La contaminazione da pesticidi degli acquiferi è un problema particolarmente rilevante nel nostro Paese, in cui le acque sotterranee costituiscono la principale riserva idrica a scopo potabile. Il trasporto dei pesticidi dagli ecosistemi agricoli a quelli sotterranei avviene attraverso l'infiltramento nel suolo ed è il risultato della combinazione delle caratteristiche intrinseche del pesticida con quelle della zona insatura. Inizialmente considerato sterile, l'ecosistema sotterraneo è oggi riconosciuto possedere una sua comunità biotica autoctona costituita principalmente dai microrganismi. In questo studio la comunità microbica di un ecosistema sotterraneo, contaminato da erbicidi triazinici, è stata caratterizzata in termini di abbondanza e struttura attraverso l'applicazione di metodiche di microscopia a fluorescenza. Inoltre, un altro acquifero non contaminato, è stato studiato ed utilizzato come controllo. Infine, campioni di acqua contaminati sono stati utilizzati per l'isolamento di alcuni ceppi batterici in grado di crescere in presenza di erbicida terbutilazina come unica fonte di carbonio. I risultati di questo lavoro permettono di evidenziare che la comunità microbiche dei due diversi acquiferi differiscono in termini di abbondanza e struttura e, sebbene ad un tasso significativamente inferiore rispetto a quelli rilevati negli ecosistemi superficiali, i batteri isolati mostrano una capacità degradativa.
STUDIO DI UN ECOSISTEMA ACQUATICO SOTTERRANEO CONTAMINATO DA ERBICIDI TRIAZINICI
GRENNI P;BARRA CARACCIOLO A;FALCONI F;
2007
Abstract
La contaminazione da pesticidi degli acquiferi è un problema particolarmente rilevante nel nostro Paese, in cui le acque sotterranee costituiscono la principale riserva idrica a scopo potabile. Il trasporto dei pesticidi dagli ecosistemi agricoli a quelli sotterranei avviene attraverso l'infiltramento nel suolo ed è il risultato della combinazione delle caratteristiche intrinseche del pesticida con quelle della zona insatura. Inizialmente considerato sterile, l'ecosistema sotterraneo è oggi riconosciuto possedere una sua comunità biotica autoctona costituita principalmente dai microrganismi. In questo studio la comunità microbica di un ecosistema sotterraneo, contaminato da erbicidi triazinici, è stata caratterizzata in termini di abbondanza e struttura attraverso l'applicazione di metodiche di microscopia a fluorescenza. Inoltre, un altro acquifero non contaminato, è stato studiato ed utilizzato come controllo. Infine, campioni di acqua contaminati sono stati utilizzati per l'isolamento di alcuni ceppi batterici in grado di crescere in presenza di erbicida terbutilazina come unica fonte di carbonio. I risultati di questo lavoro permettono di evidenziare che la comunità microbiche dei due diversi acquiferi differiscono in termini di abbondanza e struttura e, sebbene ad un tasso significativamente inferiore rispetto a quelli rilevati negli ecosistemi superficiali, i batteri isolati mostrano una capacità degradativa.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


