Una vasta letteratura inquadra l'America Latina come "appartenente" al mondo occidentale non soltanto per gli scambi culturali e tecnici e i flussi migratori ma anche per una sua "adesione volontaria" alla "civiltà" occidentale, che non ha riscontro in altre aree dell'Africa, dell'Asia e del Medio Oriente . In quest'ottica, essa è stata percepita per molto tempo come il Terzo Mondo dell'Occidente o l'Occidente del Terzo Mondo che, attraverso l'apporto spaziale e temporale dell'insieme di fattori umani e concettuali tipici delle società occidentali che ne influenzavano lo sviluppo socio-economico, sperimentava la sua vocazione alla multiculturalità e al plurilinguismo. Nel contempo, tuttavia, si sosteneva che, a causa della prevalenza di elementi esogeni, gli Stati dell'America Latina, pur potendo avere una politica estera, fossero, in realtà, a livello internazionale, soggetti passivi, incapaci di perseguire un'autonomia negli orientamenti politici internazionali. Oggi l'America Latina è molto diversa da come appariva anni fa: abbandonate le prospettive di integrazione sotto la tradizionale leadership statunitense, tende ad assumere nella nuova era della globalizzazione un ruolo più incisivo e assertivo dei propri reali interessi, parlando di nazione come fattore identitario di fondamentale importanza. Negli ultimi tre decenni, in particolare, il continente latinoamericano ha avviato un importante processo di diversificazione nelle sue relazioni internazionali, stringendo legami sempre più importanti con le regioni dell'Asia- Pacifico e dell'Africa e cercando, al tempo stesso, di consolidare i suoi rapporti con l'Europa. Sulla base di tali premesse, obiettivo del presente lavoro non è quello di analizzare le relazioni tra l'America latina e l'Italia nella loro interezza, quanto piuttosto quello di offrire una serie di osservazioni di carattere generale sulla loro natura e dimensione nei diversi periodi storici, inquadrandole nel più ampio contesto internazionale e cercando di delinearne le possibili prospettive nei mutati scenari del XXI secolo.

Le relazioni diplomatiche e commerciali tra Italia e America Latina

Caruso Immacolata
2012

Abstract

Una vasta letteratura inquadra l'America Latina come "appartenente" al mondo occidentale non soltanto per gli scambi culturali e tecnici e i flussi migratori ma anche per una sua "adesione volontaria" alla "civiltà" occidentale, che non ha riscontro in altre aree dell'Africa, dell'Asia e del Medio Oriente . In quest'ottica, essa è stata percepita per molto tempo come il Terzo Mondo dell'Occidente o l'Occidente del Terzo Mondo che, attraverso l'apporto spaziale e temporale dell'insieme di fattori umani e concettuali tipici delle società occidentali che ne influenzavano lo sviluppo socio-economico, sperimentava la sua vocazione alla multiculturalità e al plurilinguismo. Nel contempo, tuttavia, si sosteneva che, a causa della prevalenza di elementi esogeni, gli Stati dell'America Latina, pur potendo avere una politica estera, fossero, in realtà, a livello internazionale, soggetti passivi, incapaci di perseguire un'autonomia negli orientamenti politici internazionali. Oggi l'America Latina è molto diversa da come appariva anni fa: abbandonate le prospettive di integrazione sotto la tradizionale leadership statunitense, tende ad assumere nella nuova era della globalizzazione un ruolo più incisivo e assertivo dei propri reali interessi, parlando di nazione come fattore identitario di fondamentale importanza. Negli ultimi tre decenni, in particolare, il continente latinoamericano ha avviato un importante processo di diversificazione nelle sue relazioni internazionali, stringendo legami sempre più importanti con le regioni dell'Asia- Pacifico e dell'Africa e cercando, al tempo stesso, di consolidare i suoi rapporti con l'Europa. Sulla base di tali premesse, obiettivo del presente lavoro non è quello di analizzare le relazioni tra l'America latina e l'Italia nella loro interezza, quanto piuttosto quello di offrire una serie di osservazioni di carattere generale sulla loro natura e dimensione nei diversi periodi storici, inquadrandole nel più ampio contesto internazionale e cercando di delinearne le possibili prospettive nei mutati scenari del XXI secolo.
2012
Istituto di Studi sul Mediterraneo - ISMed
978-88-8080-136-8
relazioni diplomatiche e commerciali
Italia
America Latina
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/12288
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