Il Mare di Ross è l’ultimo ecosistema marino non ancora sfruttato dall’uomo. Esso è coperto di ghiaccio per quasi nove mesi l’anno e la distribuzione, abbondanza e comportamento delle specie che lo abitano sono regolati solo da fattori naturali. Il Mare di Ross è studiato da qualche decennio da Italia, Nuova Zelanda e USA. Uno degli oggetti di studio dell’Italia negli ultimi due decenni è stato l’ecosistema pelagico, dominato da due specie di krill e dal silverfish (P. antarcticum). Le acque del Mare di Ross sono straordinariamente ricche di fitoplankton. La sola connessione significativa tra il fitoplankton e i livelli trofici più elevati (mammiferi marini, uccelli, pesci) è il krill. La peculiarità del Mare di Ross è di essere abitato da due specie di krill, l’Euphausia superba e l’Euphausia crystallorophias, simili e probabilmente in competizione tra loro. La loro biomassa, abbondanza e distribuzione spaziale sono state studiate in sei spedizioni (1989/’90 – 2004), da cui risulta una progressiva diminuzione della biomassa di E. superba, mentre la biomassa di E. crystallorophias ha un andamento fluttuante. I dati acquisiti durante le campagne di ricerca sul krill e sui primi stadi vitali del silverfish, hanno evidenziato un profondo legame tra ciascuna specie e la dinamica stagionale di formazione e scioglimento del ghiaccio marino (ad es. le polynie). Lo scioglimento del ghiaccio, infatti, funge da innesco ai bloom fitoplanctonici stagionali ed al conseguente aumento della biomassa zooplanctonica, che costituiscono la base della dieta di krill e silverfish. Inoltre, i primi stadi di sviluppo del silverfish sono stati di recente campionati nell’area costiera di Baia Terra Nova, in stretto contatto con la superficie ghiacciata del mare. La coesistenza delle due specie di krill e del silverfish è resa possibile solo da precisi e fragili equilibri. Le tre specie potrebbero essere usate come “window” per lo studio della dinamica del clima su base globale. In particolare una variazione della temperatura o dei processi di sintesi clorofilliana su scala globale stravolgerebbe le dinamiche attuali del ghiaccio o di formazione del fitoplancton nell’area, modificando in modo imprevedibile il fragile equilibrio tra le tre specie con ripercussioni a catena su tutte le altre specie.

Incidenza dei cambiamenti climatici sull'ecosistema pelagico del Mar di Ross (Antartide)

La Mesa M;Leonori I
2007

Abstract

Il Mare di Ross è l’ultimo ecosistema marino non ancora sfruttato dall’uomo. Esso è coperto di ghiaccio per quasi nove mesi l’anno e la distribuzione, abbondanza e comportamento delle specie che lo abitano sono regolati solo da fattori naturali. Il Mare di Ross è studiato da qualche decennio da Italia, Nuova Zelanda e USA. Uno degli oggetti di studio dell’Italia negli ultimi due decenni è stato l’ecosistema pelagico, dominato da due specie di krill e dal silverfish (P. antarcticum). Le acque del Mare di Ross sono straordinariamente ricche di fitoplankton. La sola connessione significativa tra il fitoplankton e i livelli trofici più elevati (mammiferi marini, uccelli, pesci) è il krill. La peculiarità del Mare di Ross è di essere abitato da due specie di krill, l’Euphausia superba e l’Euphausia crystallorophias, simili e probabilmente in competizione tra loro. La loro biomassa, abbondanza e distribuzione spaziale sono state studiate in sei spedizioni (1989/’90 – 2004), da cui risulta una progressiva diminuzione della biomassa di E. superba, mentre la biomassa di E. crystallorophias ha un andamento fluttuante. I dati acquisiti durante le campagne di ricerca sul krill e sui primi stadi vitali del silverfish, hanno evidenziato un profondo legame tra ciascuna specie e la dinamica stagionale di formazione e scioglimento del ghiaccio marino (ad es. le polynie). Lo scioglimento del ghiaccio, infatti, funge da innesco ai bloom fitoplanctonici stagionali ed al conseguente aumento della biomassa zooplanctonica, che costituiscono la base della dieta di krill e silverfish. Inoltre, i primi stadi di sviluppo del silverfish sono stati di recente campionati nell’area costiera di Baia Terra Nova, in stretto contatto con la superficie ghiacciata del mare. La coesistenza delle due specie di krill e del silverfish è resa possibile solo da precisi e fragili equilibri. Le tre specie potrebbero essere usate come “window” per lo studio della dinamica del clima su base globale. In particolare una variazione della temperatura o dei processi di sintesi clorofilliana su scala globale stravolgerebbe le dinamiche attuali del ghiaccio o di formazione del fitoplancton nell’area, modificando in modo imprevedibile il fragile equilibrio tra le tre specie con ripercussioni a catena su tutte le altre specie.
2007
Istituto di Scienze Marine - ISMAR
978-88-8080-075-0
ecosistema pelagico;
Mar di Ross;
cambiamenti climatici
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/134045
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