Lo scritto, volto ad aggiornare precedenti "voci" dell'Enciclopedia giuridica Treccani, dà conto dello stato corrente del diritto dei trattati. Questo appare contrassegnato, per un verso, dalla persistenza di regole consuetudinarie ben consolidate e codificate nelle Convenzioni di Vienna del 1969 (trattati tra Stati) e 1986 (trattati tra organizzazioni internazionali e tra Stati e organizzazioni internazionali); per altro verso, da una prassi fortemente innovata nella tecnica normativa, che ha impresso una serie di sviluppi al modo di funzionamento dei trattati. Lo scritto esamina entrambi gli aspetti, muovendo da una classica trattazione della nozione e della funzione dei trattati nell'ambito della teoria generale delle fonti del diritto internazionale e ricostruendo poi sistematicamente, con ampi riferimenti di dottrina, le regole del diritto dei trattati (formazione, interpretazione, applicazione, effetti tra le parti e pseudo effetti per i terzi, cause di invalidità, di sospensione e di estinzione). La seconda sezione prende in esame le specificità dei trattati istitutivi di organizzazioni internazionali, quali emergono dalle norme statutarie, dagli atti degli organi e dalla pertinente giurisprudenza internazionale. L'ultima sezione - la più innovativa - si concentra sull'evoluzione del diritto dei trattati nella prassi, prendendone in considerazione gli aspetti più significativi, al fine di dare conto di fenomeni complessi e talora apparentemente contraddittori, come: universalismo e regionalismo; regimi convenzionali "deboli" ma destinati a rafforzamento progressivo (framework conventions e protocolli aggiuntivi); istituzionalizzazione dei trattati mediante la creazione di organi comuni (treaty bodies); stipulazione di trattati globali per la tutela di beni e valori fondamentali della comunità internazionale (c.d. law-making treaties); frammentazione del diritto convenzionale, attraverso la formazione di regimi fortemente specialistici non solo ratione materiae, ma anche in relazione alle norme procedurali (c.d. "self-contained regimes", con il connesso aspetto del coordinamento di tali regimi autosufficienti inter se e con il diritto internazionale generale). A fronte di una immensa produzione scientifica in argomento, lo scritto si segnala anche per selezionatissimi e aggiornati riferimenti bibliografici.

Trattati (diritto dei)

Ferrajolo Ornella
2007

Abstract

Lo scritto, volto ad aggiornare precedenti "voci" dell'Enciclopedia giuridica Treccani, dà conto dello stato corrente del diritto dei trattati. Questo appare contrassegnato, per un verso, dalla persistenza di regole consuetudinarie ben consolidate e codificate nelle Convenzioni di Vienna del 1969 (trattati tra Stati) e 1986 (trattati tra organizzazioni internazionali e tra Stati e organizzazioni internazionali); per altro verso, da una prassi fortemente innovata nella tecnica normativa, che ha impresso una serie di sviluppi al modo di funzionamento dei trattati. Lo scritto esamina entrambi gli aspetti, muovendo da una classica trattazione della nozione e della funzione dei trattati nell'ambito della teoria generale delle fonti del diritto internazionale e ricostruendo poi sistematicamente, con ampi riferimenti di dottrina, le regole del diritto dei trattati (formazione, interpretazione, applicazione, effetti tra le parti e pseudo effetti per i terzi, cause di invalidità, di sospensione e di estinzione). La seconda sezione prende in esame le specificità dei trattati istitutivi di organizzazioni internazionali, quali emergono dalle norme statutarie, dagli atti degli organi e dalla pertinente giurisprudenza internazionale. L'ultima sezione - la più innovativa - si concentra sull'evoluzione del diritto dei trattati nella prassi, prendendone in considerazione gli aspetti più significativi, al fine di dare conto di fenomeni complessi e talora apparentemente contraddittori, come: universalismo e regionalismo; regimi convenzionali "deboli" ma destinati a rafforzamento progressivo (framework conventions e protocolli aggiuntivi); istituzionalizzazione dei trattati mediante la creazione di organi comuni (treaty bodies); stipulazione di trattati globali per la tutela di beni e valori fondamentali della comunità internazionale (c.d. law-making treaties); frammentazione del diritto convenzionale, attraverso la formazione di regimi fortemente specialistici non solo ratione materiae, ma anche in relazione alle norme procedurali (c.d. "self-contained regimes", con il connesso aspetto del coordinamento di tali regimi autosufficienti inter se e con il diritto internazionale generale). A fronte di una immensa produzione scientifica in argomento, lo scritto si segnala anche per selezionatissimi e aggiornati riferimenti bibliografici.
2007
Istituto di Studi Giuridici Internazionali - ISGI
978-88-12-00037-1
diritto internazionale
trattati
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/131442
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