Viene proposto un modello di analisi, per gli edifici residenziali in muratura, finalizzato alla individuazione degli interventi di prevenzione antisismica che consentono di ottenere un risultato la cui efficacia è valutabile dal rapporto tra la riduzione della vulnerabilità ed il costo dì intervento. Il modello è stato definito nell'ambito di un lavoro di indagine sulla documentazione relativa alle attività di ripristino degli edifici in muratura svolte nel corso delle attività di ricostruzione post-sisma della Regione Marche dopo la crisi sismica del 1997. Lo studio prende avvio nell'ambito della ricerca dal titolo: "Repertorio dei meccanismi di danno, delle tecniche di intervento e dei relativi costi negli edifici in muratura", promossa dal Comitato Tecnico Scientifico (CTS) preposto al coordinamento e supporto delle attività di ripristino post-sisma, ed è stata svolta in collaborazione tra la stessa Regione Marche, il DISAT dell'Università degli Studi dell'Aquila ed il CNR-ITC di L'Aquila. Parallelamente la metodologia è stata sperimentata anche all'interno del protocollo di progettazione degli interventi post-sisma 2002 in Molise, in collaborazione con la struttura del Commissario Delegato, con l'obiettivo di applicare i risultati della ricerca ad un percorso di progettazione esecutiva in corso di svolgimento, per ottimizzare le scelte progettuali ai costi contenuti della ricostruzione molisana. Obiettivo principale del lavoro è quello di guidare il progettista nella scelta del miglior insieme di interventi realizzabili su un determinato edificio, tenendo conto delle caratteristiche strutturali, delle carenze costruttive intrinseche e degli eventuali danneggiamenti subiti a seguito di un evento sismico. Nella memoria il modello messo a punto è brevemente illustrato.

SISMA MARCHE 1997 : MODELLO PER LA STIMA DEI COSTI DI RICOSTRUZIONE POST-SISMA

Antonio Mannella
2007

Abstract

Viene proposto un modello di analisi, per gli edifici residenziali in muratura, finalizzato alla individuazione degli interventi di prevenzione antisismica che consentono di ottenere un risultato la cui efficacia è valutabile dal rapporto tra la riduzione della vulnerabilità ed il costo dì intervento. Il modello è stato definito nell'ambito di un lavoro di indagine sulla documentazione relativa alle attività di ripristino degli edifici in muratura svolte nel corso delle attività di ricostruzione post-sisma della Regione Marche dopo la crisi sismica del 1997. Lo studio prende avvio nell'ambito della ricerca dal titolo: "Repertorio dei meccanismi di danno, delle tecniche di intervento e dei relativi costi negli edifici in muratura", promossa dal Comitato Tecnico Scientifico (CTS) preposto al coordinamento e supporto delle attività di ripristino post-sisma, ed è stata svolta in collaborazione tra la stessa Regione Marche, il DISAT dell'Università degli Studi dell'Aquila ed il CNR-ITC di L'Aquila. Parallelamente la metodologia è stata sperimentata anche all'interno del protocollo di progettazione degli interventi post-sisma 2002 in Molise, in collaborazione con la struttura del Commissario Delegato, con l'obiettivo di applicare i risultati della ricerca ad un percorso di progettazione esecutiva in corso di svolgimento, per ottimizzare le scelte progettuali ai costi contenuti della ricostruzione molisana. Obiettivo principale del lavoro è quello di guidare il progettista nella scelta del miglior insieme di interventi realizzabili su un determinato edificio, tenendo conto delle caratteristiche strutturali, delle carenze costruttive intrinseche e degli eventuali danneggiamenti subiti a seguito di un evento sismico. Nella memoria il modello messo a punto è brevemente illustrato.
2007
Istituto per le Tecnologie della Costruzione - ITC
9788884924582
masonry
damage
seismic vulnerability
mechanism collapse
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