This article delves deeper into the idea of 'servitude' in the works of Giordano Bruno, in relation to his doctrine of vicissitude and change. Bruno highlights how the nature of 'composite' things itself implies that each thing is subject to a vicissitude of dominion and servitude, of happiness and unhappiness. Bruno also writes about 'voluntary servitude', which he takes to be a defining characteristic of the person (the philosopher) who, through his personal search for the truth, makes himself an instrument of nature, and this is precisely why he is free.

L'articolo approfondisce l'idea di 'servitù' negli scritti di Giordano Bruno, in collegamento con la sua concezione di mutazione vicissitudinale. Bruno sottolinea come la natura stessa degli enti 'composti' implichi che ogni cosa sia soggetta a una vicissitudine di dominio e servitù, di felicità e infelicità. Negli scritti di Bruno è presente anche l'idea di una 'servitù volontaria' che sarebbe propria di colui il quale (il filosofo), grazie alla personale ricerca del vero, si fa strumento della natura, e proprio per questo è libero.

"E da l'ignobil numero mi sciolsi". Sul concetto di servitù in Giordano Bruno

Eugenio Canone
2010

Abstract

This article delves deeper into the idea of 'servitude' in the works of Giordano Bruno, in relation to his doctrine of vicissitude and change. Bruno highlights how the nature of 'composite' things itself implies that each thing is subject to a vicissitude of dominion and servitude, of happiness and unhappiness. Bruno also writes about 'voluntary servitude', which he takes to be a defining characteristic of the person (the philosopher) who, through his personal search for the truth, makes himself an instrument of nature, and this is precisely why he is free.
2010
Istituto per il Lessico Intellettuale Europeo e Storia delle Idee - ILIESI
978 88 6087 348 4
L'articolo approfondisce l'idea di 'servitù' negli scritti di Giordano Bruno, in collegamento con la sua concezione di mutazione vicissitudinale. Bruno sottolinea come la natura stessa degli enti 'composti' implichi che ogni cosa sia soggetta a una vicissitudine di dominio e servitù, di felicità e infelicità. Negli scritti di Bruno è presente anche l'idea di una 'servitù volontaria' che sarebbe propria di colui il quale (il filosofo), grazie alla personale ricerca del vero, si fa strumento della natura, e proprio per questo è libero.
Filosofia del Rinascimento
Filosofia della natura
Etica
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/131904
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