La Campania, come le altre regioni del Sud, ha conosciuto due grandi esperienze migratorie verso l'estero: la cosiddetta "grande emigrazione" a cavallo tra la fine del XIX secolo e il primo ventennio del XX (con una battuta d'arresto nel ritmo di deflusso migratorio rappresentata dalla prima guerra mondiale); e l'emigrazione "fordista" del secondo dopoguerra stimolata dalla domanda di manodopera industriale dei paesi dell'Europa del Nord. Il contributo descrive le diverse fasi di queste due esperienze migratorie, evidenziando le differenze intraregionali nei tassi di espatrio e il diverso contributo delle province campane al flusso in uscita dalla regione per l'estero. L'altro fenomeno migratorio di rilievo per la regione è rappresentato dalle migrazioni interne. Vengono descritti sia l'entità dei saldi migratori con le regioni del Centro-Nord, sia i caratteri socio-demografici di quanti lasciano la regione a partire dalla seconda metà degli anni '50, evidenziando le differenze tra vecchie e nuove migrazioni interne. Infine, si documenta il parziale mutamento dello status migratorio della regione che da area di partenza è diventata, a partire dal decennio '80 del secolo scorso, anche area di arrivo dei flussi migratori internazionali.
L' emigrazione campana: oltre un secolo di partenze dalla regione tra destinazioni internazionali e spostamenti interni
Sabatino Dante
2004
Abstract
La Campania, come le altre regioni del Sud, ha conosciuto due grandi esperienze migratorie verso l'estero: la cosiddetta "grande emigrazione" a cavallo tra la fine del XIX secolo e il primo ventennio del XX (con una battuta d'arresto nel ritmo di deflusso migratorio rappresentata dalla prima guerra mondiale); e l'emigrazione "fordista" del secondo dopoguerra stimolata dalla domanda di manodopera industriale dei paesi dell'Europa del Nord. Il contributo descrive le diverse fasi di queste due esperienze migratorie, evidenziando le differenze intraregionali nei tassi di espatrio e il diverso contributo delle province campane al flusso in uscita dalla regione per l'estero. L'altro fenomeno migratorio di rilievo per la regione è rappresentato dalle migrazioni interne. Vengono descritti sia l'entità dei saldi migratori con le regioni del Centro-Nord, sia i caratteri socio-demografici di quanti lasciano la regione a partire dalla seconda metà degli anni '50, evidenziando le differenze tra vecchie e nuove migrazioni interne. Infine, si documenta il parziale mutamento dello status migratorio della regione che da area di partenza è diventata, a partire dal decennio '80 del secolo scorso, anche area di arrivo dei flussi migratori internazionali.| File | Dimensione | Formato | |
|---|---|---|---|
|
prod_138174-doc_26024.pdf
non disponibili
Descrizione: Articolo pubblicato
Dimensione
9.67 MB
Formato
Adobe PDF
|
9.67 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


