I margini dei campi coltivati sono aree limitate ma sistematicamente presenti all'interno del paesaggio agricolo e rappresentano una struttura ecologica diversificata e variabile dal grande valore ecologico, basti pensare che la maggior parte della biodiversità presente nel biotopo agricolo è ormai concentrata proprio in essi. La biodiversità all'interno dei campi coltivati è, infatti, sempre più limitata e ciò crea un "effetto domino" negativo su tutto l'agroecosistema e rende la stessa attività agricola più dipendente dagli input esterni e quindi meno sostenibile. Le siepi ripariali poste ai margini delle aree coltivate oltre a svolgere un importante ruolo di filtro per i flussi di inquinanti derivanti dall'attività agricola (si parla in tal contesto di fasce tampone o buffer strip) rappresentano un ambiente di transizione tra l'estrema semplificazione biologica dell'attuale campagna e la complessità dell'ambiente forestale di pianura. In questo lavoro vengono presentati i dati di rilievi floristici raccolti in tre diverse località della regione Veneto, presso strutture ripariali con differenti caratteristiche e nei campi coltivati ad esse adiacenti. Lo scopo è di individuare le caratteristiche delle comunità di specie vegetali potenzialmente infestanti per le colture, e descrivere la biodiversità delle strutture ripariali mediante il calcolo di indici numerici, e di valutare le conseguenze del grado di biodiversità sulla gestione delle malerbe dei campi coltivati.

Relazione biodiversità di siepi ripariali e comunità di malerbe

MARIA CLARA ZUIN;GIUSEPPE ZANIN
2004

Abstract

I margini dei campi coltivati sono aree limitate ma sistematicamente presenti all'interno del paesaggio agricolo e rappresentano una struttura ecologica diversificata e variabile dal grande valore ecologico, basti pensare che la maggior parte della biodiversità presente nel biotopo agricolo è ormai concentrata proprio in essi. La biodiversità all'interno dei campi coltivati è, infatti, sempre più limitata e ciò crea un "effetto domino" negativo su tutto l'agroecosistema e rende la stessa attività agricola più dipendente dagli input esterni e quindi meno sostenibile. Le siepi ripariali poste ai margini delle aree coltivate oltre a svolgere un importante ruolo di filtro per i flussi di inquinanti derivanti dall'attività agricola (si parla in tal contesto di fasce tampone o buffer strip) rappresentano un ambiente di transizione tra l'estrema semplificazione biologica dell'attuale campagna e la complessità dell'ambiente forestale di pianura. In questo lavoro vengono presentati i dati di rilievi floristici raccolti in tre diverse località della regione Veneto, presso strutture ripariali con differenti caratteristiche e nei campi coltivati ad esse adiacenti. Lo scopo è di individuare le caratteristiche delle comunità di specie vegetali potenzialmente infestanti per le colture, e descrivere la biodiversità delle strutture ripariali mediante il calcolo di indici numerici, e di valutare le conseguenze del grado di biodiversità sulla gestione delle malerbe dei campi coltivati.
2004
Istituto di Biologia Agro-ambientale e Forestale - IBAF - Sede Porano
siepi ripariali
comunità malerbe
biodiversità
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/106212
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