In questo contributo affrontiamo una questione tuttora irrisolta nello studio della LIS, e delle lingue dei segni (LS) in genere: quali siano le unità costitutive del lessico, e quanto siano paragonabili a quelle proprie delle lingue vocali (LV). Questa questione è legata all'esistenza, nel discorso segnato, di due tipi principali di espressioni referenziali, qui denominate, in accordo con Cuxac(2000) e Cuxac e AntinoroPizzuto(2010), rispettivamente: unità lessematiche(UL) e Strutture di Grande Iconicità (SGI). Le UL e le SGI sono riconosciute da tutti gli studiosi, ma diversamente denominate e classificate. Le UL sono assimilabili a "parole" delle LV, e sono incluse nei dizionari delle LS. Le SGI sono espressioni referenziali complesse, molto frequenti nel discorso segnato(dal30%al70%delleespressioni referenzialiidentificabili,cfr. Russo, 2004; Sallandre, 2003;Antinoro Pizzutoet al., 2008). Questestrutturesonocostituitedaelementi fortemente iconici che molti studiosi considerano non linguistici o parzialmente linguistici, e quindi nonelencabilineidizionari(v. ad es. Johnston, 2008).Unaconseguenzarilevantediquesta decisione lessicografica è l'apparente "povertà" dei dizionari delle LS, che mediamente elencano dai 2500 ai 5000 lemmi. La ricerca sul lessico delle LS (e sulle LS in genere) è stata finora condotta in assenza di forme appropriate di rappresentazione scritta per queste lingue (v. Russo, 2005; Antinoro Pizzuto et al, 2008). Una sperimentazione avviata con segnanti LIS esperti mostra che il SignWriting (SW), un sistema di scrittura per le LS ideato da tempo (Sutton, 1998), ma poco usato nella ricerca, è uno strumento efficace sia per trascrivere produzioni segniche in faccia-a-faccia (dati videoregistrati) che per comporre testi concepiti direttamente in LIS scritta (Di Renzo et al, 2006; Gianfreda et al, 2009). In questo lavoro, avvalendoci di testi LIS codificati in forma scritta con il sistema SW, abbiamo esplorato la tipologia, la stabilità e/o la variabilità di forme segniche e corrispondenze forme-significati in due modi. Abbiamo esaminato 5 testi narrativi LIS prodotti (in tempi diversi) da 3 segnanti in seguito alla visione di una stessa storia filmata (la "Pear Story" di Chafe, 1980), comprendenti: 2 testi prodotti in faccia-a-faccia e successivamente trascritti (FAF-TR); 3 testi composti direttamente in forma scritta (SCR). Abbiamo analizzato le forme espressive usate per un set comune di entità (animate e inanimate), azioni, relazioni cui si faceva riferimento nei diversi testi. Successivamente abbiamo selezionato 10 fra le espressioni più ricorrenti nei 5 testi (per entità e azioni corrispondenti ad es. a 'uomo, bambino, albero, pera, cesto, bicicletta, salire, scendere, arrivare, andar via, raccogliere pere, riempire un cesto, andare in bicicletta'). Abbiamo indagato con ciascun segnante-autore (a partire dalla rappresentazione in SW nel testo FAF-TR e/o SCR da lui prodotto) se ciascuna delle 10 espressioni selezionate possedesse / non possedesse una forma "citazionale", dotata di autonomia di senso. In caso affermativo, i segnanti hanno fornito la rappresentazione scritta della forma citazionale individuata, e abbiamo esaminato le somiglianze e differenze fra l'espressione osservata nel testo e quella citazionale. I risultati evidenziano pattern ricorrenti nelle forme espressive individuate. Queste comprendono sia UL che SGI usate, rispettivamente, con minore e maggiore frequenza nel riferimento alle medesime unità di senso. Contrariamente a quanto ritenuto in gran parte delle ricerche, si osservano forti regolarità negli elementi che compongono le SGI, e nelle scelte di composizione. Ciò suggerisce la necessità di includere questi elementi fra le unità costitutive della LIS. I dati relativi alle forme citazionali mostrano che gli elementi ricorrenti nelle SGI sono tuttavia più fortemente contestualizzati rispetto alle UL. Nell'insieme, i risultati suggeriscono la necessità di rivedere in profondità modelizzazioni del lessico della LIS (e delle LS in genere) basate su costrutti ideati per le LV, e di individuare costrutti più appropriati che tengano conto dei tratti iconici e multilineari specifici delle LS.

Unità lessematiche e Strutture di Grande Iconicità nella Lingua dei Segni Italiana (LIS): nuovi dati e nuove metodologie di analisi.

Di Renzo Alessio;Lucioli Tommaso;
2012

Abstract

In questo contributo affrontiamo una questione tuttora irrisolta nello studio della LIS, e delle lingue dei segni (LS) in genere: quali siano le unità costitutive del lessico, e quanto siano paragonabili a quelle proprie delle lingue vocali (LV). Questa questione è legata all'esistenza, nel discorso segnato, di due tipi principali di espressioni referenziali, qui denominate, in accordo con Cuxac(2000) e Cuxac e AntinoroPizzuto(2010), rispettivamente: unità lessematiche(UL) e Strutture di Grande Iconicità (SGI). Le UL e le SGI sono riconosciute da tutti gli studiosi, ma diversamente denominate e classificate. Le UL sono assimilabili a "parole" delle LV, e sono incluse nei dizionari delle LS. Le SGI sono espressioni referenziali complesse, molto frequenti nel discorso segnato(dal30%al70%delleespressioni referenzialiidentificabili,cfr. Russo, 2004; Sallandre, 2003;Antinoro Pizzutoet al., 2008). Questestrutturesonocostituitedaelementi fortemente iconici che molti studiosi considerano non linguistici o parzialmente linguistici, e quindi nonelencabilineidizionari(v. ad es. Johnston, 2008).Unaconseguenzarilevantediquesta decisione lessicografica è l'apparente "povertà" dei dizionari delle LS, che mediamente elencano dai 2500 ai 5000 lemmi. La ricerca sul lessico delle LS (e sulle LS in genere) è stata finora condotta in assenza di forme appropriate di rappresentazione scritta per queste lingue (v. Russo, 2005; Antinoro Pizzuto et al, 2008). Una sperimentazione avviata con segnanti LIS esperti mostra che il SignWriting (SW), un sistema di scrittura per le LS ideato da tempo (Sutton, 1998), ma poco usato nella ricerca, è uno strumento efficace sia per trascrivere produzioni segniche in faccia-a-faccia (dati videoregistrati) che per comporre testi concepiti direttamente in LIS scritta (Di Renzo et al, 2006; Gianfreda et al, 2009). In questo lavoro, avvalendoci di testi LIS codificati in forma scritta con il sistema SW, abbiamo esplorato la tipologia, la stabilità e/o la variabilità di forme segniche e corrispondenze forme-significati in due modi. Abbiamo esaminato 5 testi narrativi LIS prodotti (in tempi diversi) da 3 segnanti in seguito alla visione di una stessa storia filmata (la "Pear Story" di Chafe, 1980), comprendenti: 2 testi prodotti in faccia-a-faccia e successivamente trascritti (FAF-TR); 3 testi composti direttamente in forma scritta (SCR). Abbiamo analizzato le forme espressive usate per un set comune di entità (animate e inanimate), azioni, relazioni cui si faceva riferimento nei diversi testi. Successivamente abbiamo selezionato 10 fra le espressioni più ricorrenti nei 5 testi (per entità e azioni corrispondenti ad es. a 'uomo, bambino, albero, pera, cesto, bicicletta, salire, scendere, arrivare, andar via, raccogliere pere, riempire un cesto, andare in bicicletta'). Abbiamo indagato con ciascun segnante-autore (a partire dalla rappresentazione in SW nel testo FAF-TR e/o SCR da lui prodotto) se ciascuna delle 10 espressioni selezionate possedesse / non possedesse una forma "citazionale", dotata di autonomia di senso. In caso affermativo, i segnanti hanno fornito la rappresentazione scritta della forma citazionale individuata, e abbiamo esaminato le somiglianze e differenze fra l'espressione osservata nel testo e quella citazionale. I risultati evidenziano pattern ricorrenti nelle forme espressive individuate. Queste comprendono sia UL che SGI usate, rispettivamente, con minore e maggiore frequenza nel riferimento alle medesime unità di senso. Contrariamente a quanto ritenuto in gran parte delle ricerche, si osservano forti regolarità negli elementi che compongono le SGI, e nelle scelte di composizione. Ciò suggerisce la necessità di includere questi elementi fra le unità costitutive della LIS. I dati relativi alle forme citazionali mostrano che gli elementi ricorrenti nelle SGI sono tuttavia più fortemente contestualizzati rispetto alle UL. Nell'insieme, i risultati suggeriscono la necessità di rivedere in profondità modelizzazioni del lessico della LIS (e delle LS in genere) basate su costrutti ideati per le LV, e di individuare costrutti più appropriati che tengano conto dei tratti iconici e multilineari specifici delle LS.
2012
Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione - ISTC
978-88-7870-655-2
Unità Lessematiche
Strutture di Grande Iconicità
SGI
Lingua dei Segni Italiana
LIS
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/135437
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