La prima attestazione della presenza genovese in Sardegna ce la offre il Liber maiolichinus il cui autore, nel narrare l'impresa delle Baleari del 1113-1115, alla quale peraltro Genova non aveva partecipato, ricorda l'aiuto prestato ai Sardi dalla città ligure nel lontano 1016 e celebra le imprese delle navi genovesi che, congiunte a quelle pisane, avevano sconfitto Mugahid, signore di Denia, liberando la Sardegna dall'occupazione araba. Questo episodio darebbe avvio alla politica di insediamento e di espansione commerciale nell'Isola della città ligure. Il numero dei mercanti e il volume dei traffici che da Genova fanno capo all'Isola acquistano a cavallo dei secoli XII-XIII un grosso peso nel settore del commercio internazionale genovese e nel quadro dell'economia isolana; la Sardegna offre abbondanti prodotti a basso prezzo: sale, granaglie, formaggi, lane, pellami, persino schiavi, e si presta alla vendita di altre merci, introvabili in loco: panni di lana ed altri tessuti, coperte e stuoie, coltelli e altri oggetti lavorati. La presenza genovese, come anche quella pisana, favorisce altresì la nascita di un ceto artigianale e mercantile indigeno, sino ad allora inesistente, considerata la vocazione esclusivamente agro-pastorale dell'economia isolana. Il Duecento e il primo ventennio del Trecento, che precede l'avvento del dominio catalano-aragonese nell'Isola, è indubbiamente il periodo della maggiore presenza, economico-sociale, politico-militare, istituzionale e strutturale, di Genova nella Sardegna del Nord, della più incisiva influenza del modello genovese in quella parte dell'isola. La spedizione militare in Sardegna dell'infante Alfonso nel 1323-24 e la conseguente conquista dei territori sardo-pisani della Gallura e del Cagliaritano segna l'inizio della fine dell'assidua presenza mercantile genovese in Sardegna con la rinuncia, da parte della città ligure, ad una parte consistente delle derrate sarde e, soprattutto, ai tradizionali mercati del Nord dell'isola.

Presenza genovese in Sardegna tra XII e XV secolo

Schena Olivetta;Meloni Maria Giuseppina
2010

Abstract

La prima attestazione della presenza genovese in Sardegna ce la offre il Liber maiolichinus il cui autore, nel narrare l'impresa delle Baleari del 1113-1115, alla quale peraltro Genova non aveva partecipato, ricorda l'aiuto prestato ai Sardi dalla città ligure nel lontano 1016 e celebra le imprese delle navi genovesi che, congiunte a quelle pisane, avevano sconfitto Mugahid, signore di Denia, liberando la Sardegna dall'occupazione araba. Questo episodio darebbe avvio alla politica di insediamento e di espansione commerciale nell'Isola della città ligure. Il numero dei mercanti e il volume dei traffici che da Genova fanno capo all'Isola acquistano a cavallo dei secoli XII-XIII un grosso peso nel settore del commercio internazionale genovese e nel quadro dell'economia isolana; la Sardegna offre abbondanti prodotti a basso prezzo: sale, granaglie, formaggi, lane, pellami, persino schiavi, e si presta alla vendita di altre merci, introvabili in loco: panni di lana ed altri tessuti, coperte e stuoie, coltelli e altri oggetti lavorati. La presenza genovese, come anche quella pisana, favorisce altresì la nascita di un ceto artigianale e mercantile indigeno, sino ad allora inesistente, considerata la vocazione esclusivamente agro-pastorale dell'economia isolana. Il Duecento e il primo ventennio del Trecento, che precede l'avvento del dominio catalano-aragonese nell'Isola, è indubbiamente il periodo della maggiore presenza, economico-sociale, politico-militare, istituzionale e strutturale, di Genova nella Sardegna del Nord, della più incisiva influenza del modello genovese in quella parte dell'isola. La spedizione militare in Sardegna dell'infante Alfonso nel 1323-24 e la conseguente conquista dei territori sardo-pisani della Gallura e del Cagliaritano segna l'inizio della fine dell'assidua presenza mercantile genovese in Sardegna con la rinuncia, da parte della città ligure, ad una parte consistente delle derrate sarde e, soprattutto, ai tradizionali mercati del Nord dell'isola.
2010
Medioevo
Mediterraneo
Economia
Sardegna
Genova
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/13758
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact