Nel presente lavoro vengono riportati i risultati di uno studio delle capacità omeostatiche, nei confronti della contaminazione da erbicidi s-triazinici, della comunità microbica autoctona di un acquifero superficiale di un'area agricola dell'Italia centrale. Sono stati allestiti microcosmi di laboratorio in cui campioni di acqua sotterranea (microbiologicamente attivi e sterili) sono stati trattati con l'erbicida terbutilazina (concentrazione finale 100 ?g/L). L'analisi dell'erbicida e l'analisi della comunità microbica sono state condotte per tutta la durata dell'esperimento (180 giorni). L'applicazione di tecniche molecolari, quali la tecnica di ibridazione fluorescente in situ (FISH) e la colorazione con marcatori fluorescenti (DAPI, SYBR GREEN II/Ioduro di propidio), hanno permesso di determinare la struttura della comunità batterica in termini di abbondanza, vitalità e composizione filogenetica sia nei campioni trattati che in quelli di controllo. Inoltre è stata stimata l'attività batterica attraverso la misura del tasso di incorporazione della 3H-leucina. La significativa differenza del tempo di dimezzamento della concentrazione iniziale dell'erbicida (DT50) tra microcosmi microbiologicamente attivi (DT50 = 151 gg) e quelli sterili (DT50 = 224 gg) ha permesso di evidenziare il ruolo chiave della degradazione biotica nella rimozione del contaminate.
RUOLO DELLA COMUNITÁ MICROBICA AUTOCTONA NELLA DEGRADAZIONE DELL'ERBICIDA TERBUTILAZINA IN UN ECOSISTEMA SOTTERRANEO
GRENNI P;BARRA CARACCIOLO A;AMALFITANO S;
2007
Abstract
Nel presente lavoro vengono riportati i risultati di uno studio delle capacità omeostatiche, nei confronti della contaminazione da erbicidi s-triazinici, della comunità microbica autoctona di un acquifero superficiale di un'area agricola dell'Italia centrale. Sono stati allestiti microcosmi di laboratorio in cui campioni di acqua sotterranea (microbiologicamente attivi e sterili) sono stati trattati con l'erbicida terbutilazina (concentrazione finale 100 ?g/L). L'analisi dell'erbicida e l'analisi della comunità microbica sono state condotte per tutta la durata dell'esperimento (180 giorni). L'applicazione di tecniche molecolari, quali la tecnica di ibridazione fluorescente in situ (FISH) e la colorazione con marcatori fluorescenti (DAPI, SYBR GREEN II/Ioduro di propidio), hanno permesso di determinare la struttura della comunità batterica in termini di abbondanza, vitalità e composizione filogenetica sia nei campioni trattati che in quelli di controllo. Inoltre è stata stimata l'attività batterica attraverso la misura del tasso di incorporazione della 3H-leucina. La significativa differenza del tempo di dimezzamento della concentrazione iniziale dell'erbicida (DT50) tra microcosmi microbiologicamente attivi (DT50 = 151 gg) e quelli sterili (DT50 = 224 gg) ha permesso di evidenziare il ruolo chiave della degradazione biotica nella rimozione del contaminate.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


