L'applicazione delle tecniche non distruttive e l'utilizzo della strumentazione portatile sviluppata presso il laboratorio LANDIS dell'INFN/CNR di Catania ha consentito, negli ultimi anni, la caratterizzazione dei folles Romani appartenenti al Tesoro di Misurata (Libia). Il Tesoro di Misurata, uno dei più importanti ritrovamenti monetali nell'area del Mediterraneo, è composto da circa 108 mila folles in buono stato di conservazione e consente di studiare la produzione delle differenti zecche dell'Impero operanti nel periodo cha va dal 294 d.C. al 333 d.C. Recentemente l'interesse è stato rivolto allo studio delle tecnica di fabbricazione dei folles composti da una sottile patina in argento (spessa 1-2 micron) e un core in bronzo a basso contenuto di argento. Precedenti misure XRF avevano evidenziato, in alcuni casi isolati, la presenza di tracce di Hg dando alcune indicazioni sulla possibile tecnica impiegata per la fabbricazione delle monete. Per meglio chiarire tale aspetto si è intervenuto in modo sistematico sulle monete di Misurata analizzando in-situ, mediante la tecnica BSC-XRF (Beam Stability Controlled - XRF) sviluppata dal laboratorio LANDIS, la produzione monetale delle differenti zecche operanti nell'arco di tempo sopra indicato. Nella presente comunicazione si presentano e si discutono i risultati ottenuti dall'analisi di alcuni elementi in traccia (Hg e As in particolare) dei circa 400 campioni ad oggi investigati.

Analisi in-situ di elementi in traccia nei folles Romani del tesoro di Misurata (Libia) mediante l'impiego della tecnica BSC-XRF (Beam Stability Controlled - XRF) del laboratorio LANDIS di Catania

FP Romano;
2009

Abstract

L'applicazione delle tecniche non distruttive e l'utilizzo della strumentazione portatile sviluppata presso il laboratorio LANDIS dell'INFN/CNR di Catania ha consentito, negli ultimi anni, la caratterizzazione dei folles Romani appartenenti al Tesoro di Misurata (Libia). Il Tesoro di Misurata, uno dei più importanti ritrovamenti monetali nell'area del Mediterraneo, è composto da circa 108 mila folles in buono stato di conservazione e consente di studiare la produzione delle differenti zecche dell'Impero operanti nel periodo cha va dal 294 d.C. al 333 d.C. Recentemente l'interesse è stato rivolto allo studio delle tecnica di fabbricazione dei folles composti da una sottile patina in argento (spessa 1-2 micron) e un core in bronzo a basso contenuto di argento. Precedenti misure XRF avevano evidenziato, in alcuni casi isolati, la presenza di tracce di Hg dando alcune indicazioni sulla possibile tecnica impiegata per la fabbricazione delle monete. Per meglio chiarire tale aspetto si è intervenuto in modo sistematico sulle monete di Misurata analizzando in-situ, mediante la tecnica BSC-XRF (Beam Stability Controlled - XRF) sviluppata dal laboratorio LANDIS, la produzione monetale delle differenti zecche operanti nell'arco di tempo sopra indicato. Nella presente comunicazione si presentano e si discutono i risultati ottenuti dall'analisi di alcuni elementi in traccia (Hg e As in particolare) dei circa 400 campioni ad oggi investigati.
2009
Istituto per i Beni Archeologici e Monumentali - IBAM - Sede Catania
Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale - ISPC
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/138157
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact