Il restauro del mulino "harinero" e la creazione del "Museo del Acqua" ad Acequias rappresenta l'azione chiave in area spagnola del progetto ARAIS e si inserisce in un circuito di carattere culturale come punto di attrazione e valorizzazione turistica nel sistema del patrimonio della provincia di Granada. Il progetto è stato preceduto da uno studio delle fonti storiche e da una campagna di studi sulle tecniche idrauliche medievali nella valle del Lecrín, che ha permesso di giungere ad una datazione delle strutture con il sistema comparativo, compensando la esiguità delle informazioni storiche dai testi documentali. Il fine è stato quello di preservare l'autenticità delle strutture originarie architettoniche edifici rurali, vernacolari, sostenendo un attivo inserimento delle stesse nella realtà culturale, sociale ed economica del territorio in cui sorgono. In questa fase sono state valutate procedure per realizzare interventi rispettosi delle caratteristiche tipologiche e funzionali di questi edifici e di individuare tecnologie tradizionali e innovative maggiormente corrispondenti a questo obiettivo. Si è così creato un repertorio di tecniche di intervento considerate "sostenibili" sia per le loro caratteristiche di compatibilità con l'oggetto del restauro che per la loro capacità di adattarsi all'ambiente socio- economico-culturale. Le attività sono state infatti anche orientate all'identificazione degli specifici problemi legati al loro riuso nella società attuale.

Restauro conservativo e allestimento museale del mulino idraulico di Acequias, Lecrin (Spagna)

Cessari L;Gigliarelli E;
2000

Abstract

Il restauro del mulino "harinero" e la creazione del "Museo del Acqua" ad Acequias rappresenta l'azione chiave in area spagnola del progetto ARAIS e si inserisce in un circuito di carattere culturale come punto di attrazione e valorizzazione turistica nel sistema del patrimonio della provincia di Granada. Il progetto è stato preceduto da uno studio delle fonti storiche e da una campagna di studi sulle tecniche idrauliche medievali nella valle del Lecrín, che ha permesso di giungere ad una datazione delle strutture con il sistema comparativo, compensando la esiguità delle informazioni storiche dai testi documentali. Il fine è stato quello di preservare l'autenticità delle strutture originarie architettoniche edifici rurali, vernacolari, sostenendo un attivo inserimento delle stesse nella realtà culturale, sociale ed economica del territorio in cui sorgono. In questa fase sono state valutate procedure per realizzare interventi rispettosi delle caratteristiche tipologiche e funzionali di questi edifici e di individuare tecnologie tradizionali e innovative maggiormente corrispondenti a questo obiettivo. Si è così creato un repertorio di tecniche di intervento considerate "sostenibili" sia per le loro caratteristiche di compatibilità con l'oggetto del restauro che per la loro capacità di adattarsi all'ambiente socio- economico-culturale. Le attività sono state infatti anche orientate all'identificazione degli specifici problemi legati al loro riuso nella società attuale.
2000
Istituto per le Tecnologie Applicate ai Beni Culturali - ITABC - Sede Montelibretti
Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale - ISPC
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/125173
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