovranno uniformarsi i singoli sistemi di rilevazione nazionali. Le principali risultanze che emergono da questo lavoro, focalizzato sulla costruzione del DBase, sono di ordine metodologico e riguardano la verifica della applicabilità delle categorie OECD sui nostri dati nonché l'individuazione degli elementi di specializzazione territoriale sui quali approfondire il prosieguo dello studio.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.