Come altri trattati sui diritti umani, anche la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, adottata insieme al Protocollo opzionale il 13 dicembre 2006 ed entrata in vigore il 3 maggio 2008, recepisce il fondamentale principio di eguaglianza e quello corollario della non discriminazione. Tuttavia, a differenza dei precedenti accordi, l'art. 5 della Convenzione attribuisce il principio in oggetto una funzione generale, eleggendo l'eguaglianza formale delle persone a parametro cui deve essere ispirato l'adempimento degli obblighi contemplati nella Convenzione. Il commento all'art. 5 della Convenzione è diretto a delineare il contesto di diritto internazionale, operando l'analisi comparata del contenuto e della portata della disposizione convenzionale con gli antecedenti storici e le norme simili in altri trattati internazionali. Oltre all'ambito internazionale, viene considerato il contesto regionale europeo e la relativa normativa antidiscriminatoria costituita da molteplici direttive e regolamenti. Quanto al quadro giuridico nazionale, il commento analizza l'evoluzione giuridica della legislazione italiana in materia di non discriminazione delle persone con disabilità, mettendola idealmente a confronto con le analoghe normative di altri Stati considerate come best practices.
Articolo 5. Uguaglianza e non discriminazione
Cera R
2010
Abstract
Come altri trattati sui diritti umani, anche la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, adottata insieme al Protocollo opzionale il 13 dicembre 2006 ed entrata in vigore il 3 maggio 2008, recepisce il fondamentale principio di eguaglianza e quello corollario della non discriminazione. Tuttavia, a differenza dei precedenti accordi, l'art. 5 della Convenzione attribuisce il principio in oggetto una funzione generale, eleggendo l'eguaglianza formale delle persone a parametro cui deve essere ispirato l'adempimento degli obblighi contemplati nella Convenzione. Il commento all'art. 5 della Convenzione è diretto a delineare il contesto di diritto internazionale, operando l'analisi comparata del contenuto e della portata della disposizione convenzionale con gli antecedenti storici e le norme simili in altri trattati internazionali. Oltre all'ambito internazionale, viene considerato il contesto regionale europeo e la relativa normativa antidiscriminatoria costituita da molteplici direttive e regolamenti. Quanto al quadro giuridico nazionale, il commento analizza l'evoluzione giuridica della legislazione italiana in materia di non discriminazione delle persone con disabilità, mettendola idealmente a confronto con le analoghe normative di altri Stati considerate come best practices.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.