La ceramica Kamares rappresenta il miglior esempio di ceramica fine del primo periodo cretese (2100 - 1700 B.C.). In particolare, il materiale analizzato si è rivelato particolarmente utile poichè ricopre diverse tipologie stilistiche, differenti periodi e siti di provenienza. Lo studio della composizione chimica dei pigmenti ceramici ha consentito di approfondire le conoscenze sulla diffusione delle tecniche di manifattura e sullo scambio di materie prime. Le analisi sono state condotte in situ, direttamente al Museo Stratigrafico di Phaistos (Creta). Data l'esigenza di investigare esclusivamente sulla superficie della ceramica, la tecnica analitica utilizzata è stata la PIXE-alpha, adoperando una spettrometro portatile realizzato al laboratorio LANDIS dell'INFN/CNR di Catania. In qualche caso è stato usato il diffrattometro portatile dei LNS. I risultati preliminari mettono in evidenza la conoscenza e l'uso della tecnica di riduzione del ferro per ottenere il pigmento nero. La presenza del Mg in molti pigmenti bianchi e arancioni può essere messa in relazione con l'ultilizzo di Talco.

Pigmenti in ceramica Minoica: caratterizzazione non distruttiva e in situ al museo stratigrafico di Festos (Creta)

FP Romano;
2009

Abstract

La ceramica Kamares rappresenta il miglior esempio di ceramica fine del primo periodo cretese (2100 - 1700 B.C.). In particolare, il materiale analizzato si è rivelato particolarmente utile poichè ricopre diverse tipologie stilistiche, differenti periodi e siti di provenienza. Lo studio della composizione chimica dei pigmenti ceramici ha consentito di approfondire le conoscenze sulla diffusione delle tecniche di manifattura e sullo scambio di materie prime. Le analisi sono state condotte in situ, direttamente al Museo Stratigrafico di Phaistos (Creta). Data l'esigenza di investigare esclusivamente sulla superficie della ceramica, la tecnica analitica utilizzata è stata la PIXE-alpha, adoperando una spettrometro portatile realizzato al laboratorio LANDIS dell'INFN/CNR di Catania. In qualche caso è stato usato il diffrattometro portatile dei LNS. I risultati preliminari mettono in evidenza la conoscenza e l'uso della tecnica di riduzione del ferro per ottenere il pigmento nero. La presenza del Mg in molti pigmenti bianchi e arancioni può essere messa in relazione con l'ultilizzo di Talco.
2009
Istituto per i Beni Archeologici e Monumentali - IBAM - Sede Catania
Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale - ISPC
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/138156
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact