La costituzione del Catasto nazionale delle Sorgenti Fisse e mobili di campi elettromagnetici, da realizzarsi in coordinamento con i catasti regionali, è prevista in adempimento all'art. 7 della Legge quadro 36 del 2001. Tale compito ha visto coinvolte tutte le agenzie regionali per la protezione ambientale per quanto di propria competenza, sia per l'ambito RF che ELF. Per quanto riguarda gli elettrodotti, l'impegno è ricaduto essenzialmente su ISPRA per il coordinamento centralizzato, su ARPA Piemonte per la definizione degli aspetti tecnici e quindi la riconciliazione dei database regionali, e su ARPA Toscana per la realizzazione tecnica dello strumento volto a divulgare i dati su piattaforma web. Tale implementazione è consistita inizialmente nell'elaborazione dei dati ottenuti dalle singole regioni per trasportarli in un unico sistema di riferimento geografico, e quindi nella predisposizione di una serie di programmi per il trasferimento in ambiente Postgres. Tale RDBMS, disponendo dell'estensione geografica PostGIS, è lo strumento più adatto a creare entità visualizzabili in ambito webGIS. L'implementazione di un applicativo basato su UMN MapServer, che sfrutta le potenzialità offerte dal client p.mapper, ha tra l'altro offerto la possibilità di definire l'ambito di visualizzazione su scala regionale, e quindi di rendere il prodotto immediatamente distribuibile alle singole agenzie. Infine, l'elaborazione di opportuni indicatori aggregati relativi alle entità territoriali (Comuni, Province, Regioni), e di indicatori di pressione riferiti ai singoli elementi del catasto, ha evidenziato le potenzialità delle caratteristiche geografiche dei tool utilizzati per mettere in risalto la presenza di possibili criticità sul territorio ed individuare le realtà amministrative che subiscono il maggior impatto su scala nazionale.
L' integrazione del database del catasto nazionale degli elettrodotti in un sistema WebGIS
Comelli M;
2009
Abstract
La costituzione del Catasto nazionale delle Sorgenti Fisse e mobili di campi elettromagnetici, da realizzarsi in coordinamento con i catasti regionali, è prevista in adempimento all'art. 7 della Legge quadro 36 del 2001. Tale compito ha visto coinvolte tutte le agenzie regionali per la protezione ambientale per quanto di propria competenza, sia per l'ambito RF che ELF. Per quanto riguarda gli elettrodotti, l'impegno è ricaduto essenzialmente su ISPRA per il coordinamento centralizzato, su ARPA Piemonte per la definizione degli aspetti tecnici e quindi la riconciliazione dei database regionali, e su ARPA Toscana per la realizzazione tecnica dello strumento volto a divulgare i dati su piattaforma web. Tale implementazione è consistita inizialmente nell'elaborazione dei dati ottenuti dalle singole regioni per trasportarli in un unico sistema di riferimento geografico, e quindi nella predisposizione di una serie di programmi per il trasferimento in ambiente Postgres. Tale RDBMS, disponendo dell'estensione geografica PostGIS, è lo strumento più adatto a creare entità visualizzabili in ambito webGIS. L'implementazione di un applicativo basato su UMN MapServer, che sfrutta le potenzialità offerte dal client p.mapper, ha tra l'altro offerto la possibilità di definire l'ambito di visualizzazione su scala regionale, e quindi di rendere il prodotto immediatamente distribuibile alle singole agenzie. Infine, l'elaborazione di opportuni indicatori aggregati relativi alle entità territoriali (Comuni, Province, Regioni), e di indicatori di pressione riferiti ai singoli elementi del catasto, ha evidenziato le potenzialità delle caratteristiche geografiche dei tool utilizzati per mettere in risalto la presenza di possibili criticità sul territorio ed individuare le realtà amministrative che subiscono il maggior impatto su scala nazionale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


