La qualità delle acque sotterranee sta assumendo sempre maggiore importanza a causa dei rischi connessi con l'aumento delle fonti d'inquinanti: per cui dopo un periodo in cui sono state sviluppate metodologie rivolte a valutazioni quantitative delle risorse, l'attenzione degli studiosi si sta dirigendo verso aspetti qualitativi. Per gli acquiferi carsici, a matrice solida fratturata, nasce la necessità di mettere a punto specifiche metodologie e sistemi di misura per giungere a valutazioni quantitative e qualitative della risorsa. La problematica acquista maggiore complessità in acquiferi costieri a causa della contaminazione marina (Cotecchia, 1977; Benedini et al.,1983). Questo spiega l'interesse dei ricercatori alla individuazione, in tali sistemi filtranti, di metodologia di misura dei parametri idrodinamici ed idrodispersivi che influenzano il flusso idrico e la propagazione di sostanze inquinanti. Il programma di studio, avviato dall'Istituto di Ricerca Sulle Acque per la tematica in oggetto, ha individuato quattro obiettivi principali: a)Aggiornamento delle conoscenze sullo stato dell'arte delle metodologie sperimentali e teoriche (Castellano % Troisi,1982; Troisi et al., 1984) b)Impiego della teoria dei due pozzi nella valutazione della dispersività e porosità cinematica (Troisi et al.,1985/b) c)Elaborazione numerica dei dati di campagna (castellano et al., 1988) d)Modelli di simulazione idrodinamica ed idrodispersiva degli acquiferi costieri (Gambolati et al., 1982; Troisi & Vurro, 1984; Troisi et al. 1985/a; Masciopinto et al.,1990) Nell'ambito di tale programma l'Istituto ha realizzato una stazione di rilevamento e di misura, costituita da un pozzo centrale e da quattro piezometri equidistanti da quello centrale. Tale stazione è sita in acquifero costiero, a matrice solida calcarea fessurata, a luoghi carsificata. La stazione sperimentale è stata progettata posizionando i pozzi lungo due allineamenti perpendicolari tra di loro, con il vincolo che uno dei due sia secondo al direzione di flusso della falda. Tale condizione è presupposto indispensabile per la misura dei parametri idrogeologici ed idrodispersivi (Castany, 1963; Sauty,1978). Nel presente lavoro si riportano i risultati delle indagini svolte al fine di caratterizzare la zona in esame dal punto di vista idrogeologico, necessaria premessa per poter utilizzare la stazione sperimentale per le prove sulla definizione delle metodologie di misura dei aprametri idrodispersivi.

Caratterizzazione idrogeologica di una stazione di misura in ambiente carsico

MASCIOPINTO COSTANTINO;VURRO MICHELE
1992

Abstract

La qualità delle acque sotterranee sta assumendo sempre maggiore importanza a causa dei rischi connessi con l'aumento delle fonti d'inquinanti: per cui dopo un periodo in cui sono state sviluppate metodologie rivolte a valutazioni quantitative delle risorse, l'attenzione degli studiosi si sta dirigendo verso aspetti qualitativi. Per gli acquiferi carsici, a matrice solida fratturata, nasce la necessità di mettere a punto specifiche metodologie e sistemi di misura per giungere a valutazioni quantitative e qualitative della risorsa. La problematica acquista maggiore complessità in acquiferi costieri a causa della contaminazione marina (Cotecchia, 1977; Benedini et al.,1983). Questo spiega l'interesse dei ricercatori alla individuazione, in tali sistemi filtranti, di metodologia di misura dei parametri idrodinamici ed idrodispersivi che influenzano il flusso idrico e la propagazione di sostanze inquinanti. Il programma di studio, avviato dall'Istituto di Ricerca Sulle Acque per la tematica in oggetto, ha individuato quattro obiettivi principali: a)Aggiornamento delle conoscenze sullo stato dell'arte delle metodologie sperimentali e teoriche (Castellano % Troisi,1982; Troisi et al., 1984) b)Impiego della teoria dei due pozzi nella valutazione della dispersività e porosità cinematica (Troisi et al.,1985/b) c)Elaborazione numerica dei dati di campagna (castellano et al., 1988) d)Modelli di simulazione idrodinamica ed idrodispersiva degli acquiferi costieri (Gambolati et al., 1982; Troisi & Vurro, 1984; Troisi et al. 1985/a; Masciopinto et al.,1990) Nell'ambito di tale programma l'Istituto ha realizzato una stazione di rilevamento e di misura, costituita da un pozzo centrale e da quattro piezometri equidistanti da quello centrale. Tale stazione è sita in acquifero costiero, a matrice solida calcarea fessurata, a luoghi carsificata. La stazione sperimentale è stata progettata posizionando i pozzi lungo due allineamenti perpendicolari tra di loro, con il vincolo che uno dei due sia secondo al direzione di flusso della falda. Tale condizione è presupposto indispensabile per la misura dei parametri idrogeologici ed idrodispersivi (Castany, 1963; Sauty,1978). Nel presente lavoro si riportano i risultati delle indagini svolte al fine di caratterizzare la zona in esame dal punto di vista idrogeologico, necessaria premessa per poter utilizzare la stazione sperimentale per le prove sulla definizione delle metodologie di misura dei aprametri idrodispersivi.
1992
Istituto di Ricerca Sulle Acque - IRSA
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/120357
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