Fenomeni di instabilità sulle scarpate sottomarine della Campania

Le attività svolte riguardano essenzialmente l'acquisizione, il processing e l'interpretazione geologica integrata di dati di geofisica marina (batimetria Multibeam, sismica di alta risoluzione, Side Scan Sonar) e di campionature del fondo e del sottofondo marino acquisiti nel corso di crociere oceanografiche effettuate dal CNR-IAMC di Napoli con attrezzature e mezzi navali del CNR. Le attività svolte comprendono la restituzione di carte batimetriche di alta risoluzione e di carte geologiche informatizzate del fondo e del sottofondo marino in aree di scarpata sottomarina caratterizzate da instabilità gravitativa (es. Isola d'Ischia, canyons Dohrn e Magnaghi del Golfo di Napoli, scarpata meridionale della Penisola Sorrentina, scarpata del Golfo di Policastro), anche con lo scopo di effettuare valutazioni sui fattori di innesco dei processi di instabilità a scala locale e regionale. I risultati conseguiti riguardano le seguenti linee di attività: - Implementazione di tecnologie e database per lo studio dei fenomeni di instabilità gravitativa in settori di scarpata sottomarina dell'Italia meridionale attraverso l'esecuzione di crociere oceanografiche di acquisizione dati ed il processing di batimetrie Multibeam precedentemente acquisite dall'Istituto; - Analisi dei fenomeni di instabilità gravitativa lungo i fianchi di edifici vulcanici insulari e/o scarpate sedimentarie con dati di geofisica marina: i fenomeni di instabilità sulle scarpate sottomarine della Campania sono presenti sia lungo i fianchi di edifici vulcanici sottomarini (ad es. isola d'Ischia) e/o di morfologie vulcaniche relitte, che lungo scarpate acclivi tettonicamente controllate di natura sedimentaria (Penisola Sorrentina, Isola di Capri, Golfo di Policastro) - Morfobatimetria, stratigrafia sismica e sedimentologia lungo scarpate dell'Italia meridionale incise da canyons sottomarini ed interazioni con i processi di instabilità sottomarina