Viene presentata una metodologia finalizzata alla ricostruzione ed alla modellazione tridimensionale di corpi geologici con vario grado di complessità, utilizzando dati di superficie rilevati a scale ed in contesti differenti. In questa sede verranno mostrati due esempi di ricostruzioni 3D relativi ad un settore delle Alpi Meridionali (Vedeseta, Bergamo) soggetto a processi di deformazione gravitativa profonda di versante (rilevato alla scala 1:5.000) e ad una porzione del foglio geologico 284 "Rosignano Marittimo" (rilevato alla scala 1:50.000 nell'ambito del progetto CARG - Nuova Carta Geologica d'Italia). In entrambi i casi, la procedura è basata sulle seguenti operazioni: 1) estrazione delle informazioni utili e ricostruzioni 3D da banche dati preesistenti, opportunamente strutturate e gestite mediante DBMS (Database Management Systems); 2) ricostruzione della superficie topografica dell'area di studio attraverso funzioni di interpolazione, applicate a maglie di punti quotati, regolarmente o irregolarmente distribuiti nello spazio; 3) proiezione sulla superficie topografica degli elementi lineari e puntuali di tipo stratigrafico e strutturale; 4) ricostruzione delle superfici sepolte, utilizzando come vincoli i limiti geologici interpretativi, le sezioni geologiche e gli elementi strutturali; 5) ricostruzione dei volumi attraverso l'intersezione reciproca delle superfici; 6) discretizzazione e parametrizzazione dei volumi ottenuti. La metodologia proposta, quindi, sfrutta le potenzialità insite sia nei sistemi (DBMS) per la gestione delle informazioni archiviate all'interno di banche dati sia nei software dedicati alla ricostruzione e modellazione 3D dei corpi geologici. Sebbene vengano utilizzati esclusivamente dati di superficie, le ricostruzioni 3D ottenute attraverso questa procedura rappresentano validi strumenti utili per la definizione delle caratteristiche geometriche dei corpi geologici. Inoltre, la flessibilità della procedura permette l'integrazione delle informazioni superficiali con eventuali dati derivanti dal sottosuolo (dati sismici, dati di pozzo, ecc.). Questi ultimi, in particolare, potranno costituire ulteriori vincoli utilizzabili in fase di ricostruzione 3D delle superfici profonde.
3D geological reconstructions: methodologies and case studies.
Sterlacchini S;Zanchi A
2008
Abstract
Viene presentata una metodologia finalizzata alla ricostruzione ed alla modellazione tridimensionale di corpi geologici con vario grado di complessità, utilizzando dati di superficie rilevati a scale ed in contesti differenti. In questa sede verranno mostrati due esempi di ricostruzioni 3D relativi ad un settore delle Alpi Meridionali (Vedeseta, Bergamo) soggetto a processi di deformazione gravitativa profonda di versante (rilevato alla scala 1:5.000) e ad una porzione del foglio geologico 284 "Rosignano Marittimo" (rilevato alla scala 1:50.000 nell'ambito del progetto CARG - Nuova Carta Geologica d'Italia). In entrambi i casi, la procedura è basata sulle seguenti operazioni: 1) estrazione delle informazioni utili e ricostruzioni 3D da banche dati preesistenti, opportunamente strutturate e gestite mediante DBMS (Database Management Systems); 2) ricostruzione della superficie topografica dell'area di studio attraverso funzioni di interpolazione, applicate a maglie di punti quotati, regolarmente o irregolarmente distribuiti nello spazio; 3) proiezione sulla superficie topografica degli elementi lineari e puntuali di tipo stratigrafico e strutturale; 4) ricostruzione delle superfici sepolte, utilizzando come vincoli i limiti geologici interpretativi, le sezioni geologiche e gli elementi strutturali; 5) ricostruzione dei volumi attraverso l'intersezione reciproca delle superfici; 6) discretizzazione e parametrizzazione dei volumi ottenuti. La metodologia proposta, quindi, sfrutta le potenzialità insite sia nei sistemi (DBMS) per la gestione delle informazioni archiviate all'interno di banche dati sia nei software dedicati alla ricostruzione e modellazione 3D dei corpi geologici. Sebbene vengano utilizzati esclusivamente dati di superficie, le ricostruzioni 3D ottenute attraverso questa procedura rappresentano validi strumenti utili per la definizione delle caratteristiche geometriche dei corpi geologici. Inoltre, la flessibilità della procedura permette l'integrazione delle informazioni superficiali con eventuali dati derivanti dal sottosuolo (dati sismici, dati di pozzo, ecc.). Questi ultimi, in particolare, potranno costituire ulteriori vincoli utilizzabili in fase di ricostruzione 3D delle superfici profonde.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.