E' esposto a brevi linee un modello ad automi cellulari per simulare l'evoluzione dei boschi di pino laricio. Il pino laricio è una conifera che, in Calabria, vegeta oltre i 900 metri e costitutisce spesso boschi puri o a forte prevalenza della specie. Esso fin dall'antichità ha formato grandi foreste, tanto da essere menzionato come ''Silva Brutia'', rinomata per la bellezza e per la qualità del legname utilizzato nella costruzione della flotta romana. Il modello sviluppato vuole tenere conto dei principali meccanismi di sviluppo di un bosco di pino laricio puro, dalla fase di dispersione dei semi al loro attecchimento, dale caratteristiche di crescita alla competizione fra le piante per le risorse del suolo e per la fruizione dell'energia solare; altresì è stato necessario ai fini di una prima validazione considerare l'inserimento nel modello di alcuni interventi dell'uomo quali il rinfoltimento, il diradamento e lo sfollo, in modo che la simulazione potesse riprodurre il più possibile l'evoluzione reale del bosco.
Un primo modello ad automi cellulari per la simulazione dell'evoluzione di boschi di pino laricio
Cinnirella S;
2003
Abstract
E' esposto a brevi linee un modello ad automi cellulari per simulare l'evoluzione dei boschi di pino laricio. Il pino laricio è una conifera che, in Calabria, vegeta oltre i 900 metri e costitutisce spesso boschi puri o a forte prevalenza della specie. Esso fin dall'antichità ha formato grandi foreste, tanto da essere menzionato come ''Silva Brutia'', rinomata per la bellezza e per la qualità del legname utilizzato nella costruzione della flotta romana. Il modello sviluppato vuole tenere conto dei principali meccanismi di sviluppo di un bosco di pino laricio puro, dalla fase di dispersione dei semi al loro attecchimento, dale caratteristiche di crescita alla competizione fra le piante per le risorse del suolo e per la fruizione dell'energia solare; altresì è stato necessario ai fini di una prima validazione considerare l'inserimento nel modello di alcuni interventi dell'uomo quali il rinfoltimento, il diradamento e lo sfollo, in modo che la simulazione potesse riprodurre il più possibile l'evoluzione reale del bosco.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.