E' stato recentemente acquisito un nuovo rilievo batimetrico Multibeam dell'isola di Stromboli (Tirreno meridionale) durante la crociera oceanografica STRO-06 svolta dal CNR-IAMC di Napoli nel dicembre 2006 utilizzando il Multibeam Reson 8160 in dotazione alla N/O Urania. Viene qui presentato il Digital Terrain Model ottenuto dal processing dei dati batimetrici Multibeam, effettuato con il software PDS2000 in dotazione al CNR-IAMC di Napoli. Grazie alla sua elevata risoluzione il nuovo DTM di Stromboli fornisce interessanti spunti di lavoro per le implicazioni di carattere vulcanologico e geodinamico dell'arco delle Isole Eolie e per i processi vulcano-tettonici e gravitativi a varia scala che coinvolgono i fianchi sommersi dell'edificio vulcanico. Particolare attenzione è stata posta all'acquisizione di nuovi dati batimetrici sulla Sciara del Fuoco, con lo scopo di effettuare un monitoraggio aggiornato sui settori di fondale coinvolti dalla frana sottomarina del 30-12-2002. La formazione dell'arco eolico, a cui appartiene l'isola di Stromboli è geneticamente collegata all'effetto di roll back passivo del piano di subduzione della crosta ionica al di sotto della Calabria ed a processi di fusione parziale alla scala del mantello, che hanno prodotto la migrazione nel tempo verso est dei processi distensivi e di creazione di crosta oceanica nella piana batiale centro-tirrenica. L'edificio vulcanico dello Stromboli ha iniziato a formarsi a partire da 110.000 anni e presenta attività vulcanica attuale. Il vulcano presenta fianchi simmetrici ed accentuata forma conica e si eleva a 927 m sopra il livello del mare: questa rappresenta la parte emersa di un importante edificio vulcanico alto oltre 3000 m. L'attività eruttiva, tipicamente polifasica, si esplica con la sovrapposizione di prodotti vulcanici sia lavici che esplosivi. I materiali eruttati dal vulcano Stromboli, che presenta un'attività eruttiva costante nel tempo, franano sulla scarpata e si depositano sui fianchi dell'edificio, dove sono soggetti ad instabilità gravitative di tipo sottomarino. I fianchi dell'isola di Stromboli sono caratterizzati dalla presenza di lineamenti da instabilità gravitativa, ben evidenti dall'analisi morfobatimetrica del DTM. A nord dell'isola flussi ben canalizzati agiscono su un fondale marino piatto, caratterizzato da bassa riflettività; ad ovest è presente la continuazione sottomarina della "Sciara del Fuoco", che si segue per diversi chilometri prima di confluire lateralmente nel canyon di Stromboli.
Digital Terrain Model dell'isola di Stromboli (Tirreno meridionale): implicazioni vulcanologiche per la geodinamica dell'arco eolico
Marsella Ennio;Aiello Gemma;Passaro Salvatore;Di Fiore Vincenzo;Tonielli Renato;
2007
Abstract
E' stato recentemente acquisito un nuovo rilievo batimetrico Multibeam dell'isola di Stromboli (Tirreno meridionale) durante la crociera oceanografica STRO-06 svolta dal CNR-IAMC di Napoli nel dicembre 2006 utilizzando il Multibeam Reson 8160 in dotazione alla N/O Urania. Viene qui presentato il Digital Terrain Model ottenuto dal processing dei dati batimetrici Multibeam, effettuato con il software PDS2000 in dotazione al CNR-IAMC di Napoli. Grazie alla sua elevata risoluzione il nuovo DTM di Stromboli fornisce interessanti spunti di lavoro per le implicazioni di carattere vulcanologico e geodinamico dell'arco delle Isole Eolie e per i processi vulcano-tettonici e gravitativi a varia scala che coinvolgono i fianchi sommersi dell'edificio vulcanico. Particolare attenzione è stata posta all'acquisizione di nuovi dati batimetrici sulla Sciara del Fuoco, con lo scopo di effettuare un monitoraggio aggiornato sui settori di fondale coinvolti dalla frana sottomarina del 30-12-2002. La formazione dell'arco eolico, a cui appartiene l'isola di Stromboli è geneticamente collegata all'effetto di roll back passivo del piano di subduzione della crosta ionica al di sotto della Calabria ed a processi di fusione parziale alla scala del mantello, che hanno prodotto la migrazione nel tempo verso est dei processi distensivi e di creazione di crosta oceanica nella piana batiale centro-tirrenica. L'edificio vulcanico dello Stromboli ha iniziato a formarsi a partire da 110.000 anni e presenta attività vulcanica attuale. Il vulcano presenta fianchi simmetrici ed accentuata forma conica e si eleva a 927 m sopra il livello del mare: questa rappresenta la parte emersa di un importante edificio vulcanico alto oltre 3000 m. L'attività eruttiva, tipicamente polifasica, si esplica con la sovrapposizione di prodotti vulcanici sia lavici che esplosivi. I materiali eruttati dal vulcano Stromboli, che presenta un'attività eruttiva costante nel tempo, franano sulla scarpata e si depositano sui fianchi dell'edificio, dove sono soggetti ad instabilità gravitative di tipo sottomarino. I fianchi dell'isola di Stromboli sono caratterizzati dalla presenza di lineamenti da instabilità gravitativa, ben evidenti dall'analisi morfobatimetrica del DTM. A nord dell'isola flussi ben canalizzati agiscono su un fondale marino piatto, caratterizzato da bassa riflettività; ad ovest è presente la continuazione sottomarina della "Sciara del Fuoco", che si segue per diversi chilometri prima di confluire lateralmente nel canyon di Stromboli.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.